Monte Sant'Angelo: Ucciso Ciccille Libergolis

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Nella tarda serata di ieri, in una campagna nei pressi di Monte Sant'Angelo in contrada Tamburado è stato ucciso con alcuni colpi di pistola al viso, il sessantasettenne Franco Libergolis detto Ciccille U Calcarule che si trovava da solo in un suo deposito.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i rilevamenti del caso.
Si teme adesso che questo nuovo fatto di sangue, faccia riaprire quella spirale di violenza, in quanto la vittima era ritenuta uno degli esponenti di spicco della malavita garganica.

Stando a una prima ricostruzione dei Carabinieri, l'uomo era appena uscito dalla sua rimessa e stava controllando l'acqua del radiatore della sua Ford Escort, quando è stato colpito da un colpo di fucile al torace sinistro e poi da altri sei colpi di pistola puntati al volto, sembrerebbe che i killer siano arrivati a piedi, perchè non sono state trovate tracce di pneumatici sull'asfalto.
A dare l'allarme i famigliari che non vedendolo rientrare a casa, come tutte le sere faceva, si sono recati presso i carabinieri di Monte Sant'Angelo.

Catturato nell'Agosto del 92, con l'accusa di aver deciso il duplice omicidio dei sui avversari di sempre, venne condannato a 25 anni di reclusione di primo grado, assolto poi nel 95 dalla corte d'Assise d'appello di Bari.
Probabilmente fatto che portò all'omicidio di Pasquale Libergolis il 16 Giugno 95, in un agguato a Monte Sant'Angelo, colpito dai suoi avversari.
A questo punto Ciccille si pensa, divenne l'unico capo dei clan fino alla crescita dei suoi figli ( Franco, Matteo e Armando ) dove poi molto probabilmente passò il potere.
Nel maggio 2005, fu arrestato dai carabinieri in una masseria, accusato di associazione mafiosa con il ruolo di diretto collaboratore, con funzioni organizzative, decisionali e logistiche.