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martedì 11 dicembre 2012

Comparti Ca: Un Video denuncia per le situazioni di Pericolo

Che gli acquirenti dei nuovi comparti edilizi di Manfredonia (Ca1, Ca2, Ca4, Ca5, Ca9) stiano pagando a caro prezzo lo scotto delle inadempienze relative all’ultimazione delle opere di urbanizzazione è cosa già palesata in numerose occasioni.
Quello che non era stato ancora messo in evidenza è che ci sono numerose situazioni da cui derivano rilevanti rischi per la salute e la sicurezza dei cittadini residenti in tali comparti.
Non passa giorno senza che i membri del direttivo dell’Associazione di Volontariato “Noi Manfredonia” ricevano segnalazioni dai residenti.

Finora solo la buona sorte ha evitato conseguenze peggiori per gli incidenti già occorsi o per quelli scampati dalle situazioni di pericolo evidenziate.
Si pensi allo sfiatatoio di viale Mediterraneo (che separa i comparti Ca5 e CA9) segnalato con un metro di retina color arancio che appare assolutamente inadeguata soprattutto di sera, con i pali della pubblica illuminazione non ancora entrati in funzionamento.
Numerose sono le testimonianze raccolte da persone che solo per poco non ci sono finite contro.
Oppure ai danni già causati ed a quelli potenziali derivanti dai tombini sporgenti non segnalati.

Ed ancora, si pensi all’incrocio tra Viale Mediterraneo e via L. da Vinci in cui vi è totale assenza di marciapiedi. Favorito anche dall’assenza del servizio di trasporto pubblico (di cui l’associazione si è fatta promotrice per l’istituzione con richiesta protocollata lo scorso 8 novembre al n. 39542 e di cui non ha ancora ricevuto risposta), vi è un afflusso numeroso di pedoni che percorrono tale incrocio.
Anche qui numerose segnalazioni che riportano di aver sfiorato la tragedia per un nonnulla.
E che dire della cabina di trasformazione dell’Enel con tanto di cavi scoperti, posata e non ancora rimossa dal giardino di una palazzina.
Poi ci sono le segnalazioni di terrore in cui vive chi teme i cani randagi. Finora non vi sono state aggressioni a persone, tuttavia in molti temono sia solo questione di tempo.

Poi c’è la polvere proveniente dalle attività della Cava Foglia, che ha continuato ad estrarre materiale fino a pochi mesi fa. Tuttavia la polvere viene sollevata in ingenti quantità anche dall’attività di bonifica. La polvere viene trasportata dal vento e buona parte raggiunge le abitazioni di tutti i comparti, anche se i più esposti sono i comparti Ca2 e Ca4.
Tale polvere viene continuamente inalata dai residenti e si deposita in casa causando disagi perché si rende continuamente necessario asportarla.
Inoltre, ci sono persone infuriate perché sopportano i lezzi provenienti dal depuratore della Silac. Esse riportano che, al momento dell’acquisto dell’immobile, veniva loro detto che l’impianto Silac sarebbe stato spostato in altra sede. Parliamo di atti di compravendita che risalgono a cinque-sei anni addietro.

Infine, ma non per ultimo, vi sono segnalazioni di possibili coperture in eternit.
Preoccupati che possano verificarsi incidenti rilevanti e per evitare di sentirci delle Cassandre, abbiamo realizzato una clip che mostra le situazioni sopra riportate con lo scopo di renderle inoppugnabili ed indurre i responsabili a metterle in sicurezza in tempi ragionevoli.

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