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venerdì 22 giugno 2012

Manfredonia: In spiaggia libera, ognuno fa quello che vuole, incurante degli altri, e i controlli?

Riceviamo questa lettera, inviata da una lettrice, Rita Grasso, su un problema annoso, che ogni estate si verifica presso la spiaggia libera di Manfredonia.
Dove ognuno si sente di fare quello che vuole, e incurante degli altri, gioca a pallone, e si sente padrone di quel pezzo di spiaggia, nonostante sia vietato da un ordinanza.
Ma tanto chi deve controllare non controlla...

Se, malauguratamente, per diversi motivi, una mamma, una nonna o chiunque altro cittadino o forestiere avvertisse la necessità di recarsi alla spiaggia libera di Manfredonia, specie in questi giorni di caluria, deve sapere che entra in una “zona franca” (regno della prepotenza).
Si possono organizzare perfino partite di calcio senza che nessuno debba o possa obiettare. 
Perfino quella nonna che ha visto la nipotina, scampata al terremoto e rifugiata nel paese natio dei genitori. 
La bimba è stata colpita da una violenta “pallonata” che per poco non gli crepava il timpano. 
E’ superfluo descrivere il fiume di lacrime della bimba malcapitata. E’ importante, invece, descrivere gli atteggiamenti degli autori di tale gesto. 
Alla reazione della nonna, della bimba malcapitata, sono seguite le violenti reazioni degli autori della “pallonata”, con aggressioni verbali alla nonna e c’è mancato poco che passassero perfino alle aggressioni fisiche
 
E’ convinzione consolidata che, chi si reca alla spiaggia libera, deve essere capace di subire qualsiasi oltraggio, nel silenzio
Queste le regole della “zona franca”. Se non ti conviene stattene a casa. 
Potrebbe sembrare un caso volutamente estremizzato per denunciare qualcosa che, in fondo in fondo, succede dappertutto.
Diventa preoccupante quando, nello stesso giorno e, a pochi minuti di distanza, la stessa sorte è capitata a una “malcapitata donna” in stato di gravidanza avanzata e con la figlia di pochissimi anni, guarda caso forestiera.
A questo punto c’è da chiedersi: 
Chi dovrebbe garantire l’incolumità dei cittadini, specie quelli più deboli? Chi dovrebbe vigilare? Boh!!!

C’è qualcuno che sa dare delle informazioni chiare e precise in merito?
Si dice che c’è una ordinanza che vieta di giocare a pallone sulla spiaggia e di svolgere attività in contrasto con la pratica della balneazione.
Chi ha il compito di vigilare e far rispettare l’ordinanza se questa esiste? 
La capitaneria di porto? questa deve perlustrare tutta la costa da Manfredonia a Vieste con una sola motovedetta; 
I vigili urbani? Le forze dell’ordine?
Boh!!!

Rita Grasso

5 commenti:

Anonimo ha detto...

solo a Manfredonia succedono certe cose una vergogna.

Anonimo ha detto...

La colpa è della maleducazione ricevuta da questi ragazzi! La gentaglia è dappertutto però, non solo a Manfredonia!

Anonimo ha detto...

allora era meglio quando c'era il bagnino alla spiaggia libera. almeno una parvenza di controllo c'era.

Anonimo ha detto...

Nei giorni scorsisu un bus di una notissima città ,un signore anziano, con le crucce-stampelle,ha chiesto cortesemente,a due ragazze che occupavano il posto riservato, di cederglielo.Le ragazze hanno risposto in maniera non propriamente corretta e pesante,per cui a questo punto,una donnona del popolo ha richiamato le due donzelle con epiteti che,secondo me se lo ricorderanno per tutta la vita.Risultato:si sono alzate e scese alla fermata successiva,liberando il posto per il signore anziano.Morale:se tutti si voltano dall'altra parte,fino a quando non tocca a loro ,questi sono i risultati.Se tutti o quasi tutti parlassero,senza timore alcuno e fregandosene dei loro bravi e maleducati genitori,le cose ,non dico che cambierebbero al 100%,ma all'80-90% si.Quindi,la colpa è anche soprattutto nostra!

Anonimo ha detto...

io ho fatto una segnalazione al sindaco e mi ha risposto così:, per la vastità del sue arenile, il comune è impossibilitato economicamente, sostenere spese per servizi aggiuntivi, nelle cosiddette spiaggie libere

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