Il 31 maggio terminerà la possibilità di deroga transitoria alle disposizioni previste dal regolamento del Consiglio 1967/2006, riguardante le misure di gestione per la pesca nel mar Mediterraneo.
A partire dall’1 giugno, infatti, gli attrezzi trainati dovranno avere una pezza di rete a maglia quadrata da 40 millimetri nel sacco o, su richiesta debitamente motivata da parte del proprietario del peschereccio, una rete a maglia romboidale da 50 millimetri.
La questione sollevata dai pescatori di Manfredonia, che probabilmente si allargherà a macchia d’olio ai pescatori di tutto il basso Adriatico, è che le “dimensioni delle maglie delle reti sono inadeguate al tipo di pesca che si effettua dalle Marche in giù”.
Il candidato sindaco del centrosinistra, Angelo Riccardi, che da tempo dimostra di avere a cuore le sorti degli operatori del settore, ha organizzato venerdì 19 marzo 2010 un incontro tra una delegazione di pescatori di Manfredonia e il Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro.
All’incontro erano presenti anche il sindaco uscente di Manfredonia Paolo Campo, l’onorevole Michele Bordo e la senatrice Colomba Mongiello.
“Il problema non è il piano di gestione in sé”, hanno affermato i pescatori, “ma il fatto per cui con quelle reti pescheremmo la metà del prodotto odierno: in questo modo non solo non guadagneremmo, ma non potremmo più sostenere i costi digestione: perderemmo posti di lavoro”.
De Castro si è impegnato a definire un incontro con Saverio Abate, Direttore generale per la pesca marittima e l’acquacoltura e, insieme, mettere a punto un testo in cui siano meglio definiti i contorni della questione.
“Con lui cercheremo di costruire una condivisione comunitaria più ampia possibile, faremo quadrato intorno a voi, sperando che anche il governo italiano ci dia una mano. Il problema della pesca in sede europea, infatti, è costituito dal fatto che i paesi affacciati sul Mediterraneo sono in minoranza rispetto a quelli affacciati sul Baltico: il raggiungimento di una condivisione ampia è sempre problematico”, ha chiosato De Castro.
Azioni a livello di Parlamento italiano saranno intraprese dall’onorevole Michele Bordo e dalla senatrice Colomba Mongiello.
Ufficio Stampa Angelo Riccardi
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