Si è svolto il 26 Febbraio 2010 il Meeting sul delfino Filippo dal titolo “Il delfino Filippo…l’amico venuto dal mare” organizzato dai "LIONS Club" distretto AB "Apulia" e dal "Centro di Cultura del Mare” di Manfredonia. Hanno partecipato il Prof. Simone, Dott.ssa Pepe, Prof. Zizzo.Dopo il benvenuto e una breve introduzione dell’Ing. Salvatore Guglielmi sono seguiti i saluti del Presidente dell'Associazione Lions Club di Manfredonia, Salvatore Gentile. Moder
atore del meeting il Presidente del Centro di Cultura del Mare, Dr. Renato Sammarco, il quale racconta della nascita del progetto associativo dal 2007, avente come finalità anche quella di far nascere un museo del mare a Manfredonia. L’associazione ha già organizzato 4 convegni, scopo degli incontri è quello di conoscere, approfondire e fare ricerca, ma soprattutto per far accrescere la giusta educazione per i nostri figli in modo di farli crescere in un mondo migliore, anche per questo è in programma un concorso “Per disegnare il
Futuro”. La giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Marisa Ingrosso, ci ricorda che spesso il mare è alla ribalta per notizie cattive come il delfinicidio di Filippo ed i capodogli spiaggiati: "La tutela del mare è la nostra ricchezza, anche se a volte lo dimentichiamo; il mare ci è dato in prestito!". In linea con questo discorso è il Presidente del Parco del Gargano Giandiego Gatta, il quale sottolinea l’importanza della biodiversità che caratterizza il territorio garganico, di qui l’importanza del Parco e della creazione del Museo del Mare. 
Entriamo nel pieno del meeting con il Prof. Giovanni Simone (Vice presidente del Centro Cultura del Mare) il quale parte con i buoni programmi degli Avv. Fatone e D’Onofrio, che per quanto lodevoli restano sulla carta dal 1987, di qui la necessità di valorizzare i beni di una città di mare, ma “non marinara”. Il prof. Simone fa quindi partire delle slide sul delfino Filippo, un delfino solitario e socievole al punto da scegliere l’amicizia con la nostra città dal lontano 1997. Primi avvis
tatori? I sub ed i pescatori sipontini.Come si riconoscono i delfini? Dalla pinna dorsale che è per loro una vera e propria “impronta digitale”. “Un’identità surreale la si può attribuire a Re Manfredi reincarnatosi nel Delfino Filippo, eh sì, alcune leggende vogliono che degli uomini siano tramutati in delfini”.
Lasciamo il fantastico per avvicinarsi al reale con un codice comportamentale, che vuole per uomini e delfini una distanza di sicurezza, presentato dal Dott.Vincenzo Brunella, perché prevalga l’
amore e non il protagonismo nel rapporto con la natura. Di solito gli uomini sono affetti dalla "Sindrome del trofeo", che si manifesta con incontri ravvicinati e fotografati di animali selvatici, mettendo in pericolo sia loro stessi che l'ecosistema dei poveri sventurati che gli capitano a tiro. Per questo nell’estate del 1998 Giovanna Barbieri studiò il comportamento del delfino Filippo, preparando norme di comportamento, anche per disciplinare gli avvicinamenti. Alcuni avvicinamenti si son resi necessari per medicare alcune ferite da elica, che Filippo ha riportato, per l’incauta condotta di qualche natante, infatti una buona
norma vuole che i natanti abbiano una rotta parallela a quella dei cetacei. Comunque son stati in tanti ad occuparsi di Filippo, dai sipontini più sensibili a varie università, dalla Facoltà di Biologia Ambientale di Siena, alla Federico II di Napoli. Alcuni studenti ne hanno addirittura prodotto delle tesi di laurea. Anche i più piccoli son stati attratti dal delfino Filippo realizzando dei disegni che lo rappresentano. Il nostro delfino era diventato una star della TV, infatti tante sono state le trasmissioni
televisive, che lo hanno ripreso nel nostro splendido golfo, dal “Pianeta delle Meraviglie” di Licia Colò a “Linea Blu” di Donatella Bianchi. Filippo si lasciava avvicinare con giocosità e senza stress, facendo un caso di studio mondiale per questo comportamento speciale. Purtroppo, il 6 Agosto 2004, lo stesso comportamento socievole, che lo fece divenire il beniamino della città, è stata una concausa della fine di quella che poteva essere una favola a lieto fine, che invece è terminata con un esplosione
marina determinata da una bomba, probabile causa del decesso, a tutt’oggi ancora sconosciuti i criminali che hanno messo in atto questo scempio. Comunque noi lo ricorderemo con quella immensa vitalità, che ha riempito la nostra città. Il Delfino Filippo non è stato dimenticato, a ricordarcelo è il meeting di oggi ed i vari eventi legati al suo nome: dal memoriale di scacchi, alla premiazione a Roma “Le chiavi del sorriso della fondazione CESAR”, senza parlare della volontà di allocare nel promosso museo del mare di Manfredonia una teca che contenga i resti di Fi
lippo, museo da arricchire pure con centinaia di conchiglie, e varie reperti recuperati dalle acque del mare. Da oggi, quando raccogliamo una conchiglia sulla spiaggia, osserviamo il mare e ricordiamoci di questo amico eccezionale, Filippo, “Ambasciatore del Mare Sipontino”. Il meeting è proseguito e concluso con l’intervento di altri relatori tra cuoi prof. Nicola Zizzo, Docente di Patologia Generale dell’Università di Bari, e con un proficuo dibattito con il pubblico presente.






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