Post uscito l'8 Maggio 2009, presto il corso sarà attivo, l'Università di Foggia attende le vostre iscrizioni, per informazioni e altro cliccate sul link sotto per accedere alla pagina ufficiale del corso.
http://www.economia.unifg.it/informazioni/cdl/CLEST.asp.
L’atmosfera era delle grandi occasioni, tutti vestiti a festa per la firma della convenzione, per il nuovo corso di laurea in “ Economia dello sviluppo del territorio “ che va a sostituire il vecchio “Economia ed ambiente del territorio” inaugurato nel duemilauno. Purtroppo con scarsi risultati dal punto di vista lavorativo.
Tra i presenti anche l’Assessore alle opere pubbliche Antonio Prencipe, all’Urbanistica FrancoLa Torre e l’Assessore alla pubblica istruzione Pasquale Papagna Presentato presso Palazzo San Domenico, con la firma del sindaco di Manfredonia Francesco Paolo Campo e il rettore dell’università di Foggia Prof. Giulio Volpe, dopo i saluti e i convenevoli di rito, inizia la cerimonia, molto semplice e concisa, con la firma del protocollo di intesa da parte del sindaco e del rettore Volpe con un discorso di entrambi che valorizzava il corso di laurea.
“ Abbiamo chiesto fiducia all’Università di Foggia, perché la città spingeva in questa direzione e riteniamo che questo triennio con le modiche apportate, diventerà molto importante”
Queste le parole di Campo, più loquace invece il rettore Volpe “Nelle mie strategie di governo dell’Università, avevo indicato la chiusura delle sedi decentrate, non ho cambiato idea rispetto ad alcuni problemi che restano intatti, come la necessità di garantire una formazione di alto profilo a tutti gli studenti delle sedi decentrate nonostante tutto abbiamo scelto di lasciare come unica sede decentrata Manfredonia, nella scelta ha influito molto positivamente il rapporto con l’amministrazione locale. La scommessa è di non limitarci di svolgere dei corsi che si tengano solo in un aula, ma di avere un’attività a tutto campo su Manfredonia, l’idea di aprire un centro di ricerche attiguo al corso che sarà di carattere economico ma potrà anche sviluppare altri filoni di ricerca con il coinvolgimento di diverse facoltà, e l’avvio di altre iniziative di formazione come master summer school e corsi di formazione, attività congressuali e altri strumenti.”
Nel filmato che segue potete vedere i discorsi integrali subito dopo l'atto della firma.
Subito dopo si è passati al forum del PD, nella saletta a piano terra di Palazzo dei Celestini, dove erano presenti il rettore Prof. Giulio Volpe, Avv. FrancescoLa Torre Segretario del PD di Manfredonia, Apollonia Rinaldi Coordinatrice del Forum, l’Assessore Antonio Prencipe e Marco Galli neo direttore della sede distaccata dell’Università di Manfredonia, per un momento di confronto utile e necessario per un territorio come il nostro, essendo la cultura e la conoscenza una delle basi fondamentali non solo di crescita economica, ma soprattutto, di crescita civile e sociale.
Il forum ha centrato in pieno gli obbiettivi prefissatosi, riscoprendo come la cultura può e deve diventare un fattore di sviluppo locale, avendo questo territorio sofferto già abbastanza per le note vicende dell’Enichem. Inoltre il rettore ha illustrato i dati del corso di laurea precedente “Economia ed ambiente del territorio” dove sono 78 i laureati, 266 le immatricolazioni con 281 iscrizioni, tra l’altro, faceva notare, che il 90% di iscritti a questo corso lo facevano non tanto per gli sbocchi professionali che poteva avere, ma perché era presente nella propria città, Portare avanti un corso come questo, senza modificarlo avrebbe significato solo spreco di denaro pubblico e nient’altro e portarlo inesorabilmente alla chiusura,come accaduto a Lucera.Da qui l’idea di affiancare un centro di ricerche tale da attrarre gli studenti con un collegamento diretto con le imprese del territorio, mediante tirocini e stage in modo che le industrie abbiano la possibilità di valutare i tirocinanti e magari una volta laureati assumerli,per creare una università tanto più radicata nel territorio con meno localismo e clientelismo. Il dibattito è proseguito con il discorsi dei vari relatori ad un pubblico soddisfatto e magari pronto ad iscriversi convinti di avere più sbocchi per il futuro.
http://www.economia.unifg.it/informazioni/cdl/CLEST.asp.
L’atmosfera era delle grandi occasioni, tutti vestiti a festa per la firma della convenzione, per il nuovo corso di laurea in “ Economia dello sviluppo del territorio “ che va a sostituire il vecchio “Economia ed ambiente del territorio” inaugurato nel duemilauno. Purtroppo con scarsi risultati dal punto di vista lavorativo.
Tra i presenti anche l’Assessore alle opere pubbliche Antonio Prencipe, all’Urbanistica Franco
“ Abbiamo chiesto fiducia all’Università di Foggia, perché la città spingeva in questa direzione e riteniamo che questo triennio con le modiche apportate, diventerà molto importante”
Queste le parole di Campo, più loquace invece il rettore Volpe “Nelle mie strategie di governo dell’Università, avevo indicato la chiusura delle sedi decentrate, non ho cambiato idea rispetto ad alcuni problemi che restano intatti, come la necessità di garantire una formazione di alto profilo a tutti gli studenti delle sedi decentrate nonostante tutto abbiamo scelto di lasciare come unica sede decentrata Manfredonia, nella scelta ha influito molto positivamente il rapporto con l’amministrazione locale. La scommessa è di non limitarci di svolgere dei corsi che si tengano solo in un aula, ma di avere un’attività a tutto campo su Manfredonia, l’idea di aprire un centro di ricerche attiguo al corso che sarà di carattere economico ma potrà anche sviluppare altri filoni di ricerca con il coinvolgimento di diverse facoltà, e l’avvio di altre iniziative di formazione come master summer school e corsi di formazione, attività congressuali e altri strumenti.”
Nel filmato che segue potete vedere i discorsi integrali subito dopo l'atto della firma.
Subito dopo si è passati al forum del PD, nella saletta a piano terra di Palazzo dei Celestini, dove erano presenti il rettore Prof. Giulio Volpe, Avv. Francesco
Il forum ha centrato in pieno gli obbiettivi prefissatosi, riscoprendo come la cultura può e deve diventare un fattore di sviluppo locale, avendo questo territorio sofferto già abbastanza per le note vicende dell’Enichem. Inoltre il rettore ha illustrato i dati del corso di laurea precedente “Economia ed ambiente del territorio” dove sono 78 i laureati, 266 le immatricolazioni con 281 iscrizioni, tra l’altro, faceva notare, che il 90% di iscritti a questo corso lo facevano non tanto per gli sbocchi professionali che poteva avere, ma perché era presente nella propria città, Portare avanti un corso come questo, senza modificarlo avrebbe significato solo spreco di denaro pubblico e nient’altro e portarlo inesorabilmente alla chiusura,come accaduto a Lucera.Da qui l’idea di affiancare un centro di ricerche tale da attrarre gli studenti con un collegamento diretto con le imprese del territorio, mediante tirocini e stage in modo che le industrie abbiano la possibilità di valutare i tirocinanti e magari una volta laureati assumerli,per creare una università tanto più radicata nel territorio con meno localismo e clientelismo. Il dibattito è proseguito con il discorsi dei vari relatori ad un pubblico soddisfatto e magari pronto ad iscriversi convinti di avere più sbocchi per il futuro.
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