Contratto d'Area: Zadra, si riprende a lavorare, ma escono solo vetri per la stazione Tiburtina

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Dopo lo sciopero di ieri, proclamato ad oltranza, dai lavoratori della Zadra Vetri, e dalla Femca Cisl, capeggiati dal segretario di categoria Egidio Ondretti, come anticipato nel nostro precedente post, qualcosa si è mosso e forse c'è ancora qualche spiraglio per gli 80 lavoratori dello stabilimento sipontino.

Da questa mattina infatti si è tornati a lavorare, dopo le rassicurazioni avute ieri sera sul tardi, in un colloquio avuto con il sindaco, Angelo Riccardi, con i sindacati, questa volta anche la CGIL, e alcuni rappresentanti dei lavoratori.

Sembrerebbe che l'azienda in grosse difficoltà economiche, si troverebbe davanti a tre possibilità per proseguire l'attività, non solo nello stabilimento di Manfredonia, la prima chiudere il vecchio stabilimento di Belluno e proseguire solo con Manfredonia, la seconda chiudere Manfredonia e spostare tutto al nord e la terza la più catastrofica, fallire nuovamente e chiudere tutti gli stabilimenti definitivamente.

Alternative, che se dipendessero da noi, sceglieremmo quella più campanilistica, ma che come esposto dallo stesso sindaco, non sono di facile soluzione, tanto che dopo lo sciopero, è stato convocando un consiglio urgente di amministrazione tra i vertici aziendali.

Nel frattempo, l'azienda ha chiesto la ripresa della produzione, per importanti scadenze, lavoratori e i sindacati hanno accettato, a patto che da Manfredonia non partisse nessun camion del materiale appena prodotto.

Invece, quello che ieri sera sembrava cosa fatta, oggi i patti sembrano già venuti meno, questa mattina con insistenza, si è cercato di far uscire parte dei vetri appena prodotti.

Di conseguenza i lavoratori, a cui sta a cuore, lo stabilimento e la continuazione della loro attività lavorativa a Manfredonia, tornati in assemblea con i sindacati, dimostrando un grande senso di responsabilità, hanno accettato l'ennesimo sacrificio chiesto dalla Zadra, di far uscire dallo stabilimento, solo i vetri che si stanno producendo per la stazione Tiburtina, di imminente inaugurazione a Roma, con la presenza del Capo dello Stato, che altrimenti non si sarebbe potuta completare.
Accordo "rifatto" dunque con l'azienda, in vista dell'incontro che si terrà il 2 Novembre con i vertici aziendali.

Una cosa è certa, ieri davanti i cancelli, si erano ritrovati pacificamente, tutti i lavoratori, senza distinzione di ruoli o sindacati, per bloccare la produzione ed evitare che si facesse piazza pulita dei magazzini, o si finissero di lavorare tutte le commesse importanti, un percorso condiviso da tutti, proprio per la rilevanza del problema, in cui tutti sperano in una soluzione...
Possibile che non riusciamo a trattenere un azienda nel nostro territorio?