

E' intervenuto l'Assessore, Nicola Vascello: "Quando si inaugura un museo, io credo che sia sempre un bel momento soprattutto se è frutto di una collezione privata, raccolta da chi in tanti anni si è impegnato nel costituirla, ed oggi viene messa a disposizione della collettività. C'è da dire che il nostro territorio è ricco di tanti beni culturali e di tante attrattive. che ancora non riescono a diventare veri e propri richiami. Un esempio è il castello di Manfredonia". Ha proseguito spiegando che la mancanza di una rete fra le varie risorse culturali è essenziale p
er far sorgere il meglio di un territorio.
"Alcuni anni fa, abbiamo costituito una Fondazione Privata intitolata a mio padre, che ha permesso di aprire con continuità il museo. -spiega Dario Melillo, uno dei figli del Prof. Michele Melillo, che porta avanti il lavoro del padre- Degli amici hanno collaborato con noi come, l'ATP nella persona di Nicola Vascello, che ci hanno permesso nel periodo estivo con un piccolo contributo di tenere aperto il museo sia la mattina che il pomeriggio e che orientativamente a portato ad avere 2000/2500 visitatori. Ringrazio tutti i relatori, gli Enti intervenuti e al Gal Daunofantino, che ci ha permesso di usufruire di un finanziamento europeo, che ci ha fatto fare un salto di qualità nella fruizione del muse
o e nel pubblicare il primo catalogo. A breve sarà pronto il sito internet www.fondazionemelillo.it ."
Al museo è annessa una biblioteca, contenente 20000 volumi, intitolata alla memoria del Prof.Giacomo Melillo, zio di Michele nonché docente di dialettologia nei primi del '900 all'Università degli Studi di Napoli, il quale durante la sua breve vita dedicò nel 1926 un attento studio ai "Dialetti del Gargano".
Il convegno è proseguito con l'intervento di Giandiego Gatta:" Non volevo mancare
, anche per associarmi al ricordo commosso ed affettuoso del Prof. Melillo. Il compito del Parco non è solo quello di tutelare l'ambiente, ma anche quello di valorizzare il patrimonio culturale storico del territorio intero." Infatti ha annunciato che veranno, a breve inaugurati una serie di musei come il Museo Preistorico di Grotta Paglicci a Rignano Garganico, il museo di Paleontologia a Borgo Celano, il museo Tancredi e il castello normanno svevo-aragonese a Monte Sant'Angelo.
Per concludere vi consiglio di visitare questa piccola chicca, presente a Siponto, perché vi stupirà con i suoi 3000 oggetti di manifattura artigianale tra cui strumenti di lavoro nel campo dell'agricoltura, pastorizia e pesca, e oggetti di vita domestica risalenti alla fine del 1800 a degli inizi del 1900 raccolti prevalentemente nelle campagne della Capitanata.

"Alcuni anni fa, abbiamo costituito una Fondazione Privata intitolata a mio padre, che ha permesso di aprire con continuità il museo. -spiega Dario Melillo, uno dei figli del Prof. Michele Melillo, che porta avanti il lavoro del padre- Degli amici hanno collaborato con noi come, l'ATP nella persona di Nicola Vascello, che ci hanno permesso nel periodo estivo con un piccolo contributo di tenere aperto il museo sia la mattina che il pomeriggio e che orientativamente a portato ad avere 2000/2500 visitatori. Ringrazio tutti i relatori, gli Enti intervenuti e al Gal Daunofantino, che ci ha permesso di usufruire di un finanziamento europeo, che ci ha fatto fare un salto di qualità nella fruizione del muse

Al museo è annessa una biblioteca, contenente 20000 volumi, intitolata alla memoria del Prof.Giacomo Melillo, zio di Michele nonché docente di dialettologia nei primi del '900 all'Università degli Studi di Napoli, il quale durante la sua breve vita dedicò nel 1926 un attento studio ai "Dialetti del Gargano".
Il convegno è proseguito con l'intervento di Giandiego Gatta:" Non volevo mancare


Per concludere vi consiglio di visitare questa piccola chicca, presente a Siponto, perché vi stupirà con i suoi 3000 oggetti di manifattura artigianale tra cui strumenti di lavoro nel campo dell'agricoltura, pastorizia e pesca, e oggetti di vita domestica risalenti alla fine del 1800 a degli inizi del 1900 raccolti prevalentemente nelle campagne della Capitanata.
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