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giovedì 15 novembre 2012

Manfredonia: Il pagamento alle confraternite per le spese di manutenzione dei loculi è dovuto o no?

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera, indirizzata al sindaco Angelo Riccardi, sulle missive di pagamento che stanno ricevendo molti cittadini sipontini, inviate dalle "Confraternite della morte",  l'intestatario della lettera è un cittadino di Manfredonia, ex membro di partito, Pino Delle Noci.

Ill.mo Signor Sindaco, Le scrivo questa lettera per porLe dei quesiti e ricevere delle risposte precise ed esaustive, atte a fugare ogni possibile controversia.
In questi giorni sono stati recapitati, presso le abitazioni di moltissimi cittadini, dei bollettini da pagare alle confraternite di Manfredonia.
La somma da pagare è di 11,00 euro annui “per ogni singolo loculo”, dal 2007 in poi.
La causale è: ”spese di manutenzione dei loculi cimiteriali”.
In una precisazione su “Stato Quotidiano” del 01/11/2012 la confraternita dichiara: “la quota per spese di manutenzione ordinaria dei loculi cimiteriali”, richiesta dalle Confraternite di Manfredonia è attualmente l’unico e solo contributo ordinario ed annuale da sempre corrisposto da parte di coloro i quali risultano essere usuari dei loculi, utile per la gestione ordinaria degli stessi comprese le spese per la quotidiana pulizia di tutti gli ambienti riconducibili ai loculi, alle tombe ed alle cappelle delle Confraternite.
Tale contributo non corrisponde, pertanto, né ad una “novità assoluta”, che forse è tale per coloro i quali sono stati fino ad oggi inadempienti, né tantomeno “all’introduzione di una tassa aggiuntiva” come strumentalmente riportato.
  
Premesso che, così come ogni cittadino ha il dovere di pagare tasse e tributi, allo stesso modo, questi, hanno il diritto di sapere se una tassa o un tributo spetta o meno.
Sostenere di vivere in uno “Stato di Diritto” ci pone nella condizione di pretendere strumenti di dettagliate informazioni e trasparenza nella gestione di risorse finanziarie derivanti da tassazioni e tributi vari.
Ill.mo Signor Sindaco, per i poteri a Lei conferiti dalla 142/90 e da altre leggi dello Stato, dovrebbe essere in grado di fornire ai cittadini, risposte precise e dettagliate in modo che questi possano, laddove sia necessario, rivendicare i propri diritti e scongiurare ogni possibile tentativo di essere gravato da richieste di tributi ulteriori; specialmente nell’attuale periodo di profonda congiuntura economica.
Lei, Signor Sindaco, conosce bene l’art . 51 del D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285 che recita: “La manutenzione, l'ordine e la vigilanza dei cimiteri spettano al Sindaco …”.
In questa legge non si fa alcun riferimento ad altri organismi per tali funzioni. Lei conosce benissimo la materia in questione, Signor Sindaco, per il semplice fatto che, quando è stato varato il Regolamento di Polizia Mortuaria del Comune di Manfredonia, approvato con delibera C.C. n. 42 dell’1.3.2000, Lei faceva parte della squadra degli amministratori della nostra città.

Oltretutto, il Regolamento di Polizia Mortuaria, del Comune di Manfredonia, recepisce il dettato del D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285, tant’è che, all’ Art. 26, vengono specificate in modo dettagliato le competenze e perfino le possibili ulteriori richieste di contributi: “comma 3. Alla manutenzione dei cimiteri, così come per la custodia e gli altri servizi cimiteriali, il Comune provvede con le forme di gestione riconosciute idonee e legittime, ai sensi degli artt. 22, 23 e 26 della Legge 8 giugno 1990 n. 142; comma 4.
E' onere del Comune eseguire la pulizia, la manutenzione, la gestione dell'intera struttura cimiteriale; il Comune curerà in via esclusiva il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti all'interno del cimitero, ivi compresi i viali, i marciapiedi, le navate e i portici delle tombe. Nessun contributo potrà essere pertanto richiesto dalle confraternite o da altri enti morali agli aderenti o agli usuari per tali servizi”.
Se tutto quanto specificato è dettato da leggi e regolamenti, come mai, le confraternite avanzano pretese per simili contributi? 
Le concessioni date alle confraternite, sono per caso date in deroga a leggi e regolamenti statali e comunali?
Se esistono deroghe a tali leggi e regolamenti, dovrebbero esimere il Comune di Manfredonia da qualsiasi responsabilità civile e penale nella gestione delle tombe loro assegnate.

Quindi Le chiedo: La somma richiesta è un tributo “dovuto” in base ad accordi in deroga, scritti tra l’Amministrazione Comunale e le confraternite, o altro? 
Se esiste tale accordo, non sarebbe opportuno, per motivi di trasparenza amministrativa, fornire la giusta informazione ai cittadini?
Inoltre, i loculi vuoti, a Suo parere, di quali manutenzione necessitano?
I concittadini e concittadine, che frequentano assiduamente il cimitero, non riscontrano attività svolte, per la manutenzione dei loculi cimiteriali, da personale che si possa identificare quale operatore delle confraternite. Se tutto ciò non dovesse bastare, è sufficiente fare un giro per il cimitero e rendersi conto in quale stato di abbandono si trovano diverse tombe che, in alcuni casi, sono addirittura marcescenti e quindi pericolanti.
Il bollettino di richiesta tributo spesso è indirizzato a persone diverse dai proprietari e/o usuari. Sono riuscito a comprendere che il bollettino viene recapitato agli intestatari dell’illuminazione dei loculi e non ai legittimi usuari e/o eredi. Non Le sembra, Signor Sindaco, che questa sia una anomalia?

