Monte Spigno è uno dei luoghi più suggestivi e poco frequentati del Parco nazionale del Gargano, un ambiente abbastanza integro con una enorme distesa di faggi vetusti con tronchi dritti e lunghissimi, che sembrano quasi toccare il cielo.
L'escursione su Monte Spigno, svoltasi il 20 novembre 2011, si presentava nel culmine di tutti i suoi colori autunnali, che pian piano lasciano spazio al muschio verde che già inizia a ricoprire la base dei tronchi e pietre.
Il percorso lungo 3,5 Km, con un dislivello di 150mt, è stato davvero facile, una bella passeggiata, accompagnata lungo tutto il tragitto da foglie che cadevano con la minima brezza di vento come fiocchi di neve , strisce di sole che si tagliavano tra i fusti e le chiome degli alberi che si iniziavano a spogliarsi della loro chioma per prepararsi al riposo invernale.
L'escursione su Monte Spigno, svoltasi il 20 novembre 2011, si presentava nel culmine di tutti i suoi colori autunnali, che pian piano lasciano spazio al muschio verde che già inizia a ricoprire la base dei tronchi e pietre.
Il percorso lungo 3,5 Km, con un dislivello di 150mt, è stato davvero facile, una bella passeggiata, accompagnata lungo tutto il tragitto da foglie che cadevano con la minima brezza di vento come fiocchi di neve , strisce di sole che si tagliavano tra i fusti e le chiome degli alberi che si iniziavano a spogliarsi della loro chioma per prepararsi al riposo invernale.
Durante l'escursione l'amico Ventura, ci ha mostrato come anche nel bosco di Monte Spigno ci sono segni che testimoniano la presenza del Picchio, infatti abbiamo trovato dei fori su vecchi tronchi di alberi marcescenti creati dai picchi per la nidificazione, non solo anche dei fori "prova" che servono per tenere in allenamento questa loro operosità.
La passeggiata purtroppo, come spesse altre volte è accaduto, è stata interrotta per qualche minuto dalla folle corsa e dal rumore roboante delle moto da cross, guidati da giovani ragazzi, che spesso si esercitano all'interno dei percorsi come se fossero dei circuiti di fomula uno, recando disturbo non solo a chi li incontra ma anche alla fauna selvatica presente, non comprendendo che tali atteggiamenti possono compromettere situazioni particolari, in contesti delicati quali possono essere il periodo degli amori o durante la nidificazione.
Arrivati quasi in cima, troviamo una caserma forestale (restaurata da poco, ma depredata di tutto ed abbandonata), dove abbiamo fatto una sosta eno-gastronomica accompagnata da un buon vino e diversi tipi di dolci, torte e rustici preparati e offerti dalle signore che ci accompagnano.
Superando la caserma, l'ambiente inizia a cambiare caratterizzandosi da vasti tratti di roccia che affiorano dalla terra, per poi arrivare in un punto panoramico, dove si riusciva ad intravedere la cima di Monte Calvo e nelle giornate più nitide anche le vette del gran Sasso.
Dopo la sosta ed un abbondante rifocillamento, nel pomeriggio ci siamo incamminati verso il rientro, dove la luce del sole al tramonto caratterizzava ed esaltava ancor di più l'ambiente e i colori autunnali circostanti.
Ringraziamo la nostra Guida Ventura Talamo, e Matteo Prencipe fotografo ufficiale di quest'ultima escursione.
Ricordiamo che la prossima escursione, è prevista il 18 Dicembre 2011, nella Valle dell'Inferno
1 commenti:
Bella iniziativa.
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