La storia infinita del Porto Industriale di Manfredonia continua. Se un tempo c'era il petrolchimico dell'Enichem Agricoltura a movimentare qualcosa come due milioni di tonnellate di merci all'anno, le performance che si registrano fino al 2009, sono quasi imbarazzanti, con appena 900 mila tonnellate di merci.
Non è tanto il volume degli scambi, calato di colpo ad aver mandato in crisi il porto, quanto lo stato di abbandono in cui versa l'opera, che fanno preferire a molte aziende la movimentazione delle merci su gomma o strada ferrata.
I punti di forza di questa struttura non stanno solo nello sviscerare cifre che inquadrano un porto che si estende su uno specchio d'acqua di 140 mila metri quadrati, distante due chilometri e mezzo dalla costa, dunque in posizione defilata, in quanto collegato alla riva da un pontile altrettanto lungo su cui negli anni ‘90 furono fatti pure realizzare i nastri trasportatori.
Ciò che davvero rende grandi le potenzialità dell'opera è la profondità dei suoi fondali. Infatti nel porto "alti fondali" di Manfredonia possono attraccare navi di grossa stazza, fino a un peso di 35mila tonnellate, il che pone la struttura sipontina in condizioni di assoluta competitività rispetto ad altri porti.
Anche gli attracchi sono ben attrezzati, consentendo lo scalo sia a merci secche sfuse o in sacchi che a sostanza liquide e gassose, e questo grazie all' eredità lasciata dal petrolchimico, che fece realizzare a suo tempo il porto a in base alle proprie esigenze. L'Enichem all’epoca provvedeva anche alla manutenzione della struttura, operazione di cui oggi nessuno si occupa.
Non è tanto il volume degli scambi, calato di colpo ad aver mandato in crisi il porto, quanto lo stato di abbandono in cui versa l'opera, che fanno preferire a molte aziende la movimentazione delle merci su gomma o strada ferrata.
I punti di forza di questa struttura non stanno solo nello sviscerare cifre che inquadrano un porto che si estende su uno specchio d'acqua di 140 mila metri quadrati, distante due chilometri e mezzo dalla costa, dunque in posizione defilata, in quanto collegato alla riva da un pontile altrettanto lungo su cui negli anni ‘90 furono fatti pure realizzare i nastri trasportatori.
Ciò che davvero rende grandi le potenzialità dell'opera è la profondità dei suoi fondali. Infatti nel porto "alti fondali" di Manfredonia possono attraccare navi di grossa stazza, fino a un peso di 35mila tonnellate, il che pone la struttura sipontina in condizioni di assoluta competitività rispetto ad altri porti.
Anche gli attracchi sono ben attrezzati, consentendo lo scalo sia a merci secche sfuse o in sacchi che a sostanza liquide e gassose, e questo grazie all' eredità lasciata dal petrolchimico, che fece realizzare a suo tempo il porto a in base alle proprie esigenze. L'Enichem all’epoca provvedeva anche alla manutenzione della struttura, operazione di cui oggi nessuno si occupa.
E’ necessario porre in essere degli interventi strutturali e gestionali da effettuare subito per il rilancio del porto di Manfredonia, dal consolidamento ed ampliamento della struttura.
Il video che porgiamo alla vostra attenzione, gentilmente concesso da un utente della rete, mostra le condizioni attuali del porto industriale con i piloni che sorreggono la struttura in parte arrugginiti, in alcuni punti il cemento armato si è sgretolato facendo fuoriuscire i tondini di ferro, che alle intemperie si sono anch'essi arrugginiti, condutture e supporti di vario genere, nelle stesse condizioni precedentemente descritte. Ancora oggi il porto alti fondali di Manfredonia viene utilizzato, con tutti i rischi connessi alle condizioni precarie in cui versa.
La domanda sorge spontanea: “Per mettere mani al Porto Industriale di Manfredonia si sta aspettando la tragedia?” La risposta ai lettori.
9 commenti:
ma io mi chiedo, se non sono capaci di gestire i due porti che abbiamo, perchè farne un terzo?
Ma si … chi se ne f***** di questo porto vecchio e malandato, tanto adesso ne facciamo un altro
alcuni dati sono errati: 35000 t. ? sono poche vi siete sbagliati
secondo il mio modesto parere, non è neanche cemento quello che si è staccato, potrebbe essere anche eternit...
Ottima l'iniziativa, bravi, Giuseppe (Stato)
x Giuseppe(Stato)
Grazie! ;-)
La città dei tre porti!!!!
Ma fatemi il favore quello peschereccio basta è
avanza,in questa città siamo capace solo di costruire
cattedrali nel deserto!!!
NO AL PORTO TURISTICO!! SALVIAMO LA SCOGLIERA!!
visto che faranno un porto turistico perchè sto porto di merda e maleandato non lo rimuovono? mah..
Posta un commento
Censurare i commenti non fa parte della nostra politica, l'importante è mantenere un linguaggio pulito e consono, senza ledere e/o offendere la dignità altrui.