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martedì 4 dicembre 2012

Manfredonia: Arrestati autori Omicidio LSU Di Bari

Nella giornata del 2 dicembre 2012, la Squadra Mobile ed il Commissariato di P.S. di Manfredonia hanno proceduto a dare esecuzione al Decreto di Fermo di indiziato di delitto, disposto nei confronti di: 
  • GIANNELLA Francesco, nato a Manfredonia (FG) cl. 82, pregiudicato. 
  • SALVEMINI Leonardo, nato a Manfredonia (FG) cl. 92, 
  • CONOSCITORE Ilario, nato a Manfredonia (FG) ci. 92; 
Tutti ritenuti responsabili di omicidio, rapina e sequestro di persona in concorso.

Il provvedimento cautelare nei confronti dei predetti era disposto dalla A.G. al termine di attività investigativa, condotta dai predetti Uffici di Polizia ed afferente ai P.P. 15429/2012 R.G.N.R. Mod. 44 aperto presso la Procura della Repubblica di Foggia a seguito dell’omicidio di DI BARI Matteo, rinvenuto cadavere in Manfredonia (FG) all'interno del box di sua proprietà, la mattina dello scorso 06 novembre. 
La prima attività di indagine, svolta nell'immediatezza del ritrovamento, permetteva di stabilire che il Di BARI era stato legato mani e piedi, imbavagliato con dei nastro isolante e chiuso all'interno dei portabagagli della propria auto; la vittima, inoltre, presentava delle evidenti fratture al capo e un taglio all'altezza della gola. 
Il predetto era stato anche derubato dei denaro e di alcuni monili che portava indosso al momento del suo omicidio; anche l'abitazione del DI BARI era stata rovistata da ignoti che dalla stessa avevano prelevato ed asportato alcuni oggetti.

Per le modalità di esecuzione del Fatto omicidiario ed in considerazione della personalità della vittima, le iniziali attività investigative, supportate anche da presidi tecnici, si concentravano sulla cerchia della persone maggiormente frequentate dal DI BARI.
Tra i vari soggetti individuati, particolare attenzione veniva posta nei confronti del SALVEMINl Leonardo, persona che in passato aveva avuto frequentazioni con la vittima, avendo accesso anche in più occasioni all'abitazione di quest'ultima.
Analizzando le abitudini e frequentazioni del SALVEMINI Leonardo si individuava il GlANNELLA Francesco, soggetto che in passato si era reso responsabile di reati analoghi di cui uno, in particolare, portato a compimento con le stesse modalità d'azione.
Atteso quanto sopra si attivavano una serie di attività nei confronti dei due citati soggetti e di altri con cui gli stessi erano soliti accompagnarsi.
Le indagini intraprese, sin dalle prime fasi, consentivano di confermare l'iniziale tesi investigativa in merito all'attività delinquenziale del gruppo attenzionato, particolarmente attivo nell'ideare e programmare rapine in danno di esercizi commerciali e/o persone facoltose e inermi individuate in questa provincia.
Inoltre si acquisivano elementi in ordine al verosimile possesso di armi a disposizioni del sodalizio criminale. Altresì, si acquisivano evidenti e gravi indizi che collegavano in modo inequivocabile i tre giovani all'omicidio del DI BARI.

Il pomeriggio dello scorso 30 novembre 2012, l'azione di monitoraggio consentiva di comprendere che il GIANNELLA, il CONOSCITORE ed il SALVEMINI erano armati ed in procinto di effettuare una rapina.
Nell'occorso i predetti a bordo del veicolo transitavano lungo la SS 89 con direttrice Manfredonia - Foggia. Infatti, nei pressi della stazione di rifornimento carburanti BASILE, sita lungo la complanare della SS 89 direttrice Manfredonia - Foggia, personale operante notava l'autovettura ALFA ROMEO 145 oggetto delle ricerche ferma in sosta, al cui interno, vi era con compiti di autista colui che in seguito è risultato essere il CONOSCITORE Ilario.
Poco distante dalla stessa vi erano il GIANNELLA ed il SALVEMINI che erano in procinto di raggiungere l‘automezzo in narrativa.
Gli stessi avevano appena perpetrato la rapina ai danni del predetto distributore di carburanti, esplodendo anche un colpo d'arma da fuoco ed asportando l'incasso di euro 700.
I tre soggetti venivano bloccati dal personale operante.
Indosso al SALVEMINI, all'interno della tasca dei pantaloni, si rinvenivano l'intero bottino appena sottratto.  Sulla persona del GIANNELLA il personale operante rinveniva una busta di cellophane per uso alimentare al cui interno vi erano 24(ventiquattro) proiettili inesplosi calibro “9” corto.
Immediatamente dopo si rinveniva anche l'arma utilizzata, di cui il GIANNELLA aveva tentato vanamente di disfarsi, una calibro 8 modificata con già il colpo in canna pronto per l'uso.

I tre rapinatori venivano condotti presso gli uffici della Questura di Foggia per la conseguente attività ove venivano dichiarati in arresto per la rapina consumata. 
Durante le operazioni di redazione atti, si acquisivano gli elementi necessari alla piena comprensione dell'accaduto. 
Si comprendeva così che il materiale esecutore dell'omicidio era il pregiudicato GIANNELLA Francesco, che prima di lasciare il luogo della rapina, forse perché riconosciuto dalla vittima, lo colpiva con un attrezzo (piede di porco) al capo. 
La vita del Di BARI veniva sacrificata per un bottino di soli 700 euro, una collanina d'oro ed un fusto di gasolio. 
Al termine dell'attività il GIANNELLA Francesco, il CONOSCITORE Ilario ed il SALVEMINI Leonardo  nella mattina del 01 dicembre 2012 venivano condotti presso gli istituti di pena di Foggia e di Lucera (FG), in stato di arresto poiché colti nella flagranza del reato di rapina e detenzione e porto di arma clandestina. 
A seguito dei gravi indizi raccolti nel corso dell'attività espletata, la Procura della Repubblica di Foggia, in considerazione della pericolosità sociale dei tre indagati e della gravità dei reati contestati ne disponeva il Fermo di Indiziato di delitto poiché ritenuti gli autori dell'omicidio, della rapina e del sequestro di persona in danno del DI BARI Matteo. 
Il provvedimento in narrativa veniva notificato il 02 dicembre 2012 ai su nominati indagati presso le strutture detentive ove erano stati precedentemente ristretti a seguito dell'arresto in flagranza per il reato di rapina.


Commissariato di Polizia Manfredonia


4 commenti:

Anonimo ha detto...

bestie!!io gli farei soffrine come ha sofferto quella povera persona che hanno trucidato

Anonimo ha detto...

Giovani ragazzi...già rovinati dalla loro condotta! Possono essere mai recuperati dei soggetti simili? io penso di no, anzi possono solo nuocere alla salute di chi gli sta intorno!

Anonimo ha detto...

Tanto per quel che vale la giustizia.....ora li tengono un po in ferie!!!!!!

Anonimo ha detto...

devono morire.

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