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La ricorrenza del 4 novembre, giorno dell'Unità nazionale e giornata delle forze armate, riporta alla mente degli italiani, un momento cruciale della nostra storia, quando nel 1918, si conclude vittoriosamente la prima guerra mondiale.
Con l'armistizio di villa Giusti si concluse l'ultima guerra del risorgimento, che portò all'unificazione territoriale Nazionale, riunendo alla madrepatria territorio le cui genti, per tradizione e cultura, sentivano di appartenere all'Italia.
Soldati, marinai, avieri, carabinieri, personale civile della difesa, ricordano con immutata commozione coloro che, per onorare il giuramento prestato persero la vita, o riportarono ferite e mutilazioni.
Questo è una parte del discorso, inviato a tutti i sindaci dei comuni d'Italia, dal ministro della difesa, Ignazio La Russa, che il nostro sindaco Francesco Paolo Campo ha letto, davanti ai presenti, e a una folla di bambini festanti e orgogliosi, nella villa comunale, davanti al monumento ai caduti di tutte le guerre.
I bambini, protagonisti assoluti, fin da quando è stata deposta la corona al limite ignoto, dinanzi al comune, poi all'arrivo in cattedrale, con la
celebrazione della santa messa da parte del Vescovo, Mons. Michele Castoro, alla presenza di tutte le autorità cittadine, dal sindaco Campo, al Presidente del consiglio comunale, Anna Rita Prencipe, al comandante della Polizia, dell'Aeronautica , dei Carabinieri, e dei Vigili Urbani, oltre ai vari politici, alle associazioni, Marinai d'Italia, Carabinieri, e Avis e tanta altra gente.
I bambini, protagonisti assoluti, fin da quando è stata deposta la corona al limite ignoto, dinanzi al comune, poi all'arrivo in cattedrale, con la
celebrazione della santa messa da parte del Vescovo, Mons. Michele Castoro, alla presenza di tutte le autorità cittadine, dal sindaco Campo, al Presidente del consiglio comunale, Anna Rita Prencipe, al comandante della Polizia, dell'Aeronautica , dei Carabinieri, e dei Vigili Urbani, oltre ai vari politici, alle associazioni, Marinai d'Italia, Carabinieri, e Avis e tanta altra gente.Dopo la cattedrale si è sfilati in corteo, verso la villa comunale per deporre 
le corone al monumento dei caduti, tanti bambini, di quasi tutte le scuole elementari Sipontine, che dietro la banda città di Manfredonia, cantavano a squarcia gola il nostro bellissimo inno d'Italia.
Sentire quei bambini scandire le parole dell'inno, e cantarle, è stata una sensazione stupenda, e pensare che oggi c'è gente che non conosce le parole o malapena il ritornello, perchè si sente alle partite della nazionale, e probabilmente non sa neanche cosa si festeggia il 4 nove
mbre.
Un plauso va fatto all'organizzatrice dell'evento, la sig. Gina Palumbo, segretaria del Presidente del consiglio comunale, che ha saputo gestire ottimamente tutta la manifestazione, curando ogni particolare minuziosamente.
le corone al monumento dei caduti, tanti bambini, di quasi tutte le scuole elementari Sipontine, che dietro la banda città di Manfredonia, cantavano a squarcia gola il nostro bellissimo inno d'Italia.Sentire quei bambini scandire le parole dell'inno, e cantarle, è stata una sensazione stupenda, e pensare che oggi c'è gente che non conosce le parole o malapena il ritornello, perchè si sente alle partite della nazionale, e probabilmente non sa neanche cosa si festeggia il 4 nove
mbre.Un plauso va fatto all'organizzatrice dell'evento, la sig. Gina Palumbo, segretaria del Presidente del consiglio comunale, che ha saputo gestire ottimamente tutta la manifestazione, curando ogni particolare minuziosamente.
Di seguito foto e filmato con i momenti più belli della manifestazione, e il discorso iniziale del sindaco Francesco Paolo Campo.
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