Recentemente Aeroporti di Puglia ha finalmente affermato di voler procedere all’allungamento fino a 1700 metri della Pista del “Gino Lisa”, riconoscendo quest’opera come “fattibile senza troppi problemi e costi” (vedasi l’intervista da “La Gazzetta del Mezzoggiorno” del 17/10/2009).
Il sito www.ginolisa.it ha quindi deciso di pubblicare un aggiornamento dello Studio di Fattibilità amatoriale dal titolo “Ipotesi di Allungamento Parziale a 1950 della Pista 15-33 dell’ Aeroporto Civile “Gino Lisa” di Foggia”. Tale documento di Angelo Stilla era stato già pubblicato il 20/09/2009 ed è ancora oggi scaricabile.
La stessa relazione progettuale, identificata nel seguito come Progetto “P0909” e da intendersi come“propedeutica” al presente elaborato, in questi cinque mesi è stata scaricata da Internet circa 300 volte, riscuotendo numerose approvazioni da addetti ai lavori (e non), nonchè i preziosi suggerimenti e consigli di perfezionamento da parte di un Pilota di Linea di Airbus 320/319 Alitalia, di un Pilota di Linea di Saab-2000 Darwin e di Piloti dell’Aeroclub di Foggia. Tutto ciò ha evidenziato la validità delle idee e dei concetti di base in essa espressi, approfonditi da questo aggiornamento pubblicato in questo nuovo documento, dal titolo “Progetto di Allungamento Pista del “Gino Lisa” di Foggia a 1700m LODA/TORA (Ipotesi AdP)”, scaricabile da qui.
Come per la precedente, anche questo documento amatoriale vuole essere uno spunto o un’ispirazione per un vero Progetto di Allungamento Ridotto della Pista dell’Aeroporto “Gino Lisa”, da effettuarsi da parte di Ingegneri Aeroportuali e con l’ausilio delle tecniche e degli strumenti più adatti (vd. AutoCAD, Foto Satellitari Geo-Referenziate -Ortofoto-, Mappe Catastali aggiornate, ecc.).
L’obbiettivo è la speranza di diventare anche una “linea guida pubblica” in modo che tutti possano comprendere e seguire attivamente e criticamente lo sviluppo di semplici ma importanti interventi, per troppo tempo frettolosamente dichiarati “inutili” o “impossibili” da chi avrebbe invece dovuto farsene carico già da molti anni.
Come nel precedente P0909, anche il nuovo studio prevede che il lavoro di allungamento venga realizzato in tre fasi successive (indipendenti tra loro nella realizzazione). Nel dettaglio esse sono:
- FASE “A” (Ritorno al Passato)
Prevede l’eliminazione di tutti gli ostacoli sopravvenuti nel tempo e che hanno portato alla riduzione della pista utilizzabile dai 1600m del 1942 ai 1440m attuali. Inoltre, la Legge nr. 58/1963 che tutela severamente gli aeroporti dagli illeciti edili perpetrati a danno della propria operatività, aiuta le operazioni da compiere.
- Fase “B” (Espansione della Testata Nord “15”)
Prevede la risistemazione della R.E.S.A. (area di sicurezza oltre le estremità della pista, principalmente intesa a ridurre il rischio di danni ad un aereo che dovesse effettuare un atterraggio troppo corto o troppo lungo), che viene mantenuta ridotta a 90×90m come oggi, ma traslata in avanti di 45m, fino a “toccare” la rete di recinzione esterna su via Gioberti. Prevede, inoltre, l’aggiunta di un nuovo tratto di pista lungo 45m per creare, alla fine della stessa, una StopWay (cioè una porzione di pista oltre la soglia di arresto, utile ad un aeromobile in caso di interruzione del decollo) da 60m che, insieme alla Resa da 90m, dà uno spazio di sicurezza totale disponibile di 150m oltre la soglia (come suggerito da un Pilota di Linea di Airbus 319/320 Alitalia per poter mantenere la vecchia R.E.S.A. ridotta per le piste già esistenti). E’ inoltre prevista anche la formazione di uno spazio di manovra/sosta per i velivoli in corrispondenza del costruendo Raccordo Nord di ingresso/uscita dalla pista. Infine, l’utilizzo del terreno libero a nord come “via di fuga esterna” per eventuali emergenze consente un elevato grado di sicurezza per arrestare eventuali aerei in difficoltà oltre la fine pista. È da sottolineare che tutti questi interventi a Nord non richiedono nessun esproprio o deviazione di strade da effettuare lungo Via Gioberti / Via Castelluccio.
