Si è svolta lunedì 5 dicembre nella sala di Palazzo Celestini l'Assemblea pubblica promossa dall'Amministrazione Comunale di Manfredonia, su sollecitazione e di concerto con le Associazioni locali, per realizzare una adeguata azione informativa sui temi dell'emergenza sanitaria e valutare le iniziative idonee a difendere il diritto alla salute dei cittadini e le strutture ospedaliere del territorio, alla luce ed in conseguenza delle ripercussioni determinate dalla recente Pianificazione regionale in materia sanitaria e dalle relative restrizioni finanziarie operate dal governo nazionale che rischiano di penalizzare pesantemente ed in modo irreversibile i servizi territoriali e le comunità locali.
L'Assemblea ha registrato la forte e motivata partecipazione di cittadini e il significativo contributo di analisi e proposte di rappresentanti del Parlamento, Consiglieri regionali, Consiglieri provinciali, Sindaci e Consiglieri comunali delle città di Manfredonia, Monte Sant'Angelo, Mattinata, Zapponeta, rappresentanti dei Partiti politici, delle Associazioni, delle Organizzazioni sindacali, delle Imprese, degli Ordini professionali e degli Operatori del settore sanitario ed ospedaliero.
Al termine di un ampio ed approfondito confronto, l'Assemblea ha unanimemente deciso di far seguire l'iniziativa odierna da ulteriori azioni rivendicative e propositive, esercitate nel solco delle indicazioni e delle decisioni delle Istituzioni locali.
In particolare l'Assemblea considera necessario:
- Continuare nella mobilitazione con il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini, chiedendo alla Regione di revocare il declassamento e di garantire la sopravvivenza dell’Ospedale “San Camillo” come struttura intermedia. L'Assemblea impegna anche i rappresentanti locali eletti alla Regione e al Parlamento, nonché i segretari cittadini e provinciali delle forze politiche, a far valere con azioni determinanti nei consessi politici ed istituzionali di riferimento le ragioni e il diritto del nostro territorio a tutelare dignitosamente la salute della propria gente. Nessun reparto tra quelli attivati e di valenza prioritaria, come ostetricia e ginecologia, deve essere cancellato. Occorre invero adoperarsi affinché siano resi più efficienti e funzionali i servizi territoriali.
- Avviare una azione di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei medici (sia quelli di famiglia che ospedalieri) e del personale sanitario, per migliorare i servizi nei diversi aspetti. I medici in particolare sono soggetti fondamentali e protagonisti della sanità e devono contribuire in modo determinante a realizzare standard qualificati e affidabili nelle prestazioni assicurate ai cittadini.
- Promuovere quanto prima, ad iniziativa del Sindaco di Manfredonia e con la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e sociali oggi presenti, la CONFERENZA TERRITORIALE SULLA SANITA’, come momento e luogo stabile di monitoraggio e di elaborazione di interventi e attività per la tutela della salute dei cittadini.
- Sollecitare e sostenere, con una più appropriata azione della ASL, interventi e programmi di integrazione funzionale dell'organizzazione ospedaliera e dei servizi territoriali affinché, preservando il ruolo dei presidi ospedalieri nelle principali aree urbane della provincia, si possano conseguire risultati più positivi nei servizi sanitari di competenza, semplificando duplicazioni non necessarie, adottando modelli uniformi di funzionalità che possono determinare anche importanti risparmi, a partire dalle prestazioni delle analisi, evitando sprechi e privilegi, ecc.
- Attivarsi immediatamente per l'assunzione, nelle forme contrattuali consentite, del personale sanitario e medico indispensabile a garantire la funzionalità operativa dei reparti strategici che registrano decisive carenze di organici (vedi ortopedia, ostetricia e ginecologia, pediatria). Parimenti è necessario dare uno sbocco positivo, prima della scadenza contrattuale del prossimo 31 dicembre, alle posizioni lavorative di quanti prestano la loro attività con contratti a termine stipulati in precedenza.
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