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venerdì 19 giugno 2009

Referendum Popolare del 21-22 giugno 2009

Il 21 e il 22 giugno si terranno i referendum elettorale, i tre quesiti su cui dovremo votare saranno i seguenti.

1. Premio di maggioranza alla Camera (scheda viola)
Secondo l’attuale legge elettorale il premio di maggioranza alla Camera, calcolato su base nazionale, viene attribuito alla singola lista o alla coalizione di liste che ottiene il maggior numero di voti. Il primo quesito referendario propone l’abrogazione del collegamento tra le liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste.
In caso di esito positivo, la conseguenza sarebbe che il premio di maggioranza verrebbe attribuito solo alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. E, di conseguenza, verrebbero innalzate le soglie di sbarramento: per ottenere rappresentanza parlamentare le liste devono raggiungere un consenso del 4% alla Camera.
Votando SI si approva la modifica alla legge elettorale attuale, votando NO si lascia invariata la legge attuale.

2. Premio di maggioranza al Senato (scheda beige scuro)
L'attuale legge elettorale prevede un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Ma al Senato il premio è attribuito su base regionale alla singola lista o alla coalizione di liste che ottiene il maggior numero di voti. Il secondo quesito si propone l'abrogazione del collegamento tra liste e della possibilità di attribuire il premio di maggioranza alle coalizioni di liste.
In caso di esito positivo, il premio di maggioranza verrebbe attribuito alla lista singola (e non più alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Un secondo effetto del referendum è che, abrogando la norma sulle coalizioni, verrebbe innalzata la soglia di sbarramento: per ottenere rappresentanza parlamentare le liste devono raggiungere un consenso dell'8% al Senato.
Votando SI si approva la modifica alla legge elettorale attuale, votando NO si lascia invariata la legge attuale.

3. Divieto di candidature plurime in più di una circoscrizione per uno stresso candidato (scheda verde chiaro)
Vuole colpire il fenomeno dalle candidature multiple. L’eletto in più circoscrizioni può, scegliendo uno dei seggi che ha conquistato, influenzare la sorte dei seggi che lascia liberi.
Votando SI si vieta a qualsiasi candidato di essere presente su più circoscrizioni e si obbliga ognuno a scegliere in quale collegio/sezione elettorale candidarsi. Votando NO si lascia invariata la legge attuale.

I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 07 alle 15 di lunedì.

Ricordiamo a tutti i lettori che votare ai referendum è un nostro diritto e dovere, l'unico rimasto nelle nostre mani, quindi che si voti SI o No l'importate è votare. Chi decide di non voler andare votare lede solo i suoi diritti e quelli di altri.
Per far sì che il referendum sia valido, devono aver votato il 50% più 1 aventi diritto al voto, per ogni singolo quesito.

Inoltre, si fa presente, che si voterà anche per i ballottaggi, dove a Foggia dopo i cinque travagliati anni della giunta Ciliberti, la città cercherà di rialzare la testa tra Enrico Santaniello per il centrodestra, e Gianni Mongelli per il centrosinistra, apparentato con l'UDC e con Lucia Lambresa del centro destra fino a 2 mesi fa.
A Bari, invece troviamo il sindaco uscente Michele Emiliano del centrosinistra, che per poco non è stato rieletto al primo turno, anche qui insieme all'UDC e dall'altra Simeone Di Cagno Abbrescia del PDL.

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