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venerdì 15 giugno 2012

Ospedale Manfredonia: Chiusura per Ostetricia e Ginecologia, piccolo spiraglio per l'Unità Coronarica

Nella mattinata di ieri, giovedì 14 giugno 2012, il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, è stato ricevuto dall'Assessore Regionale alla Sanità, Ettore Attolini, dopo che il primo aveva chiesto ed ottenuto di poter conferire e spiegare le ragioni del dissenso manifestato nei giorni scorsi. 
Un paio d'ore valse a chiarire i punti di vista di entrambi e le ragioni delle proprie prese di posizione e dei propri convincimenti, un incontro che rappresenta un primo passo verso quel confronto auspicato da Riccardi per cercare di salvaguardare i livelli essenziali di assistenza sanitaria.
Il Sindaco di Manfredonia ha fatto notare che l'Ospedale “San Camillo” di Manfredonia pur palesando, dalla prima alla seconda fase del Piano di riordino ospedaliero, un saldo in positivo con l'aumento dei posti letto si è ritrovato ad incassare un importante ridimensionamento dei reparti di specialistica

Riccardi ha, pertanto, invitato Attolini a rivedere il Piano, in particolare rendendo più corposi i reparti con più specialistica, perché è necessario che l'area di Manfredonia sia attrezzata di un Ospedale che possegga una varietà di reparti tale da coprire tutte le eventuali necessità di cui il territorio abbisogna. 
Il Sindaco si è soffermato, in particolar modo, sull'assoluta inutilità di avere un reparto di Cardiologia senza che vi sia l'UTIC (Unità Terapia Intensiva Coronarica), di cui è prevista la chiusura, ed ha quindi sottolineato questo controsenso logico oltre che di semplice assistenza sanitaria. 
L'Assessore Attolini, dal canto suo, ha assunto l'impegno di rivedere il Piano, nell'ambito delle valutazioni che sarà chiamata a fare la Commissione Regionale sulla Sanità, recependo parte delle considerazioni fatte dal Sindaco Riccardi nel corso dell'incontro odierno.

Restano invece estremamente distanti le posizioni che riguardano il punto nascita sipontino. 
Riccardi ritiene, infatti, che la città e la struttura ospedaliera manfredoniana conservino i requisiti necessari ed indispensabili per mantenere attivo ed operativo il punto nascita; di diverso avviso è invece Attolini che sostiene che il taglio che riguarderà Manfredonia è soltanto uno dei tanti che seguiranno nei prossimi anni e che riguarderanno ancora altre strutture ospedaliere pugliesi, cioè tutte quelle che non avranno raggiunto la soglia minima dei 1000 parti annui.

Ufficio Stampa e Comunicazione

Comune di Manfredonia (FG)

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