Fase “C” (Espansione della Testata Sud “33” con R.E.S.A. da 240m)
Prevede la pulizia e l’annessione della zona tra la Tangenziale Sud (SS16) e la Testata 33, eliminando un’autodemolitore ed alcune costruzioni apparentemente non censite dal catasto, in modo da allungare di circa 100m la pista verso Sud, con una R.E.S.A. regolamentare da 150×240m. La necessaria risistemazione/pulizia dell’aerea è garantita dalla la Legge nr. 58/1963 di tutela delle zone aeroportuali, ed è comunque già prevista dal Piano “Do.S.A.P. Capitanata 2020” del 2007. Aggiungendo 60m di nuova pista, si ricaverebbero in tutto:
1600m (”restauro” delle precedenti fasi “A” e “B”) + 100 (allungamento a Sud) = 1700m L.D.A./T.O.R.A. disponibili, contro gli attuali 1400 m circa. Inoltre, si sottolinea che nello spazio della nuova R.E.S.A. si potrebbe installare un Impianto I.L.S. Cat II, per far atterrare gli aerei a Foggia anche in condizioni di scarsa visibilità (minimo di 300m) grazie ad una serie di luci ed antenne che si estende anche nei campi a Sud per 900m dalla testata pista (oltrepassando la Tangenziale Sud).
Fase “C-bis” (Espansione della Testata Sud “33” con R.E.S.A. da 90m)
Nel caso in cui il suggerimento/spiegazione del Pilota Alitalia per mantenere la R.E.S.A. ridotta da 90m adottato per la Testata Nord fosse applicabile anche a quella Sud, sostituendo anche sulla Testata “33” la R.E.S.A. regolamentare da 150×240m con quella da 90×90m più una Stopway da 175×60m, si ricaverebbe una lunghezza ulteriore di 90m, utilizzabili però solo per i decolli da Sud verso Nord. Questo perché la lunghezza disponibile per l’atterraggio è limitata dalla posizione della Statale Sud, che resta comunque invariata. Anche nella R.E.S.A. ridotta da 90×90 metri sarebbe possibile installare l’ I.L.S.
Pertanto, sulla base di questo studio, è possibile dichiarare che le nuove lunghezze di pista ottenibili, orientate secondo i Venti Dominanti a favore (poichè solitamente a Foggia i venti spirano da Nord a Sud, il movimento degli aerei aerei deve avvenire da Sud a Nord per avere il vento “di prua”, in modo da essere agevolati nelle procedure di decollo e atterraggio) e coerenti con quanto dichiarato fattibile da AdP, sarebbero:
1700m L.D.A. / 1700m T.O.R.A. (R.E.S.A. Sud da 240m) Landing Distance Available 33-15 e Take-Off Run Available 33-15 (da Sud a Nord)
oppure
1700m L.D.A. / 1790m T.O.R.A. (R.E.S.A. Sud da 90m) Landing Distance Available 33-15 e Take-Off Run Available 33-15 (da Sud a Nord)
Infine, dallo studio effettuato è anche emerso che la seconda pista trasversale 07-25 ipotizzata più volte da Aeroporti di Puglia, pur sembrando alla prima apparenza migliore perché più lunga (2200m), in realtà NONdovrebbe essere costruita, perché ha i venti dominanti a sfavore (laterali) ed interferisce col traffico militare di Amendola, situato circa 25km Nord-Est, che la limiterebbe ad essere utilizzata solo da/verso Ovest.
Tutti i piloti contattati hanno confermato che la somma dei due handicap (venti dominanti sfavorevoli ed uso obbligato “a senso unico alternato” per atterraggi da 07 -est- e decolli da 25 -ovest-, mentre le piste sono normalmente “a senso unico” in una direzione o nell’altra) rendono la pista trasversale un investimento da evitare: sarebbe molto meglio investire invece in un tunnel autostradale per interrare la Tangenziale Sud di Foggia per un tratto di circa 400/500m (come appena fatto a Forlì ed ipotizzato per una strada comunale nei pressi dell’Aeorporto di Bari), in modo da permettere in futuro alla pista di allungarsi al di sopra della strada, verso i campi liberi che ci sono a Sud. In questo modo sarebbe anche ipotizzabile una lunghezza futura di 2500m L.D.A./T.O.R.A., (come Milano Linate e tutti gli aeroporti “medi” del mondo), aumentando anche la distanza relativa dal Centro di Foggia per ridurre gli eventuali disagi dell’aumentato futuro traffico aereo.
In ogni caso, già i 1700m/1790m di pista qui accertati come fattibili oggi permetterebbero un decisivo salto di qualità del “Gino Lisa”, aprendo finalmente le porte agli agognati aerei da 150 posti, indispensabili per avere una buona offerta di voli, soprattutto per le lunghe distanze (Europa) ed i charter turistici (Gargano/San Pio).
Potrebbero quindi già così atterrare gli aerei delle principali compagnie aeree, ad esempio quelle low-cost più note (Ryanair, Easyjet, AirOne, ecc…), anche se probabilmente con qualche limitazione sul peso totale di carburante/passeggeri imbarcabile per i velivoli più grandi (quelli da 180-189 posti).
Adesso, sull’Aeroporto di Foggia non resta che passare dalle Parole (che sono sempre state tante…) ai Fatti (che sono sempre stati pochi).
La Capitanata lo attende (e lo merita) fin da quando il “Gino Lisa” fu aperto al traffico aereo civile: correva l’anno 1969…
Comunicato Stampa
Angelo Stilla
Comitato Gino Lisa
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