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martedì 22 giugno 2010

Terremoto Abruzzo: Anche Manfredonia contribuisce inaugurando un nuovo punto-vendita

Dopo il terremoto che devastò L’Aquila il 6 aprile del 2009, la città di Manfredonia si attivò immediatamente per aiutare la popolazione abruzzese a fronteggiare l’emergenza.
I dipendenti comunali vollero devolvere alla causa il compenso di una giornata lavorativa, da sottrarre allo stipendio, e questo gesto fu l’input per organizzare una raccolta fondi che coinvolgesse l’intera città, puntando alla realizzazione di un progetto o all’acquisto di un bene per le zone d’Abruzzo colpite dal sisma.
Fu così che nacque ‘Manfredonia per l'Abruzzo’, un coordinamento cittadino a cui aderirono i rappresentanti dei dipendenti comunali, gli amministratori comunali, il Comune di Manfredonia, l’associazione di protezione civile Paser ‘Ferdinando Imhoff’, il gruppo Scout AGESCI di Manfredonia, le associazioni di volontariato ‘SS. Redentore’, Anteas, Avi, Aido e Ual, l’Accademia Internazionale di Musica ‘Re Manfredi’, la fondazione ‘Karol’, l’Ipab Anna Rizzi, il sindacato Spi Cgil di Manfredonia, insieme alle scuole e alle parrocchie della città.

Il Comune di Manfredonia, nell’occasione, istituì un conto corrente presso la Banca Prossima del Gruppo Intesa Sanpaolo, dedicata esclusivamente alle organizzazioni no-profit.
Su quel conto i cittadini di Manfredonia versarono circa 30mila euro. A quel punto bisognava decidere l’intervento da mettere in cantiere.
Tra le tante realtà che richiedevano ausilio, si optò per Sant’Eusanio Forconese, in provincia dell’Aquila: c’è un legame tra Manfredonia e il piccolo comune abruzzese situato alle pendici del Monte Cerro, un legame che risale al III secolo d.C. e che ci parla di un martire sipontino, Sant’Eusanio, appunto.
Vescovo di Siponto, Eusanio lasciò la sua terra per evangelizzare le popolazioni del Sannio, e si fermò nel territorio dell’odierna cittadina di Sant’Eusanio Forconese, dove morì in seguito alle torture di un potente del posto. Le sue spoglie sono conservate nella cripta della chiesa di Sant’Eusanio Forconese.

Per decidere il tipo di intervento da realizzare per il piccolo comune abruzzese, una delegazione di tecnici di Manfredonia si recò sul posto per parlarne con il sindaco e il parroco: dall’incontro emerse l’esigenza primaria per la comunità di Sant’Eusanio Forconese di poter ricostruire al più presto un punto-vendita di generi alimentari, in quanto l’unico esistente era andato distrutto nel sisma.
Con l’aiuto della coop. Mucafer, che contribuì con 15mila euro, fu donato un prefabbricato, poi adeguatamente arredato e attrezzato a rivendita alimentare.
Oggi quello spaccio costituisce un importante centro di aggregazione sociale, dove la gente si incontra, chiacchiera, si scambia opinioni. Un piccolo passo verso la riconquista della normalità.
Nel mese di luglio il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, insieme a una delegazione del coordinamento cittadino, si recherà a Sant’Eusanio Forconese per inaugurare il punto vendita.

Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia

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