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martedì 1 marzo 2011

Lavoro & Welfare: Agire con tempestività e coesione politica e sociale

Il confronto tenutosi a Foggia il 25 febbraio sul Piano Straordinario per il Lavoro in Puglia tra attori istituzionali e sociali del territorio di primo piano, ha avuto come eloquente cornice una grande partecipazione di cittadini di tutti i Comuni della Provincia. Ancora più significativo è stato il fatto che a gremire la sala del Tribunale di Palazzo Dogana siano stati soprattutto i giovani e le donne.
Questo conferma l’esigenza di affermare e rilanciare il valore e la centralità del diritto al lavoro, presupposto indispensabile per migliorare la qualità della vita e le condizioni sociali.
In Capitanata è particolarmente necessario che la rappresentazione concreta dei bisogni della gente comune e del territorio, avvenga su un terreno di responsabilità e di coesione da parte delle Istituzioni ai diversi livelli, dei corpi sociali intermedi e del mondo della conoscenza. Proprio quello che l’Associazione “Lavoro & Welfare” ha inteso realizzare nell’iniziativa sul Piano regionale del lavoro e che continuerà a fare affrontando i temi dello sviluppo e delle politiche sociali.

In riferimento alle azioni che anche in provincia di Foggia saranno attivate sin dai prossimi mesi con il Piano Straordinario, le considerazioni e gli impegni che hanno infine accomunato l’Assessore Elena Gentile e quindi il Governo regionale, la Provincia rappresentata dall’Assessore al Lavoro Leonardo Lallo, gli Enti locali comunali il cui ruolo si è evidenziato con le indicazioni del Sindaco di Foggia Gianni Mongelli, il mondo universitario con il contributo del Prof. Vincenzo Bavaro, le parti sociali presenti con le voci autorevoli del Presidente di Confindustria Pino Di Carlo e del Segretario Generale della CISL Puglia Giulio Colecchia, sono diretti principalmente a:
- sostenere, negli interventi finanziari programmati, una formazione e dei percorsi di ingresso al lavoro integrati e capaci di determinare vere prospettive occupazionali per i destinatari delle misure del Piano;
- attivare una funzione virtuosa da parte delle imprese del territorio, sostenute ma non cooptate in ruoli e responsabilità dalla pubblica amministrazione;
- legare le singole misure progettuali e le risorse del Piano alle priorità del territorio e del suo sviluppo produttivo e sociale.

“Lavoro & Welfare seguirà con attenzione le fasi operative del Piano e le sue ricadute nel territorio, continuando nell’azione di coinvolgimento e di informazione”, affermano il Coordinatore Provinciale Salvatore Castrignano, il Coordinatore Regionale Peppino Soricaro e il Segretario nazionale Giovanni Battafarano.
Raccogliendo le istanze di partecipazione e di coinvolgimento pervenute, l’Associazione articolerà la sua presenza e la sua iniziativa organizzandosi con propri riferimenti nei Comuni della Provincia, perseguendo così l’obiettivo di contribuire alla formazione e di favorire l’impegno politico e sociale dei giovani e di quanti anche in Capitanata avvertono l’esigenza di una stagione di cambiamento, di crescita e di rinnovamento.

Sintesi dell’intervento introduttivo di 
Salvatore Castrignano al Convegno del 25 febbraio

I dati del nostro territorio parlano chiaro: migliaia di giovani diplomati e laureati si allontanano definitivamente dalla propria terra per trovare sbocchi altrove, 120.00 iscritti disoccupati, oltre il 30% tra i giovani e ancor più tra le donne rinunciano persino a cercare una occupazione, 400 aziende hanno chiuso i battenti ed espulso dai processi produttivi 4.000 persone negli ultimi tre anni.
Ma il lavoro marcia con lo sviluppo. Senza l'uno non c'è nemmeno l'altro.

Con il Piano Regionale per il Lavoro si vogliono raggiungere in tutta la Regione Puglia circa 52.000 destinatari tra giovani, donne, cassintegrati, disoccupati adulti, diversamente abili, lavoratori atipici, immigrati, imprese, l.s.u.. In particolare l'obiettivo che il Piano si pone è quello di creare 38.335 nuovi posti di lavoro e di salvaguardare oltre 13.700 posti a rischio. Il tutto utilizzando una disponibilità di risorse finanziarie pari a 340 milioni di euro, 270 dei quali destinati alla nuova occupazione. Gli effetti del Piano dovrebbero esplicarsi, a mezzo di bandi pubblici, già entro i prossimi sei mesi, interessando tutti gli ambiti e i settori produttivi: la scuola, l'industria, l'agricoltura, l'artigianato, la Pubblica Amministrazione, le politiche sociali, l'ambiente, i rifiuti, il turismo, la ricerca e l'innovazione.

E’ utile e necessario indicare, anche sulla base delle nostre priorità di sviluppo, le aree e le attività più significative verso le quali indirizzare in Capitanata le azioni e le risorse del Piano Regionale.
Tra esse ci sono sicuramente:
- Il potenziamento funzionale, l’integrazione e l’intermodalità dei trasporti. Penso al nostro bisogno, da tutti riconosciuto, di implementare in Capitanata le infrastrutture della mobilità, della logistica e della intermodalità e quindi alla possibilità di creazione di posti di lavoro presso le aziende del settore interessate ai progetti di espansione delle attività legate ad una movimentazione più efficiente e sostenibile delle persone e delle merci.
- La valorizzazione e riqualificazione della risorsa “mare”. Quindi il giusto rilancio del sistema portuale, ma anche la tutela dei preziosi litoranei e dell’ambiente marino, la riqualificazione anche turistica delle attività della pesca, la diportistica navale, una innovativa valorizzazione paesaggistica di quella risorsa naturale.
- Il risparmio e l’efficientamento energetico, con tutto quello che può essere il ritorno occupazionale delle iniziative imprenditoriali in materia.
- La stessa raccolta differenziata dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati.
- Le attività manifatturiere delle aziende orientate ad organizzarsi in distretti produttivi (come quelle dei settori dell’agroalimentare, del turismo, del marmo) o che abbiano attivato processi di innovazione produttiva.
- I servizi per l’inclusione sociale e per la qualità della vita delle persone, in particolare quelli finalizzati alla de-ospedalizzazione. 

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