ATTENZIONE!!! Problemi e malfunzionamenti con la TV Digitale Terrestre, per info e spiegazioni, Digitale Terrestre Manfredonia, cliccando qui!

domenica 23 settembre 2012

Manfredonia: Lavoro&Welfare sul porto, "Superare immobilismo e veti incrociati"

L'Autorità portuale è l'organismo che sovrintende attivamente alla funzionalità di un Porto di dimensioni e valenza strategiche; su Manfredonia si è perso sin troppo tempo a giustificare inefficienze e immobilismi con la diatriba Autorità si, Autorità no. Averla istituita e mantenerla può essere utile, ma deve servire a rendere più funzionale l'insieme delle attività portuali.
La vicenda del Porto di Manfredonia rappresenta l'ennesimo esempio negativo del governo e dell'impiego di soldi e ruoli pubblici, avendo alimentato l'affermarsi di interessi particolari e contribuito a bloccare potenzialità e risorse vitali per il territorio e la collettività.
L'Associazione Lavoro&Welfare di Capitanata lo ha già ribadito di recente: è necessario ed urgente realizzare un vero progetto industriale per lo sviluppo dei traffici portuali nel nostro territorio.

Ma questa necessità è unita a quella di dar vita ad una gestione imprenditoriale competente e capace delle infrastrutture portuali, in grado di attuare i programmi e ancor prima di includere il Porto della Capitanata nei piani di investimento e nelle politiche del trasporto portuale della regione Puglia, a cominciare dall'essere parte integrante dei programmi di “Apulian Ports” (organismo nato per unificare l’azione dei porti della Puglia rispetto al contesto internazionale).
Affinchè ciò sia possibile è indispensabile che i soggetti preposti alla sua gestione e quindi gli attuali commissari responsabili della stessa Autorità portuale di Manfredonia, assumano l'iniziativa insieme agli attori istituzionali (Provincia, Comuni, Camera di Commercio) e a quelli imprenditoriali e sociali, di perseguire il coinvolgimento e l'interesse della Regione sulla base di una valida proposta di sviluppo delle attività portuali.
Occorre condividere con la Regione un efficace piano d’azione. Ciò renderà possibile anche affrontare e cercare soluzioni reali agli aspetti amministrativi e strutturali pendenti sul Porto Alti fondali, cioè il destino dei nastri trasportatori e il contenzioso sulla consegna e sul collaudo delle opere realizzate, la necessaria messa in sicurezza del pontile, delle banchine e dei pali in acciaio, la attivazione della connessione al raccordo ferroviario di Frattarolo. 

Alla base del piano industriale di rilancio e del coinvolgimento del governo regionale, a nostro avviso, dovranno esserci nuove modalità di collaborazione e di interazione con altri territori limitrofi e con altre realtà portuali pugliesi.
Si tratta di promuovere con immediatezza e superando visioni e supponenze campanilistiche, un percorso che integri le risorse portuali di Manfredonia con quelle degli altri Porti adriatici pugliesi e non le limiti ad una negativa e improbabile competizione.
Iniziative immediate in questa direzione, e non certo l’accentuazione di conflitti politici ed istituzionali, sono ragionevolmente richieste sia a chi sta al momento rivestendo le responsabilità di gestione del Porto, sia a tutti i soggetti del territorio che vogliano agire nel positivo interesse della Capitanata e del suo rilancio economico.
Rivolgiamo quindi un appello a tutti gli interlocutori interessati: uniamo gli sforzi e le azioni sull'obbiettivo di sostenere la prospettiva del ruolo strategico della mobilità portuale in Capitanata, chiedendo come territorio il confronto istituzionale alla Regione su un progetto realizzabile.

Associazione “LAVORO&WELFARE”

0 commenti:

Posta un commento

Censurare i commenti non fa parte della nostra politica, l'importante è mantenere un linguaggio pulito e consono, senza ledere e/o offendere la dignità altrui.