
Il fine primario è quello di fronteggiare, anche per gli anni 2012 e 2013, il fenomeno di spiaggiamento delle biomasse (cymodocea nodosa) garantendo la protezione del litorale più a Sud da fenomeni di erosione della costa.
Il litorale di Manfredonia, nel tratto compreso tra la scogliera in località Acqua di Cristo e gli arenili della Riviera Sud, è infatti da sempre interessato dal fenomeno dello spiaggiamento di residui vegetali marini, spinti sulla costa durante le mareggiate invernali.
Sul tratto localizzato lungo il Litorale di Siponto si accumulano costantemente notevoli quantità di materiale vegetale di origine marina.
Basti pensare che nel corso del 2012 si registra uno spiaggiamento pari a circa 1100 metri cubi di biomassa su una superficie pari a circa 10.000 metri quadrati.

Per questo motivo, le Amministrazioni dei Comuni costieri in cui si verifica il fenomeno sono costrette a rimuovere i residui vegetali spiaggiati, che vengono generalmente smaltiti in discarica, con elevati costi economici ed ambientali”.
Prima di rimuovere il materiale spiaggiato viene realizzata una raccolta manuale dei rifiuti di grosse dimensioni presenti lungo il tratto di litorale oggetto dell’intervento.
I rifiuti raccolti vengono conferiti ad impianti di smaltimento autorizzati ed eventualmente immessi nel circuito di raccolta dei rifiuti differenziati.
Le operazioni di rimozione della cymodocea sono effettuate in modo da evitare l’asportazione di sabbia.

“L'Amministrazione - illustra il Sindaco, Angelo Riccardi - sta facendo in modo, già da tempo, che la nostra comunità venga messa a conoscenza del lavoro che si sta compiendo, coinvolgendola mediante il posizionamento di pannelli informativi, sia in prossimità del sito di accumulo che presso l’area sperimentale di spandimento delle biomasse.
I pannelli riportano una descrizione dell’intervento in corso di realizzazione, le motivazioni dell’opera e le modalità di gestione adottate, tutto ciò con il preciso obiettivo di informare i cittadini circa l’importanza dei residui vegetali spiaggiati ai fini della protezione dei litorali sabbiosi dai processi erosivi”.

Nell’area interessata dalle attività sperimentali di ripristino dunale verranno, inoltre, esposti pannelli didattici contenenti la descrizione delle specie vegetali tipiche dei litorali sabbiosi”.
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