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giovedì 3 marzo 2011

Crisi Pesca: Uno spiraglio nella soluzione dei problemi

In data 2 Marzo 2011, presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, si è svolta la riunione con la Regione puglia, Comune di Manfredonia, e organizzazioni sindacali di categoria, per discutere e trovare soluzioni ai difficili problemi che attanagliano il comparto pesca di Manfredonia.

Dopo un’ ampia discussione, i soggetti presenti hanno convenuto di chiedere alla Unione europea, di riaprire la vertenza per la pesca del Bianchetto, tanto che il Ministero e Regione puglia hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta da presentare entro il 17 Marzo.

Nell’incontro di Venerdì con l’Assessore Elena Gentile, presso la Regione Puglia, è stato concordato che i lavoratori della pesca di Manfredonia, potranno accedere alla Cassa Integrazione in deroga, anche per il 2011, spingendo il governo centrale ad emanare il decreto per la copertura economica.
Le cooperative già da oggi potranno inoltrare le domande.

Nonostante tutti manifestano interesse da parte dei lavoratori, nei fatti si evince una forte contrapposizione che certamente non contribuisce a dare una soluzione forte alla vertenza.


FAI CISL PESCA
Alberto Gatta


Nel pomeriggio di ieri, 2 marzo 2011, mentre su Roma imperversava un temporale, al Ministero delle Politiche Agricole c’era maretta in seguito all’incontro richiesto a gran voce da istituzioni e operatori del settore, con l’obiettivo di arginare la crisi della marineria sipontina.

Nelle stanze di via XX Settembre c’erano proprio tutti, dal sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi accompagnato dall’assessore comunale Antonio Angelillis ai consiglieri regionali Franco Ognissanti e Giandiego Gatta, dall’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefano al deputato Michele Bordo e alla senatrice Colomba Mongiello.
Ministro Giancarlo Galan: assente.

Lo scenario prospettato era quello di un ennesimo ‘nulla di nuovo sul fronte occidentale’, ma poi il vento è cambiato e una nuova pagina di speranza si è aperta sul mondo della nostra pesca.
La riunione, infatti, presieduta dal capo di gabinetto del Ministero dell’Agricoltura, Giuseppe Ambrosio, e partecipata anche dai rappresentanti nazionali dei sindacati Cgil e Cisl, dalle associazioni Federcoopesca, Legapesca e Federpesca e da una delegazione nominata dai pescatori di Manfredonia, aveva assunto la solita piega di chiusura senza spiragli alla pesca del bianchetto e del rossetto.

I pescatori, stanchi e amareggiati, con la forza della disperazione hanno fatto sentire le proprie ragioni, supportati dall’accorato appello delle istituzioni presenti e dal vigore del sindaco Riccardi che, in più di un’occasione, ha rischiato di essere ‘rimandato negli spogliatoi’.
La conclusione della riunione, però, ha rinfrancato gli animi con l’approvazione di un documento congiunto tra Ministero e Regione Puglia, che punta al riesame della situazione in ordine alle richieste di deroga all’Unione Europea per le pesche speciali del rossetto e del bianchetto.
Le predette attività di pesca –recita il documento- sono inibite in base alla nuova normativa comunitaria del 1° giugno 2010 e possono essere autorizzate in via eccezionale dalla Commissione Europea a seguito di una motivata richiesta dello Stato membro”.

La pesca del rossetto e del bianchetto è assai diffusa in alcune zone del meridione d’Italia e, per quanto riguarda la Puglia, in modo particolare nelle marinerie di Manfredonia e di Molfetta, dove fino allo scorso anno costituiva principale fonte di reddito per molte imprese del settore.
Il Ministero e la Regione Puglia –si legge ancora nel documento congiunto- hanno convenuto sull’opportunità, anche alla luce della grave situazione sociale rappresentata dall’assessore Stefàno, di inoltrare una nuova richiesta di deroga relativa al bianchetto, fino a oggi non autorizzata dalla Commissione Europea, supportandola con una revisione del Piano di Gestione e accompagnata da un impegno straordinario, finalizzato a convincere i Servizi comunitari ad accogliere la richiesta medesima. Il nuovo dossier sarà predisposto dal Ministero delle Politiche Agricole entro il 17 marzo 2011, per essere poi inoltrato a Bruxelles.
La Regione Puglia verrà informata tempestivamente sull’evoluzione del procedimento, al quale potrà partecipare direttamente. Per quanto concerne il rossetto, si resta in attesa di una decisione della Commissione Europea, che si auspica possa essere positiva”.