Anomalia derivante anche dal fatto che il Comune da Lei amministrato dovrebbe essere in possesso della “Anagrafe cimiteriale” di tutto il cimitero, compreso quello delle confraternite che, a loro volta, dovrebbero essere in possesso di tutti i dati che dovrebbero essere messi a disposizione del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale.
Lei sa benissimo, Signor Sindaco, che l’Anagrafe cimiteriale è lo strumento che consente all’Amministrazione Comunale, di conoscere i possessori, gli usuari ed gli eredi dei vari loculi.
Tali conoscenze sono utili ad evitare il verificarsi di assegnazioni di loculi comunali a coloro che sono già possessori e/o eredi di loculi delle confraternite.
Se ci fosse una anagrafe cimiteriale aggiornata si eviterebbe di assegnare loculi a chi è già possessore e/o erede. In assenza di tali strumenti, i furbi continuerebbero ad ottenere benefici a discapito di altri bisognosi. Inoltre, nel bollettino di pagamento, non esistono indicazioni con riferimenti al loculo e alla tomba per il quale bisogna pagare il contributo.
Come si fa a pagare qualcosa di cui non si conosce per che cosa?
Ai tali quesiti non dovrebbe essere difficile produrre delle risposte chiare ed esaustive; utili a sgomberare il campo da ogni equivoco, visto che tutti sosteniamo di vivere in uno “Stato di Diritto”.

Quello che più di tutto sconcerta è che, nella lettera di accompagnamento del bollettino di pagamento, vengono usati termini con accenni a dir poco sconcertanti: “Si invitano, altresì, tutti gli usurai inadempienti a regolarizzare, inderogabilmente entro tale data (15 novembre 2012), i contributi annuali pregressi … - pena il decadimento di ogni diritto e pertanto la perdita del loculo -
Queste affermazioni non dovrebbero far parte del patrimonio culturale e linguistico di una comunità che sostiene di vivere in uno “Stato di Diritto”. C’è oltretutto da porLe un ulteriore quesito Signor Sindaco: Se il tributo è dovuto, perché non si è provveduto già dagli anni addietro a spedire il bollettino, così come si è provveduto per quest’anno? 
Lei Signor Sindaco, per il ruolo istituzionale che ricopre, ha il dovere, prima che politico, etico e morale di fornire risposte precise, dettagliate ed esaustive per il caso in questione.
Se Lei, Signor Sindaco, non è in possesso di tutti gli elementi certi, per fornire tali risposte, si faccia interprete delle esigenze e delle “paure” provocate alla Sua Comunità e intervenga per sospendere tale riscossione in modo da acquisire tutti gli elementi utili a chiarire e portare a soluzione, una volta per tutte, la questione.

Questione perniciosa per tanti cittadini, già vessati da numerosi adempimenti, avviliti dalle molteplici difficoltà per arrivare a fine mese e vedersi “costretti” ad ulteriori sacrifici per preservare, il tradizionale culto del caro estinto, da possibili espropriazioni. 
Dovrebbe far parte della prassi il fatto che, chiunque benefici di una qualsiasi concessione da enti pubblici e chiede un qualsiasi tributo, anche volontario, debba utilizzare strumenti di trasparenza amministrativa e debba dare conto, ai contribuenti, come vengono utilizzate tali risorse. 
Attendo, in qualità di libero cittadino, una risposta urgente e precisa. In assenza di risposte e/o in presenza di riscontri incompleti e non esaustivi, sarò costretto a inoltrare la presente al Prefetto e così via, fino a quando non sarà fugato ogni dubbio.

Un Libero Cittadino
Pino Delle Noci

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La fame di denaro è troppa e sui morti o sulla nostra scempiaggine,ci sono persone che hanno accumulato fortune.Se poi,tali fortune sono accumulate da uomini di chiesa,per i quali il denaro...non dovrebbe contare molto...povere Cristo e poveri noi che ci fidiamo ancora di certe persone.Il vero problema è che di questi personaggi si sà tutto e la cosa grave è che i vertici,che in questi ultimi anni si sono avvicendati,erano e sono a conoscenza di tutto.Ma si sà che in queste cose ognuno si fà i fatti propri senza mettere naso in quelli degli altri,per cui,un prete accumula,accumula e accumula più che può.Per lui,per i suoi famigliari,per i suoi nipoti ecc.ecc. .

Anonimo ha detto...

ma perché ogni qual volta c'è richiesta di chiarimenti e delucidazioni non arriva mai sollecitamente e chiaramente alcuna risposta da chi ha l'obbligo MORALE oltre che istituzionale ?

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