
Ieri, i finanzieri hanno sbloccato i macchinari, ora l'azienda, volendo potrebbe ritornare a produrre, resta sotto sequestro, solo una parte in amministrazione.
Ora il problema è un altro, ricordiamo che prima del sequestro, i lavoratori erano in continuo stato di agitazione.
Primo, dopo varie lotte, i dipendenti, avanzavano dall'azienda diverse mensilità di retribuzione, ed a oggi, devono riscuotere ancora gli stipendi di Dicembre, Gennaio e Marzo, che si è appena concluso.
Secondo, l'azienda da tempo versa in un continuo stato di crisi, tanto che prima del sequestro, la produzione era ferma e parte dei lavoratori posti in cassa integrazione ed erano in procinto di una fermata collettiva.

Si cerca di trovare una soluzione, i sindacati, CGIL, CISL, insieme ai lavoratori, sono in costante contatto con l'azienda per trovare un punto di incontro.
Speriamo bene, nonostante il reato di truffa, ci auguriamo che l'azienda possa andare avanti e salvaguardare questi posti di lavoro.
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