La notte tra giovedì 10 e venerdì 11 nei pressi di Cagnano Varano su di una spiaggia si sono arrenati 7 capodogli di circa 15 tonnellate con una lunghezza di circa 10-15 metri.
I primi a notare i corpi ancora agonizzanti sono stati degli operai la mattina successiva, che prontamente hanno dato l'allarme. Ma la loro prontezza di spirito poco è servita, infatti per questi magnifici esemplari le sofferenze sono durate 3 giorni interminabili, non si conoscono ancora le cause di questo spiaggiamento ma si ipotizza, che come al solito ci sia la mano dell'uomo. Questi colossi del mare sono animali molto delicati, anche se non si direbbe dalla loro mole, e sono particolarmente sensibili all'inquinamento da metalli pesanti, all'inquinamento acustico ed elettromagnetico che ormai dilaga nei nostri mari.
Nelle prime ore si è sperato di poter salvare almeno qualcuno dei Physeter macrocephalus, ma ci si è subito resi conti che le condizioni del mare ed il loro peso rendevano le cose particolarmente difficili. I numerosi volontari, i ricercatori e le centinaia di cittadini e pescatori accorsi sul posto nella speranza di poter salvare i meravigliosi giganti del mare hanno aspettato invano l'arrivo degli esperti ministeriali. In realtà sono arrivati i volontari del Centro Studi Cetacei. Purtroppo però la loro competenza e la loro dedizione non sono stati sufficienti per salvare i capodogli, perché una cosa che si è scoperta proprio in quelle ore è che il Ministero dell'Ambiente non ha un vero e proprio protocollo per questo tipo di situazioni, quindi non c'erano i mezzi per poter affrontare le varie necessità di questi animali e del personale che stava provvedendo a loro.
Ci auguriamo che questa tragedia serva a mobilitare il Ministero perché si doti al più presto di una Task Force di rapido intervento, per poter risolvere con la dovuto tempestività le possibile emergenze che speriamo siano poco frequenti.
Ultimo problema ma non meno grave è stato quello dello smaltimento dei cadaveri,che è arrivato a soluzione questa mattina in Prefettura. La soluzione auspicata sarà quella di portare i corpi dei giganti in una cava dismessa a 2 km di distanza da Cagnano Varano, dopo averla messa in sicurezza si provvederà alla sepoltura. Per poter far scarnificare i cadaveri così da donare i loro scheletri ai vari musei che ne faranno richiesta, compreso il futuro Museo del Mare di Manfredonia.
Dovuti sono i ringraziamenti a tutte le persone che hanno cercato di dare una mano per far fronte a questo drammatico avvenimento, ed in particolar modo alle Istituzioni locali ed alla Capitaneria di Porto di Vieste che gentilmente ci ha concesso le foto.
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