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venerdì 26 ottobre 2012

Guardia Costiera Manfredonia: Sorpresi 5 pescherecci mentre esercitavano la pesca a strascico sottocosta

Continua l’attività di repressione posta in essere dai militari della Guardia Costiera di Manfredonia nei confronti della pesca “contra legem” compiuta da operatori del settore in completo dispregio delle norme vigenti a tutela dell’ecosistema marino.
Negli ultimi giorni, sono state condotte diverse operazioni di polizia marittima su tutto il litorale garganico, nel corso delle quali 5 pescherecci sono stati sorpresi mentre esercitavano la pesca a strascico sottocosta, in difformità alla vigente normativa che vieta tale tipo di pesca fino ad una distanza di quattro miglia nautiche dalla costa.
Durante l’attività operativa, gli uomini della Capitaneria di porto di Manfredonia  unitamente a quelli dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste, utilizzando sistemi di sorveglianza e monitoraggio del traffico navale, hanno potuto quindi  accertare la presenza di tali pescherecci intenti ad effettuare la pesca a strascico
addirittura a meno di un miglio nautico dalla costa.

Al termine dell’accertamento, i militari, a bordo delle motovedette impiegate, hanno proceduto al sequestro delle reti da pesca utilizzate per l’attività illecita e ad elevare, a carico dei comandanti delle unità sorprese, una sanzione amministrativa di quattromila euro ciascuno, oltre che all’applicazione di 6 punti sulla licenza di pesca che; in caso di ulteriori infrazioni gravi, come questa, potrà essere sospesa o ritirata.
Con la ripresa delle attività della pesca, dopo il fermo biologico, le attività di controllo poste in essere dalla Guardia Costiera di Manfredonia sono state intensificate con l’obbiettivo salvaguardare la fauna marina e consentire il ripopolamento nel delicato momento di crescita che segue proprio il fermo dell’attività dei pescherecci.

Guardia Costiera Manfredonia

1 commenti:

Anonimo ha detto...

perché la guardia costiera non sequestra quel piccolo peschereccio registrato come imbarcazione da diporto, che si trova ormeggiato all'angolo del molo di tramontana, verso i magazzini capuano&croce????

ha pescato durante tutta l'estate durante il fermo biologico, e continua a farlo tuttora senza avere alcun titolo, senza rispettare alcuna normativa in materia di pesca!!!

Coloro che pagano pegno sono i poveri pescatori autorizzati che semmai per poter fronteggiare le incombenze amministrative e burocratiche sono costretti a fare battute di pesca sottocosta, per poter racimolare qualche euro in più, mentre quel personaggio è un vero pirata libero di fare ciò che vuole e maramaldeggiare per la città !!!

Questo sarebbe un bell'articolo da leggere cara guardia costiera di Manfredonia !

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