Grande soddisfazione è stata espressa dalle istituzioni per l’esito dell’incontro che, per il 2012, fa prevedere un ritorno alla pesca del bianchetto in cinque microaree dell’Italia, di cui due in Puglia, Manfredonia e Molfetta appunto, due in Calabria e una in Campania.
Dunque ‘remi in barca’ per il bianchetto per tutto il 2011, mentre è in dirittura d’arrivo la deroga per il rossetto da parte dell’Unione Europea. Per i pescatori sipontini, inoltre, si profila l’opportunità di riscattare questi mesi di inattività, oltre che con la cassa integrazione e il de minimis, con un progetto-pilota tra Governo e Regione Puglia per ulteriori interventi di integrazione al reddito.
L’auspicio è che ora, con la firma del documento da parte del capo di gabinetto Ambrosio, ci possa essere un’inversione forte della volontà del ministro di sostenere la richiesta di deroga, che non è un elemento di non rispetto delle norme, ma la necessità di attutire l’impatto del regolamento comunitario sulla pesca nel Mediterraneo su alcune marinerie”, ha sottolineato l’assessore Dario Stefàno.

Ufficio Stampa e Comunicazione
Comune di Manfredonia


E' stata gravissima l'assenza del Ministro all'incontro di ieri presso il Ministero dell'agricoltura, convocato per affrontare l'emergenza del comparto pesca. Galan ha dimostrato per l'ennesima volta indifferenza rispetto alla crisi di decine di imprese ittiche ed al destino di centinaia di lavoratori che rischiano il posto”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, all’esito della riunione, a tratti molto tesa, tenutasi per individuare una soluzione utile a fronteggiare i disastrosi effetti subiti dalla marineria di Manfredonia per via del divieto a praticare le pesche speciali.

Da mesi, le organizzazioni professionali e sindacali, sostenute dalle istituzioni locali, stanno cercando di attirare l’attenzione del Governo su un problema che, se affrontato per tempo e con ben altra volontà politica, avrebbe potuto trovare una positiva soluzione – afferma Michele Bordo – Prova ne sia il fatto che ieri il capo di gabinetto del ministro ha dichiarato il proprio impegno a verificare la possibilità di ottenere in sede comunitaria, per i prossimi anni, le deroghe speciali per la pesca del bianchetto in favore di Manfredonia e pochi altri comuni.

Se questo stesso impegno ci fosse stato a dicembre, la marineria di Manfredonia avrebbe già avuto la deroga e non avrebbe rischiato il collasso economico-finanziario. Ma il Governo non ha voluto dedicare ai pescatori di Manfredonia la stessa attenzione e lo stesso impegno profuso a favore degli allevatori del nord che hanno prodotto più latte di quanto consentito dall’Unione europea.
Ora, comunque, c’è la necessità di fronteggiare un mancato introito quantificabile in alcuni milioni di euro: la pesca del bianchetto, infatti, copre circa il 70% del reddito dei pescatori di Manfredonia. Un problema che il Governo, di concerto con la regione, deve affrontare e risolvere, come si e' impegnato a fare nella riunione di ieri, con stanziamenti immediati e consistenti a favore di ogni imbarcazione colpita dalla crisi – sottolinea il deputato del PD – se vuole scongiurare il dimezzamento della flotta peschereccia di Manfredonia, con tutte le conseguenze economiche e sociali facilmente immaginabili”.

Ufficio di segreteria 
On. Michele Bordo

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