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mercoledì 19 maggio 2010

Manfredonia Calcio: Uno sforzo in più per salvare la società

La crisi societaria del Manfredonia Calcio non ha lasciato impassibili, negli scorsi giorni, le varie componenti interessate più o meno direttamente alle sorti del sodalizio di via Maddalena.

Alle migliori intenzioni del Primo Cittadino sipontino stanno seguendo i fatti, proprio come gli era stato chiesto accoratamente in un incontro svoltosi a Palazzo San Domenico ed al quale avevano preso parte il presidente dimissionario della S.S. Manfredonia Calcio ed una componente del tifo manfredoniano.
Il Sindaco Angelo Riccardi, in quella sede, aveva garantito il suo interessamento e vi ha dato seguito con una missiva indirizzata a numerosi rappresentanti dell’imprenditoria locale, e non solo, scritta con la passione innegabile che ha nutrito ed ancora fortemente alimenta per i colori biancocelesti.

Nella stessa illustra brevemente quella che fu la molla che mosse ed unì il precedente sodalizio sipontino, con il ruolo determinante svolto dalla sua stessa persona nelle vesti di Assessore alle Opere Pubbliche, esaltando l’originalità del modello gestionale proposto sotto il nome di “Progetto Manfredonia”, e le sue peculiarità più innovative che lo proposero all’interesse dei media nazionali quale modello da imitare.
Un interesse che ha sicuramente giovato all’intero territorio sipontino ed alla sua coesa comunità, un’ascesa inesorabile e costante dal dilettantismo della Serie D al professionismo della Lega Pro che ha decretato la vittoria di una intera città, ed in modo particolare dell’imprenditoria locale che abbracciò con entusiasmo tale progetto vincente divenendone da subito il fulcro principale.

E’ struggente, oltre che profonda, la riflessione con cui si attesta, da parte del Sindaco Angelo Riccardi, la necessità di intervenire rapidamente per scongiurare l’ipotesi concreta che tutti questi anni di gioie, di soddisfazioni impagabili, ma anche di sacrifici, vengano resi vani al cospetto di quella che sembra un’indifferenza piuttosto diffusa nei riguardi e della squadra di calcio sipontina e del processo di crescita civile di cui può godere di riflesso la nostra stessa comunità.
L’indolenza dei più nel voler affrontare, e risolvere, una problematica che trascende dal mero ambito sportivo richiede un’enorme dose di responsabilità ed un grosso sforzo da parte del Primo Cittadino, ma è altresì vero che non può esserci ostacolo dinanzi alla determinazione di chi conosce quale è la strada da seguire per tornare a proporre un modello unico e perfetto in ogni suo meccanismo gestionale.

Ora la palla, restando al gergo dello sport pedatorio, passa ad una classe imprenditoriale sempre attenta all’ambito in cui opera. Con un piccolo sforzo economico allargato ai rappresentanti i vari settori dell’economia locale e, quindi, maggiormente partecipato si potrà guadagnare la gratitudine degli sportivi, e di tutti i sipontini, che tengono al buon nome della propria Città e che ne potranno continuare ad esaltare le gesta anche nell’ambito calcistico, ed al contempo garantirà la continuazione della crescita sociale di un territorio che non può permettersi di lasciarsi sfuggire una tale occasione.

Matteo Fidanza - Ufficio Stampa S.S. Manfredonia Calcio

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Già vi siete fregati 150.000 euro l'anno scorso dal comune non ricordandomi con quale scusa il comune riusci a darli, ora basta!
Non può pagare sempre pantalone per una vostra mala gestione....

Anonimo ha detto...

Sono convinto che questa volta si ripartirà dai dilettanti perchè nessuno vuole farsi rubare i soldi ancora dai portaquaglie del manfredonia.In passato i capitali sono stati messi dall'imprenditoria locale e finiti nelle tasche dei soggetti loschi che gravitano intorno al manfredonia ora nessuno vuol dare i soldi è molto meglio investirli in altro magari per dare lavoro.

Anonimo ha detto...

Chiedono soldi agli imprenditori..e questi se danno
i soldi lo fanno per amore della squadra? Ma fatemi
il favore...

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere chi e in quale misura verserà i soldi
per salvare il Manfredonia. Grazie.
P.S. no al calcio sporco di cemento

Anonimo ha detto...

manfredonia: una città fondata sull'invidia.
cari denigratori dovrete di nuovo rosicare, come avete fatto nel momento storico più bello del nostro manfredonia ("nostro" perchè il manfredonia è di chi lo ama e non di questo o quel presidente).
gli stessi che ora si lamentano nel giro di qualche mese si metteranno in fila per chiedere, e non ricevere (altrimenti non avevano tutto questo risentimento), l'ingresso gratuito.

Anonimo ha detto...

Manfredonia è una città fondata sull'invidia e sul cemento.

Anonimo ha detto...

ma la dignità di quest'uomo dov'è?
Sindaco Riccardi ma non si vergogna per niente nel chiedere ancora soldi per fare i vostri loschi affari?
NOI CHIEDIAMO LAVORO E TU PENSI SOLO AL CALCIO
vergoganti!

Anonimo ha detto...

per quello qui sopra:
e la tua dignità dove è finita? il lavoro non si chiede. aspetta e spera che poi scende l'aiuto della divina provvidenza.
il lavoro si cerca. muovi le orecchie e rimboccati le maniche.
il calcio è patrimonio della cultura sipontina. il calcio muove soldi, e questo non perchè è una nostra esclusiva prerogativa ma perchè in italia è così.
anche per te vale il detto di sopra: città fondata sull'invidia.

Giulio Lupi ha detto...

Il sindaco ha ben altro a cui pensare che al calcio.
Come ad esempio reperire l'evasione fiscale che a Manfredonia è notevolissima(il 3o% andrebbe nelle casse comunali)procurare i posti di lavoro promessi in campagna elettorale, tagliare finanzimenti superflui tipo calcio e manifestazioni tipo carnevale ecc., eliminare gli sprechi in generale nel ambito del comune. Infine ad un calcio professionistico finanziato da politici e venditori di cemento, è preferibile uno dilettantisticoe purchè genuino e non sporco.

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