L’archeologia è uno tra i più importanti riferimenti culturali dell’area di Siponto-Manfredonia che però rimane neglettamente confinata a poche e scarse attività che non riescono a dare una visione adeguata di un patrimonio dagli storici e dagli esperti valutato di inestimabile valore.
I discorsi che si sono fin qui imbastiti, spesso anche a sproposito, non sono andati al di là delle parole e magari delle buone intenzioni. Esempio eclatante e per certi versi doloroso è il Museo nazionale archeologico allocato nel castello svevo-angioino.
“Anche in questa campagna elettorale si è fatto riferimento a quel filone del nostro patrimonio storico-culturale per celebrarne le grandi potenzialità nascoste senza che però siano state indicate idee e progetti per intervenire concretamente per valorizzare quelle straordinarie risorse anche a fini turistici ed economici”, chiosa e denuncia Angelo Riccardi, candidato sindaco del centrosinistra, parlando agli operatori del turismo e del commercio.
“Quello dell’archeologia –annota Riccardi– è un settore che mi ha sempre affascinato e intricato. Sono convinto che motore propulsivo di un rinascimento dell’archeologia sipontina debba essere il Comune attraverso l’incentivazione di progetti e il rastrellamento delle relative risorse che ci sono ma che rimangono appannaggio di altri. A tal fine –annuncia– ho contattato esperti anche accademici del settore per elaborare un progetto con specifici obiettivi”.
Nel programma di valorizzazione del sito archeologico di Siponto elaborato da Angelo Riccardi, lo sviluppo economico viene visto in una logica integrata, una logica che diviene sostenibile con l’attivazione di azioni che saranno messe in campo sia materialmente attraverso la conservazione di un capitale storico non riproducibile, che socialmente attraverso il coinvolgimento della collettività e delle forze sociali ed economiche.
“In questa prospettiva –spiega Riccardi- il progetto per l’area archeologica di Siponto si porrà in termini di modernità utilizzando linguaggi più vicini alle nuove generazioni in modo da stimolarne l’interesse e dunque l’attenzione alla tutela”.
I due canali portanti e integrati del progetto sono: il recupero finalizzato a integrare urbanisticamente la città storica in modo da renderla architettonicamente evidente e socialmente diversificata; la dotazione di una sistema di servizi identificato nel ‘MuViSi’ acronimo di ‘Museo Virtuale di Siponto’, vale a dire una vetrina per l’offerta aggregata del Comune di Manfredonia.
Il MuViSi, la cui tecnologia avanzata è adottata largamente e con esaltanti risultati nei musei più rinomati del mondo, è pensato come un viaggio virtuale in un passato lontanissimo per scoprire come vivevano gli antichi del luogo. Un museo che si presenta come un susseguirsi di sale in cui sono custoditi reperti di ogni genere. “Il Museo Virtuale di Siponto –evidenzia Riccardi– diverrà un ponte tra lo studio dell’antichità e le nuove forme di comunicazione della cultura, consentirà al visitatore di sentirsi parte del territorio e dentro il territorio”.
Ufficio Stampa Angelo Riccardi
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