E’ misera la campagna elettorale di questi giorni, non si fa altro che parlare per accusare, vantare, inneggiare o sminuire, e fra tante parole si rischia di dimenticare i veri problemi che sono la disgregazione della società dovuta al massacro della famiglia e la mancanza di lavoro.
Queste sono le due colonne su cui si fonda una società.
Il lavoro per la famiglia e la famiglia per il lavoro, il lavoro che permette ai giovani di crearsi una famiglia e la famiglia che permette alla società di rinnovarsi attraverso nuove generazioni.
Questo è motivo di impegno e responsabilità anche a livello locale dove invece ci si limita a fare guerra fra coalizioni ricorrendo a poche misere cose che non cambiano assolutamente niente e creano false aspettative che poi puntualmente deludono.
E’ molto difficile rientrare nella cerchia degli eletti se non si promette niente o non si assume qualche impegno, salvo poi a verificare la buona riuscita della promessa o dell’impegno.
Un mercimonio che riflette il grave stato sociale in cui ognuno cerca di salvarsi affidandosi a tizio o sempronio in silenzio per evitare che si scopra il benefattore.
Il risultato lo conoscono tutti ma si continua ad andare avanti con la stessa musica cambiando solo i musicanti. Ebbene non si è ancora capito che in una società moderna e solidale o si progredisce insieme o si regredisce insieme.
Siamo comunque sulla stessa barca e vane sono le certezze di chi pensa di poter contare su salvagenti particolari, perché ,se la barca affonda la disperazione della gente sarà tanta che non ci saranno salvagenti che reggono.
Vediamo allora di cambiare registro vediamo di finirla con queste misere trovate e pensare in grande perché se vogliamo star bene tutti deve migliorare tutto il territorio.
Pochi giorni fa ho ascoltato il Presidente degli industriali pugliesi. E’ stato di una chiarezza e di una semplicità sconvolgenti come chi ha le idee chiare e non ha alcun timore a manifestarle. “Lo sviluppo di Manfredonia passa per l’agroalimentare e il turismo”. Bella scoperta viene da dire, lo sappiamo tutti, però nessuno ha fatto niente ?, perché non sono state fatte queste scelte ? Chi ha governato dovrebbe rispondere.
Io penso perché ci si è chiusi sempre e solo nel proprio orticello senza preoccuparsi più di tanto perché “fra cinque anni potrebbe finire il mio mandato o perché fra cinque anni desidero candidarmi alla Provincia o alla Regione e così via. Ragionamenti egoistici e personali che animano molti politici e che noi abbiamo constatato e anche approvato perché i nostri santi protettori vanno sempre più in alto e ci aiuteranno.
Ed ecco Manfredonia lusingata da questi personaggi in che condizioni è ridotta. E’ una bella città, con un lungomare nuovo, strade asfaltate, cantieri aperti per la costruzione di civili abitazioni parchi giochi per i bambini ecc..Sembra una bella donna che però non ha figli, già perché i figli di Manfredonia a Manfredonia non ci possono stare, devono andare via per lavorare.
A che servono allora tutte quelle belle opere se poi non le posso godere magari con i miei figli? A che servono le abitazioni se nonci posso abitare? A che servono i parchi giochi se non posso fare figli perché non so come sfamarli?. Pensiamo allora prima alle cose essenziali su cui si regge la società, pensiamo al lavoro e alla famiglia. Pensare significa fare tutto ciò che è possibile per risolvere il problema con tutte le proprie energie.
Invece si pensa a come conservare la poltrona o a come gratificare gli amici che mi hanno eletto o a come guadagnarsi il consenso per fare carriera politica s’intende.
Apriamo gli occhi ma soprattutto la mente, pensiamo in grande, pensiamo al futuro dei nostri figli, della nostra città e diamo il consenso a chi è interessato a questo futuro come noi perché come si dice a Manfredonia “a carn dol all’uss”. Solo chi sente e vive questi problemi può lavorare alacremente per risolverli, il resto sono solo professionisti della politica che devono guadagnarsi da vivere..
Mimmo Scarda
3 commenti:
complimenti a Mimmo Scarda per l'ottima disamina della situazione Sipontina!
Condivido quasi "in toto" la disamina dell'articolo ma non mi è mai piaciuta la "dietrologia". Ormai il passato è passato; ora bisogna lavorare per creare un futuro migliore! Purtroppo alle amministrative non si vota per il programma, per le intenzioni, per le proposte ma si vota l'amico, il parente, ecc. Infatti oggi il politico locale non offre grandi vedute di prospettiva ma vuole il consenso immediato; questo è il peccato grave! Per poter migliorare la qualità della nostra vita abbiamo bisogno di creare le condizioni acchè ci sia un nuovo sviluppo del nostro territorio e creare le necessarie condizioni significa investire non nell'immediato ma in un periodo di medio e lungo termine. Questo il professionista politico locale non lo accetta e né lo condivide. Ecco perchè c'è bisogno di un cambiamento della classe politica locale: bisognerebbe individuare quelle persone che stanno parlando solo di programmi futuri e non coloro che non hanno alcuna idea di sviluppo del nostro territorio. Eppure se guardate bene tra gli schieramenti qualcosa di nuovo c'è, qualcosa di innovativo c'è! Qualcuno sta proponendo soluzioni di medio e lungo raggio senza rivendicare poltrone di sorta.
Non voglio dilungarmi ancora .... ma non fasciamoci sempre la testa. Solo noi elettori possiamo cambiare il destino della città: deve finire la politica del piccolo favore, della piccola raccomandazione ecc. votiamo per delle prospettive reali e concrete!
Nino La Forgia
Il signor Scarda ha pienamente ragione, non dobbiamo perdere la speranza in un futuro migliore, dobbiamo crederci e lavorare per esso.
"gutta cavat lapidem"
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