
L'iniziativa patrocinata dal Ministero dell' Ambiente ha visto il Diving MarlinTremiti organizzare i lavori di pulizia dei Fondali marini delle isole.
Sono state 14 giornate intense, dove i partecipanti coinvolti, giunti da varie regioni d’Italia, hanno con entusiasmo contributo alla raccolta dei rifiuti abbandonati sui fondali delle Tremiti.
Gli apprezzamenti all’iniziativa, la grande richiesta d’informazioni di come poter partecipare, sono state la dimostrazione di quanto sia sentito e coinvolgente il desiderio d’iniziative di questo tipo e nello stesso tempo, la testimonianza di come la Riserva Naturale Marina delle Isole Tremiti sia conosciuta, amata e da tutelare e far conoscere.

Tanto Il divertimento dei partecipanti che si sono immersi nelle acque specchiate delle Tremiti, questa volta però non per ammirare i fondali ma per rimuovere i rifiuti lasciati da chi non ha alcun rispetto per l'ambiente.
La soddisfazione manifestata dai partecipanti è stata anche quella di aver imparato le tecniche di recupero, di orientamento e controllo attraverso i corsi svolti dagli istruttori del Marlintremiti.
Ecco i numeri dell' iniziativa: circa 50 sub impegnati, 203 immersioni effettuate, 90 ore di attività subacquee, più di 1150 oggetti piccolo e gradi recuperati, per 1.800 kg di rifiuti.

“Sono estremamente felice di aver messo in campo un'azione attraverso la quale l’Amp ed il Parco fanno sempre più breccia nei cuori e nelle menti di un numero sempre più crescente di cittadini che vogliono dimostrare concretamente il loro rispetto per l'ambiente che vivono – spiega Stefano Pecorella, Presidente del Parco Nazionale del Gargano-.
Tremiti sta diventando un vero e proprio laboratorio di buone pratiche. Finalmente tutela, conservazione e valorizzazione si stanno integrando con le esigenze e l’operato del tessuto socio-economico delle isole.

Dobbiamo essere consapevoli che la crisi economica non deve costituire presupposto per aumentare indiscriminatamente il peso delle attività antropiche che potrebbero incrinare il già delicato equilibrio del sistema ambientale che, una volta pregiudicato, non potrà mai più essere recuperato”.
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