
L’esecuzione degli odierni provvedimenti costituiscono un’appendice ovvero di uno stralcio di un altro procedimento penale per il quale, lo scorso Agosto, sempre il Commissariato di P.S. di Manfredonia, procedette all’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare in carcerenei confronti di PALUMBO Salvatore, di anni 30, nato e residente a Manfredonia (FG);DE CRISTOFARO Giuseppe, di anni 28, nato e residente a Manfredonia; STRAFEZZA Paolo, di anni 37, nato e residente a Cerignola e RICUCCI Matteo, di anni 30, nato a San Giovanni Rotondo e residente a Manfredonia responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché di estorsione continuata in concorso.

L’attività investigativa iniziava nell’Ottobre 2010 allorquando alcuni minorenni vennero trovati in possesso di un discreto quantitativo di hascisc che gli era stato ceduto proprio da DE CRISTOFARO Giuseppe detto Giuseppe CIUFA’, autore di una ben articolata attività di spaccio, realizzata utilizzando persone minorenni, incensurate e quindi difficilmente identificabili dalle Forze dell’Ordine.
Tra l’altro gli investigatori appuravano che DE CRISTOFARO Giuseppe, coadiuvato da un minorenne (indagato per tale motivo in altro procedimento penale), aveva minacciato un altro minore ed i suoi genitori per ottenere il prezzo della droga sequestrata dalla Polizia.
Le attività investigative dimostravano effettivamente una fiorente attività di spaccio con l’utilizzo di minorenni, sfociati in diversi sequestri di droga, arresti in flagranza e contestazioni per uso personale di stupefacente a carico di parecchi tossicodipendenti del luogo, alcuni dei quali appartenenti alla “Manfredonia bene”.

Il culmine si ebbe con l’arresto dello stesso DE CRISTOFARO Giuseppe, anch’egli resosi responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti che, dopo la decapitazione dei vertici del gruppo formato da suo fratello Antonio e PALUMBO Salvatore, si stava riorganizzando prendendo direttamente le redini, organizzando un rifornimento di cocaina ed hascisc per poter soddisfare le richieste del mercato sipontino della droga di un fine settimana, per lui risultato fatale.
Egli, infatti, venne arrestato dopo un lungo pedinamento fra Cerignola, ove si approvvigionava di droga, e Manfredonia, base operativa per il taglio ed il confezionamento.
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