Si è concluso il 10 Marzo u.s., presso il centro anziani (sito in via Porta Pugliese), l’ultimo incontro del ciclo: “I mercoledì della memoria”, ultimo di 4 appuntamenti aventi per finalità non ultime quella di:
a) Consolidare la memoria collettiva su passaggi cruciali della storia del Mezzogiorno e della Capitanata, favorendo l'incontro inter-generazionale.
b) Sperimentare nuovi metodi didattici come il cooperative learning da adottare per gli studenti ed il metodo autobiografico per gli anziani.
Temi trattati?
Il dopo guerra, e precisamente: Il piano Marshall, il piano del lavoro, la riforma agraria;
Argomenti che approfondiremo prossimamente con il prof. Michele Spinelli, che ci introdurrà nella grande “Storia” quella con la “S” maiuscola, non meno importante delle piccole e personali storie degli anziani che la storia hanno contributo a farla. Alcune storie dei loro vissuti del periodo vi saranno comunicate con post appositamente dedicati; per ora possiamo dire che gli anziani sono stati disponibili ha raccontare le proprie storie, memorie di tempi in cui c’era la fame, quella vera, e nonostante tutto si era felici; vogliamo per questo concludere con una poesia di Vincenzo Di Corato ( personalità che non mancheremo di ricordare prossimamente);
Per restare in tema il titolo è “Come si era felici”
Il sole entrava dalla finestrao dall’avanporta,la sua forza era mitecome primavera o autunno,era l’estate:i suoi raggi si infrangevanosui muri, le strade medievaliopprimevano l’entusiasmo.In quelle strade o vicolisentivi cantar giovinette,il telaio fungeva da basso.In strada vedevi qualche gattoappollaiato sulle finestreo cane randagioper sfamarsi.Il respiro umano era al lavoro.In questa solitudine si era felici.C’era il tempo per fare l’amore,condizionata all’etichetta, a non sgarrare.Ci si voleva bene, tutto era poesia, amore.Come il sole superbamente ci ha investito,le strade sono rianimate. Riservatezza, pudoreal mare: ci siamo lavati. Il passato neanche pensarlo.Il matrimonio? Giuoco tirato a dadi,i figli si svezzano da soli, il campo è vasto.L’estate più non è letargo, si vive.Il tramonto non rimpiangerò! Ho vissuto.
Ricordiamo che i destinatari del progetto sono stati: pensionate/pensionati, anziane/i delle leghe SPI-Cgil, dei circoli Auser, delle associazioni e dei centri sociali per anziani ed anche gli studenti delle quarte e/o quinte classi degli istituti scolastici superiori della provincia di Foggia; per alcuni di loro è previsto un confronto “anziani testimoni del secolo passato ed i giovani di ora”, di cui manderemo comunicazione.
Un ringraziamento ai promotori dell’iniziativa, che sono stati nell'ordine:
- SPI - CGIL Foggia
- SPI - CGIL PUGLIA
- CGIL - Foggia
- AUSER - Foggia
- AUSER Provinciale - Foggia
- Università degli Studi di Foggia - Facoltà di Scienze della Formazione
- Ufficio Scolastico Provinciale - Foggia
- IPSAIC - Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea - Bari
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