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Durante i lavori di ristrutturazione dell'ex mercato ittico, per
la realizzazione di un Laboratorio Urbano Culturale, "per attività culturali e relazionarsi per i giovani," di cui parleremo in uno dei nostri prossimi post, nell'abbattimento di un muro, è stata rinvenuta una galleria la cui esistenza si era persa nel tempo.
All'interno di questo cunicolo o grotta, che si estende verso via Santa Chiara per circa 15 metri, ora prontamente ristrutturato, come
dimostrano le foto, è stata rinvenuta una fornace, che da ricerche storiche, veniva usata per bollire le reti da pesca in un pentolone, per far indurire il cordone delle stesse, aggiungendo una polvere rossastra detta in dialetto " Petecchie ", derivata dalla scorza di pino marittimo, considerando che l'attuale parcheggio antistante, veniva usato, in passato dai pescatori, per riparare le reti.
Dopo tale scoperta, il progetto per il centro culturale, approvato dalla
sopraintendenza ai beni Architettonici della provincia di Foggia, ha dovuto subire una piccola variante, ed ora si spera che con all'apertura del centro culturale, questo ritrovamento venga reso accessibile a tutti, e possa diventare un ulteriore motivo di interesse per le opere architettoniche della città Sipontina.
Ringraziamo l'Architetto Francesco Sammarco, che cura e dirige il progetto per la disponibilità, le informazioni e per le foto che ci sono state concesse.
la realizzazione di un Laboratorio Urbano Culturale, "per attività culturali e relazionarsi per i giovani," di cui parleremo in uno dei nostri prossimi post, nell'abbattimento di un muro, è stata rinvenuta una galleria la cui esistenza si era persa nel tempo.All'interno di questo cunicolo o grotta, che si estende verso via Santa Chiara per circa 15 metri, ora prontamente ristrutturato, come
dimostrano le foto, è stata rinvenuta una fornace, che da ricerche storiche, veniva usata per bollire le reti da pesca in un pentolone, per far indurire il cordone delle stesse, aggiungendo una polvere rossastra detta in dialetto " Petecchie ", derivata dalla scorza di pino marittimo, considerando che l'attuale parcheggio antistante, veniva usato, in passato dai pescatori, per riparare le reti.Dopo tale scoperta, il progetto per il centro culturale, approvato dalla
sopraintendenza ai beni Architettonici della provincia di Foggia, ha dovuto subire una piccola variante, ed ora si spera che con all'apertura del centro culturale, questo ritrovamento venga reso accessibile a tutti, e possa diventare un ulteriore motivo di interesse per le opere architettoniche della città Sipontina.Ringraziamo l'Architetto Francesco Sammarco, che cura e dirige il progetto per la disponibilità, le informazioni e per le foto che ci sono state concesse.
1 commenti:
adesso spero che i nostri ''baroni'' non sprechino questa favolosa opportunità di chiuderlo nuovamente come si fece negli anni 60'
Valorizziamolo!!!
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