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domenica 30 settembre 2012

Capitanata: Tanti nuovi inceneritori, oggi la Giornata Mondiale contro l'incenerimento dei Rifiuti

Oggi 30 settembre in oltre 30 Paesi del mondo per iniziativa della Global Alliance for Incinerator Alternatives si svolgono centinaia di iniziative in occasione della UNDICESIMA GIORNATA MONDIALE CONTRO L'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI che quest'anno è dedicata a promuovere l'ALTERNATIVA RIFIUTI ZERO.
In Italia come ogni anno molti gruppi locali in coordinamento con la Zero Waste Italy, la Rete Nazionale Rifiuti Zero, Ambiente e Futuro ed il Centro Ricerca Rifiuti Zero del comune di Capannori aderiscono a questo appuntamento evidenziando quanto l'incenerimento dei rifiuti (sia che avvenga in impianti "dedicati" che in cementifici o impianti a "biomassa") sia ritenuto impopolare non solo per la sua nocività ma anche perché esso distrugge risorse preziose per l'ambiente e per la economia.
Infatti non casualmente il Parlamento Europeo ha recentemente approvato indirizzi che muovendo dalla crescente crisi di approvvigionamento di "materie prime" spinge gli Stati membri a massimizzare il riutilizzo ed il riciclaggio arrivando per la prima volta a parlare di "messa al bando entro il 2020" di inceneritori e discariche.

Le Realtà coordinatrici in Italia della Giornata Internazionale di Azione contro l'incenerimento unitamente all'associazione di volontariato Capitanata Rifiuti Zero colgono l'occasione per richiamare l'attenzione dell' opinione pubblica sulla crescente diffusione nel nostro Paese della della strategia Rifiuti Zero che ormai coinvolge anche formalmente 91 comuni italiani rappresentanti 2.500.000 abitanti che nel corso degli ultimi 5 anni hanno seguito la strada aperta dal Comune di Capannori che per primo nel 2007 approvò la Delibera Rifiuti Zero.
Questo movimento, articolato ormai in ogni angolo d'Italia sta concretamente DIMOSTRANDO che "ogni rischio è inaccettabile se è evitabile" offrendo alternative funzionanti, vantaggiose per salute, ambiente ed occupazione alla follia costosissima - pagata con le bollette dei contribuenti- dell'incenerimento dei rifiuti.

Patrizia Lo Sciuto, coordinatrice della Zero Waste Italy ha affermato che “costruire gli inceneritori è oggi più che mai uno spregio al territorio e sperpero di pubblico danaro inaccettabili tanto più quando esistono concreti esempi virtuosi a livello nazionale ed internazionale che dimostrano la praticabilità del percorso verso Rifiuti Zero”.
Rossano Ercolini della Rete Nazionale Rifiuti Zero ha rincarato il messaggio dichiarando che “mentre l'incenerimento dei rifiuti si basa su di un approccio autoritario che come nel recente passato a Napoli ed in Sicilia è stato accompagnato alla militarizzazione dei territori e spesso correlato a fenomeni di corruzione la strategia Rifiuti Zero si fonda su di un profondo processo democratico di capillare e trasparente formazione-informazione- dei cittadini”.

Infine, secondo Capitanata Rifiuti Zero “è assurdo e impensabile realizzare tutti gli inceneritori in progetto in provincia di Foggia, oltre alle due centrali turbogas di grosse dimensioni a Candela e San Severo, all'inceneritore del Gruppo Marcegaglia a Manfredonia - ma, in pratica, a Borgo Tressanti - (in attesa di entrare in funzione nonostante le vertenze legali aperte) e quello di rifiuti sanitari spento di recente nella zona industriale di Cerignola per “sforamenti” di ben 16 volte oltre il livello di diossina consentito dalla legge: in previsione ci sono ancora ben tre impianti nel capoluogo (ai borghi Eridania-Rignago Scalo, La Rocca ed Incoronata), Carapelle, Castelluccio Valmaggiore, Lucera, San Nicandro Garganico, Torremaggiore, Apricena, Trinitapoli; mentre l'ingegnere Giovanni Dattoli del Settore Ambiente della Provincia di Foggia s'accinge ad autorizzarne l'ennesimo a Sant'Agata, sulla “Loggia delle Puglie”, proprio in questi giorni. 
La popolazione non è stata mai informata, e se sapesse che questi impianti non risolvono il problema rifiuti, ma lo aggravano scatenando “emergenze rifiuti a tavolino” come quelli di Napoli, Acerra e Terzigno, si rivolterebbe in ogni angolo della Capitanata in difesa della propria salute. 
Per questo, benvenga se il Movimento 5 Stelle di Foggia e della provincia, che si riunisce oggi presso il Circolo ippico “La Contessa”, vorrà focalizzare in futuro sempre di più l'attenzione su questo problema che interessa tutti”.

Associazione di volontariato Capitanata Rifiuti Zero

1 commenti:

Anonimo ha detto...

DIFFERENZIATA E RACCOLTA PORTA A PORTA!La DIFFERENZIATA,diciamo che in parte già avviene a MF,con quali risultati,non si sà,in quan manca la RACCOLTA degli stracci(o capi di biancheria dismessa) ;dell'umido e di elettrodomesti.Il PORTA a PORTA,oltre alla nota trasmissione,a Manfredonia,a differenza di quanto avviene in qualche città della provincia,tra cui S.Severo,non se ne parla,in quanto i soldi li si preferisce imoegarli per tutto l'apparato che comanda quattro spazzini e pochi camion della spazzatura.Faremo,a breve,la fine di Foggia e di Napoli,e la colpa,secondo qualcuno,sarà solo di noi cittadini.I vertici,come al solito e come tanto marcio stà venendo a galla ,in questi giorni,non hanno alcuna responsabilità,se non quella di pensare solo ed esclusivamente solo ai fatti propri,e che fatti!

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