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venerdì 4 marzo 2011

Roma: Inaugurata la mostra delle nostre Stele Daune

‘Pagine di pietra’ a coprire le distanze tra la nostra città e la capitale, dal Museo Archeologico Nazionale di Manfredonia alla Camera dei Deputati a Roma, per raccontare il mondo misterioso dei Dauni.
Nelle Stele Daune Manfredonia legge, impresse nella pietra, le proprie radici, l’immaginario e le consuetudini di un popolo, e con segreti ancora tutti da scoprire: elementi funerari, simboli cultuali o segni territoriali?

Ospitata nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio a Roma e inaugurata ufficialmente dal presidente della Camera Gianfranco Fini, la mostra ‘Pagine di Pietra. I Dauni tra VII e VI secolo a.C.’ si propone come la testimonianza di un’Italia anch’essa gravida di valori storici e significati profondi.

Una sede eccezionale e di elevatissimo prestigio per accompagnare il mese dei festeggiamenti per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia”, ha dichiarato Anna Maria Tunzi, direttrice del Museo sipontino e curatrice dell’esposizione intitolata alle stele daune, veri e propri gioielli dell’archeologia di Capitanata, annoverate “tra le migliori classi di reperti del passato della nostra storia”, e che oggi possono costituire la “ricchezza del sud”, come ha affermato il presidente della Camera.
“La cultura è un settore portante della nostra economia, che offre lavoro a migliaia di lavoratori, professionisti, imprese.

Questa iniziativa culturale contribuisce a far conoscere al grande pubblico reperti antichissimi fino a ora noti solo a esperti e appassionati di archeologia.
Ritengo sia necessario potenziare le capacità delle sovrintendenze di svolgere la loro missione di tutela del patrimonio archeologico e artistico.
Dal consolidamento della filiera cultura-turismo-sviluppo economico si può recuperare l’immagine dell’Italia come Paese attrattivo sui mercati internazionali. E si può creare ricchezza nel Sud, consentendo a tanti giovani di restare nella zona di origine e promuovere il benessere delle comunità locali”, ha continuato il presidente Fini.

L’allestimento nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio a Roma è opera degli architetti Giorgio Buccarella e Antonello D’Ardes, che cureranno anche l’allestimento definitivo delle Stele Daune nel Castello di Manfredonia, con l’obiettivo di consentirne l’inaugurazione nel consueto appuntamento primaverile della ‘Settimana della Cultura’.
L’allestimento prevede l’uso di strutture espositive che, pur interferendo poco con le stele, danno il giusto risalto ai graffiti, alle geometrie e ai colori presenti su tutte e quattro le facce, mediante l’uso di luce radente. L’allestimento si completa con prodotti multimediali utili a fornire informazioni più approfondite sulla storia di queste importanti espressioni del patrimonio archeologico pugliese” hanno spiegato gli architetti.

È stata una forte emozione sentire la nostra città al centro dell’attenzione, attraverso queste pietre magiche, ammantate di mistero”, ha dichiarato l’assessore Pasquale Rinaldi, intervenuto all’inaugurazione dell’evento in vece del sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, impegnato sul fronte del Ministero delle Politiche dell’Agricoltura per arginare la crisi della pesca sipontina.
Lasciamo che il mistero continui ad aleggiare su questo nostro patrimonio inestimabile, su ‘una delle pagine più straordinarie della protostoria italiana’ -come scriveva l’archeologa Marina Mazzei, e che oggi “gode del privilegio di aprire le celebrazioni dell’Unità d’Italia”, ha concluso l’assessore Rinaldi.

Ufficio Stampa e Comunicazione
Comune di Manfredonia

1 commenti:

S.L. ha detto...

Io ero presente ed è stato entusiasmante vedere come la gente osservava con interesse un patrimonio storico- archeologico che non gli apparteneva. Un eccezionale allestimento ha conferito alle stele un profondo pathos, mentre lateralmente alla sala era possibile usufruire di monitor multimediali che mostravano una ricostruzione tridimensionale dei monumenti funerari. La mostra ha dato spazio alla nostra città rendendola visibile alla capitale e ai tanti interessati che la visiteranno ma siamo noi ora a dover migliorare la nostra posizione cercando di continuare a scrivere le nostre future "pagine di pietra" e di fatti..
Comunque , a mio parere, rimane il fatto che non solo il Carnevale (dato che siamo in concomitanza a tale festeggiamento) ma anche incontri del genere, ci fanno dimenticare i tanti problemi che la nostra città ha, facendoci vivere delle belle emozioni. Per questo il mio consiglio è quello di visitare la nostra mostra (dico "nostra" perchè è un patrimonio appartenente a tutti i sipontini) senza sottovalutarne l'importanza! Sarà possibile farlo tutti i giorni con ingresso libero a Palazzo Montecitorio.

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