Erano tutti emozionati, nell'ultima seduta finale del consiglio comunale di Manfredonia, prima del suo scioglimento e poi del passaggio di testimone al nuovo arrivato.
La seduta ha avuta inizio con un ricordo per l'assenza di Oronzo Furio,consigliere PD, morto nel 2007.Alla presenza della moglie e della figlia,i hanno pronunciato parole di stima "Impersonava il vero politico".
"10 anni in cui ho vissuto un'esperienza straordinaria", parole iniziali del sindaco Francesco Paolo Campo, è stato un consiglio comunale coeso e rispettoso, dove non è mai esistita la seconda convocazione, è non ha mai ceduto alle strumentalizzazioni, e tutti insieme hanno ottenuto tutti, altissimi risultati "Ho sempre rispettato gli altri e chi non la pensava come me".
"Ho un ricordo, da cancellare, quando abbiamo tentato di alzare la TARSU (La tassa sull'immondizia), in quel momento, vedendo la gente protestare, ho avuto, la percezione che si stava tornando indietro, agli anni bui dell'ENICHEM, e con l'impegno di tutti, la situazione non è degenerata e siamo ritornati sulle nostre mosse."
Un Campo, autocritico, ma anche propositivo,quando dice che dobbiamo lavorare a prescindere dagli schieramenti, " La politica non è uno spazio sindacale, la politica deve guardare a tutelare gli interessi di tutti i cittadini."
Ringrazia i suoi collaboratori, che gli sono stati vicini in questi 10 anni, un rammarico aver allontanato dalla giunta Pasquale Bisceglia, che per 5 anni circa ha svolto il ruolo da Assessore allo Sport e turismo, un atto dovuto, per questioni politiche.
Matteo Quitadamo, riprende il sindaco, quando afferma che ha tutelato le minoranze, "Al contrario l''opposizione in questi anni non ha ricevuto, ne la vice presidenza, ne un collegio sindacale ne un consigliere all'ASE, tutto si è svolto senza poter controllare l'opera dell'amministrazione comunale."
La parola è poi passata ad Onorino Di Sabato, che onora Paolo Cascavilla, Assessore alle politiche sociali, definendo la sua opera una "rivoluzione copernicana".
Le conclusioni, ad Anna Rita Prencipe, che commossa ricorda i 5 anni trascorsi, "Ero un cucciolo spaventato, non ero mai stata un politico attivo, ho imparato tanto, anche quando dall'opposizione mi si sgridava per non aver applicato il regolamento, ma non sono mai stata inadeguata, ho dato voce a tutti"
La seduta è proseguita con la distribuzione di pergamene e medaglie in ricordo di 5 anni in consiglio comunale.
1 commenti:
quand sut bell!! andate a lavorare
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