Si è tenuto ieri mattina il passaggio di consegne tra il Sindaco uscente Paolo Campo ed il nuovo primo cittadino di Manfredonia, Angelo Riccardi.
La cerimonia si è svolta in Municipio nella stanza del Sindaco con la firma dei verbali della consistenza di cassa ad opera del vicedirettore della Banca Popolare di Milano in qualità di tesoriere, del responsabile comunale del Servizio Finanziario, Francesco Zoccano e del Collegio dei Revisori dei conti, Raffaele Ognissanti, Giovanni Gelsomino e Franco Mele e del segretario comunale, Pietro La Torre.
Paolo Campo, dopo i suoi dieci anni di mandato amministrativo, si è congratulato con Riccardi, diciannovesimo sindaco della città di Manfredonia, esprimendogli il proprio augurio per un proficuo impegno a servizio della collettività.
Dal canto suo, il neo sindaco ha ribadito gli impegni assunti nel corso della campagna elettorale a cominciare da quelli inerenti all’ordine e alla sicurezza della città e alla razionalizzazione della macchina amministrativa.
Riccardi ha poi posto l’accento sulla necessità di comporre in tempi rapidi il nuovo esecutivo dichiarando che la squadra di governo sarà pronta “nel giro di dieci giorni”. A tal proposito ha incontrato nelle ultime ore i rappresentanti di tutti i partiti di Manfredonia Viva, la coalizione che lo ha supportato durante le amministrative del 28 e 29 marzo, elezioni da cui è uscito vincitore con un suffragio che è andato al di là di ogni più ottimistica previsione.
Attorno al tavolo, per discutere del futuro prossimo amministrativo con il Sindaco Riccardi, i segretari della coalizione: Dino Imperatore (PD), Matteo Palumbo (Riccardi X Manfredonia), Pino Delle Noci (Italia dei Valori), Giuseppe Dicembrino (UdC), Nino La Forgia (Riviera Sud nel Cuore), Giuseppe Calò (PCI), Lino Scuro (Cristiani Uniti), Michele Lauriola (Partito della Rifondazione Comunista), Lilino Brigida (PSI) e Pietro Frattaruolo (Sinistra Ecologia e Libertà).
Ufficio Stampa Angelo Riccardi
1 commenti:
Anche se Berlusconi era il suo candidato avversario, avrebbe perso, e vinto cmq Riccardi!
A Manfredonia non si vota, per degli ideali o alla persona, ma per giochi di favoritismi, promesse, voti di scambio, posti di lavoro, subdoli aiuti, servizi o cose che ti spettano di diritto, che sotto le elezioni guarda caso accelerano le procedure, ormai il complotto è cosi grande, che ogni famiglia ha la sua posta in gioco, e se si scoprono gli altarini (nel caso in cui va una persona onesta al palazzo) allora poi sono c...i di tutti!!
Il paese è marcio fino al collo!
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