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Ieri, presso la Prefettura di Foggia, si è tenuto il previsto incontro tra il Prefetto dott. Antonio Nunziante, la Direzione dell’ASL di Foggia rappresentata dal Direttore generale dott. Ruggiero Castrignanò, il Direttore sanitario dott. Leonardo Trivisano, il Direttore amministrativo dott. Nicola Ciccarelli, oltre ai sindaci di Cerignola, Lucera, Manfredonia, San Severo.
La riunione, proposta dal Sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, per affrontare l’emergenza sanitaria che si profila nella nostra provincia a causa della mancata stabilizzazione del personale ospedaliero medico e paramedico, è stata resa possibile per iniziativa del Prefetto di Foggia che, sempre sensibile ai temi sociali, ha svolto un ruolo importante nel sollecitare le parti per la ricerca di una soluzione realistica, tale da scongiurare l’interruzione di un servizio essenziale quale è quello ospedaliero.
Nel merito della questione, il Direttore generale dell’ASL di Foggia dott. Ruggiero Castrignanò ha affermato che, in base alle norme vigenti, non può prorogare i contratti a tempo determinato del personale medico e paramedico.
Non vi sono leggi che lo consentono ma al contrario vi sono norme che lo impediscono.
Dopo approfondita discussione, la Direzione generale dell’ASL ha convenuto di dover assicurare la riorganizzazione dei livelli minimi di assistenza che, nel caso dell’Ospedale San Camillo De Lellis di Manfredonia, si concretizzano nel fatto che sarà potenziato il reparto di Pediatria e sarà riaperto il reparto Ostetricia e Ginecologia.
A tale proposito è opportuno considerare che tale reparto ha una ragion d’essere se le cittadine residenti a Manfredonia utilizzano detta struttura e non vanno in altre città a partorire com’è avvenuto negli ultimi anni in cui si registra una media di oltre 200 cittadini di Manfredonia nati altrove.
La U.O.C. Ortopedia resta sospesa fino a quando il personale non sarà stabilizzato, così come da tutti auspicato.
Il risultato raggiunto, se da un lato non corrisponde alle aspettative attese, dall’altro rappresenta un passo avanti nella soluzione di una questione importantissima per il benessere della nostra comunità.
Ufficio Stampa e Comunicazione
Comune di Manfredonia
17 commenti:
Suggerisco a tanti amici miei che hanno fatto nascere i propri figli in giro per la provincia di essere un po più campanilisti la prossima volta............;-)
KE BELLA NOTIZIA!!!!!!ORA SIG. SINDACO LEI KE PRENDE A CUORE OGNI PROBLEMA DELLA NOSTRA CITTA',POTREBBE DAR VOCE E SOSTEGNO AGLI 80 OPERAI KE DA IERI SCIOPERANO,X IL LORO POSTO DI LAVORO ALLA ZADRA VETRO?!GRAZIE!!!!!!
le mie preghiere allora non sono state vane...THANKS GOD!
Scusate ma io personalmente non vado a partorire in un ospedale che non assicura la massima efficienza e non da garanzie sull'assistenza del nascituro e di me mamma nell'eventualità di problemi..Dovete dare più assistenza!!
E' come un canegattorsomaiale che si morde la coda. Se non si partorisce l'ospedale perde in natività. Quindi come fa a potenziare un servizio che non è sfruttato a pieno??
Venite a partorire a Cerignola!!
Non so perche tanta gente vada a partorire fuori Manfredonia con parti negativi, che mettono a rischio la donna, vi vorrei vedere correre a s giovanni con un parto aperto. Salviamo la vita dei nostri figli e del reparto
Se il servizio è migliore poi vedi come si partorisce a Manfredonia!!Perchè devo rischiare la vita di mio figlio non capisco..lo stesso se ho un problema mi mandano fuori..meglio stare già sul posto..
Mio figlio deve partorire a Manfredonia non voglio conseguenze di parto a s.giovanni
""... tale reparto ha ragion d'essere se le cittadine residenti a Manfredonia utilizzano detta struttura e non vanno in altre città a partorire...", ma vi siete chiesti perché tante cittadine vanno a partorire altrove? Più che la struttura andrebbe tenuto sotto controllo il personale (con le dovute pochissime eccezioni)!"
