ATTENZIONE!!! Problemi e malfunzionamenti con la TV Digitale Terrestre, per info e spiegazioni, Digitale Terrestre Manfredonia, cliccando qui!

lunedì 14 maggio 2012

Manfredonia: Usppi, residenza nei nuovi comparti? Ma se manca l'agibilità...

E' stata completata la procedura amministrativa per l'attribuzione della denominazione relativa alle vie dei nuovi comparti. 
In particolare, per i comparti CB3, CA4 e CA9, l'iter è giunto alla sua completa e piena definizione, mentre per i comparti CA1, CA2 e CA5 la procedura andrà a completarsi durante il corso di questo stesso mese.
"I soggetti interessati, i quali abiteranno i nuovi alloggi, potranno disporre della relativa residenza anagrafica in tale luogo - afferma il sindaco, Angelo Riccardi - e ciò eviterà a costoro di dover effettuare ulteriori variazioni concernenti l'esatta denominazione della propria via di appartenenza".
"E' questo un ulteriore passo avanti - conclude il Primo Cittadino – al riguardo di una tematica, quella dei comparti, che monitoriamo costantemente ed alla quale vogliamo continuare ad attribuire, accelerando tutte le pratiche connesse, la priorità necessaria perché i tanti giovani che stanno sostenendo sacrifici nell'acquisto della casa possano godere del diritto di poterci vivere presto e nelle migliori condizioni possibili".

Questa è la nota dell’Ufficio stampa e comunicazione del Comune Manfredonia datata 04/04/2012.
Dalla suddetta nota si evince che i soggetti interessati ad abitare nei nuovi alloggi dei comparti CB3, CA4 e CA9, potranno chiedere ed ottenere la residenza anagrafica .
Ebbene, la norma sul Regolamento anagrafico, ai commi 1 e 2 dell’art. 43 (Obblighi dei proprietari dei fabbricati) del D.P.R. 30 maggio 1989 n.223 recita:
1. Gli obblighi di cui all’art.42 (Numerazione civica) devono essere adempiuti non appena ultimata la costruzione del fabbricato.
2. A costruzione ultimata e comunque prima che il fabbricato possa essere occupato, il proprietario deve presentare al comune apposita domanda per ottenere sia indicazione del numero civico, sia il permesso di abitabilità se trattasi di fabbricato ad uso di abitazione, ovvero di agibilità se trattasi di fabbricato destinato ad altro uso.

Dall’analisi del c.2 del DPR 223/89 si evince chiaramente che prima di ottenere il numero civico è d’obbligo ottenere l’abitabilità, oggi agibilità.
Dal confronto del comunicato stampa con la norma emerge che, il cittadino che richiede la residenza in uno dei comparto CB3, CA4 e CA9 ove sono state attribuite le denominazioni delle vie deve aver preventivamente richiesto ed ottenuto il certificato di agibilità.
Pertanto, ai proprietari, e nel caso specifico ai residenti dei cennati comparti, graverebbero tutti gli oneri sui tributi prevista dalla legge, quali la TARSU, l’IMU, etc. etc.
Orbene, viste le attuali condizioni in cui vertono i comparti, ove le opere di urbanizzazioni risultano incomplete, la Segreteria Cittadina Usppi-Manfredonia pone la riflessione che appare difficile che al proprietario dell’immobile venga rilasciato il certificato di agibilità senza che queste siano completate.

Usppi-Manfredonia

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe possibile sapere o lecito,per cosa o cosa hanno fatto di grandioso i personaggi a cui sono state dedicate le strade dei comparti in questione e quelle relative alla Gozzini?Grazie.

Anonimo ha detto...

Ho letto,sul sito del Comune,le denominazioni dei nuovi comparti.A parte,che fu suggerito,di dedicare quelle strade,insistenti sul territorio della vecchia città di Siponto,ai Martiri Sipontini ed ai vescovi più rappresentativi dell'elenco,noto con piacere l'intitolazione di alcune strade a personaggi che hanno spinto,molti giovani e non ,ad appassionarsi di storia locale.Noto,anche,con disappunto la non intitolazione di una strada al compianto Nicola De Feudis,il quale con le sue ricerche storiche fotografiche,con la foga e la passione,tanto ha dato,a noi manfredoniani.A quando si rimedierà la dimenticanza?

Posta un commento

Censurare i commenti non fa parte della nostra politica, l'importante è mantenere un linguaggio pulito e consono, senza ledere e/o offendere la dignità altrui.