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giovedì 18 marzo 2010

I "Mercoledì della Memoria”

Si è concluso il 10 Marzo u.s., presso il centro anziani (sito in via Porta Pugliese), l’ultimo incontro del ciclo: “I mercoledì della memoria”, ultimo di 4 appuntamenti aventi per finalità non ultime quella di:

a) Consolidare la memoria collettiva su passaggi cruciali della storia del Mezzogiorno e della Capitanata, favorendo l'incontro inter-generazionale.

b) Sperimentare nuovi metodi didattici come il cooperative learning da adottare per gli studenti ed il metodo autobiografico per gli anziani.

Temi trattati? 
Il dopo guerra, e precisamente: Il piano Marshall, il piano del lavoro, la riforma agraria;

Argomenti che approfondiremo prossimamente con il prof. Michele Spinelli, che ci introdurrà nella grande “Storia” quella con la “S” maiuscola, non meno importante delle piccole e personali storie degli anziani che la storia hanno contributo a farla. Alcune storie dei loro vissuti del periodo vi saranno comunicate con post appositamente dedicati; per ora possiamo dire che gli anziani sono stati disponibili ha raccontare le proprie storie, memorie di tempi in cui c’era la fame, quella vera, e nonostante tutto si era felici; vogliamo per questo concludere con una poesia di Vincenzo Di Corato ( personalità che non mancheremo di ricordare prossimamente);

Per restare in tema il titolo è “Come si era felici”
Il sole entrava dalla finestra
o dall’avanporta,
la sua forza era mite
come primavera o autunno,
era l’estate:
i suoi raggi si infrangevano
sui muri, le strade medievali
opprimevano l’entusiasmo.
In quelle strade o vicoli
sentivi cantar giovinette,
il telaio fungeva da basso.
In strada vedevi qualche gatto
appollaiato sulle finestre
o cane randagio
per sfamarsi.
Il respiro umano era al lavoro.
In questa solitudine si era felici.
C’era il tempo per fare l’amore,
condizionata all’etichetta, a non sgarrare.
Ci si voleva bene, tutto era poesia, amore.
Come il sole superbamente ci ha investito,
le strade sono rianimate. Riservatezza, pudore
al mare: ci siamo lavati. Il passato neanche pensarlo.
Il matrimonio? Giuoco tirato a dadi,
i figli si svezzano da soli, il campo è vasto.
L’estate più non è letargo, si vive.
Il tramonto non rimpiangerò! Ho vissuto.
Ricordiamo che i destinatari del progetto sono stati: pensionate/pensionati, anziane/i delle leghe SPI-Cgil, dei circoli Auser, delle associazioni e dei centri sociali per anziani ed anche gli studenti delle quarte e/o quinte classi degli istituti scolastici superiori della provincia di Foggia; per alcuni di loro è previsto un confronto “anziani testimoni del secolo passato ed i giovani di ora”, di cui manderemo comunicazione.

Un ringraziamento ai promotori dell’iniziativa, che sono stati nell'ordine:
  • SPI - CGIL Foggia
  • SPI - CGIL PUGLIA
  • CGIL - Foggia
  • AUSER - Foggia
  • AUSER Provinciale - Foggia
  • Università degli Studi di Foggia - Facoltà di Scienze della Formazione
  • Ufficio Scolastico Provinciale - Foggia
  • IPSAIC - Istituto Pugliese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea - Bari
Associazione " CASA DI VITTORIO " – Cerignola.
Benedetto Monaco

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