Ci vogliono SOPRATTUTTO BUONI MEDICI!Ostetricia cominciò a rifunzionare quando c'era un buon medico!Ortopedia,da oltre trentanni e lo sapevano tutti,VERTICI compresi,non funzionava bene ...non faccio nomi,altrimenti rischio una denuncia!Non si può affidare un reparto a CAPI solo perchè del posto.Bisogna affidarsi a mani scrupolose ed esperte.L'OSPEDALE,pubblico o oreligioso(Vedi S.Giovanni!)se assume personale incapace,se ne va a fondo ed invertire la rotta,non sempre è facile.MI RIPETO:TUTTI,DICO TUTTI,SAPEVANO COME ANDAVANO LE COSE!Provvedete,se ne avete il coraggio!Mandate,i cosiddetti VINCITORI di CONCORSI!,a fare in C...,e vedrete che le cose cambieranno.
@ le signore che temono il parto a Manfredonia.
Non ho trovato nulla di strano o di apocalittico nei tre parti affrontati nell'ospedale di Manfredonia. Il personale medico e paramedico mi è sembrato assolutamente all'altezza della situazione.
Nè tantomeno ricordo di puerpere morte di parto negli ultimi 30 anni.
Conosciamo tutti l'importanza di CSS di S. Giovanni Rot;ma vi posso assicurare che di "capre" di bianco vestite ve ne sono anche là: se fosse capitato a Manfredonia un parto "di piedi" o punti post parto messi ad capocchiam, come è successo a qualche mia amica, si sarebbe scatenato il finimondo.
Per carità, ognuno è libero di fare come crede però non lamentiamoci se, giustamente, ci tolgono qualcosa di cui non se ne sente la necessità.
Una volta, non si facevano tante storie:la clinica S. Maria Maggiore, ad esempio, non credo avesse tutte queste grandi comodità e attrezzature; oggi penso ci sia molto "velinismo" nelle scelte (ouzz a manbredonje da parturì?)più che reale timore di quello che potrebbe malauguratamente accadere.
smettetela di dire che il reparto di ostetricia non è idoneo io ho fatto nascere 3 figli e mi sono trovata non bene , benissimo,è l'ignoranza della gente che regna sovrana
Caro signor, prima di dare dell'ignorante alla gente dovrebbe pensarci un po', io parlo con cognizione di causa. Non è mia abitudine commentare articoli tanto per,ma questa volta mi sono sentita chiamata in causa. Anch'io volevo come tante che tutti miei figli avessero sul certificato di nascita la dicitura nato a Manfredonia, come i miei primi due, ma quando ti scontri con la superficialità di molti dottori non puoi fare altro che cercarne altri che almeno facciano tutto il possibile per far nascere tuo figlio. Io non dico che il reparto debba chiudere, ma che venga chiamato a lavorarci gente che non faccia questo lavoro solo per il vile denaro. Mi creda signor anch'io prima di scontrarmi con quello che mi è successo pensavo di potermi affidare a mani sicure qui a Manfredonia.
Forse alcune persone non leggono bene i commenti a cui rispondono. Io non ho mai detto che si debba chiudere il reparto, sarebbe un notevole passo indietro per la nostra città, non voglio che coloro che svolgono bene il proprio lavoro (ribadisco pochi, secondo me) perdano il posto, vorrei solo che ci fosse la certezza che chi ti segue durante la gravidanza e il parto sia gente competente, e che nella nostra epoca, con tutti gli strumenti che sono a disposizione e con tutte la conoscenze che si presume ci siano, non si verifichino più " situazioni " come quelle che ho dovuto affrontare io per la superficialità di alcuni
anch'io ho partorito a manfredonia,e il mio parto è stato molto pericoloso e i dottori 2 più ostetrica e tre infermiere non mi hanno abbandonata neanche un secondo ,anche nei giorni successivi,....... poi è anche vero che molti preferiscono andare fuori perchè a manfredonia assolutamente no,................io ho sempre pensato che se ti deve andare male ti va male ovunque,........a parte tutto ognuno va dove vuole ,ma non si può chiudere una struttura così grande........
LO SO CHE SONO IN RITARDO CON LE RISPOSTE,MA COMUNQUE DO IL MIO CONTRIBUTO.ANCHE IO HO PARTORITO 3 VOLTE A MANFREDONIA,SENTENDOMI VERAMENTE A CASA,IN MANI FIDATE,E CON MEDICI,INFERMIERI,OSTETRICHE E CHI PIU' NE HA PIU' NE METTA,CON UN'UMANITA' INCREDIBILE.MI DISPIACE MOLTO CHE ABBIANO CHIUSO IL REPARTO,E SPERO SI RENDANO CONTO DELL'ERRORE CHE HANNO COMMESSO,E POSSANO RIAPRIRLO,LO TESTIMONIA LA STORIA DELLA DONNA DI VIESTE CHE HA PARTORITO LI,E NON SAREBBE ARRIVATA NE' A FOGGIA,NE' A SAN GIOVANNI ROTONDO.
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