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lunedì 28 giugno 2010

Manfredonia: Ucciso Michele Romito in via Padre Pio

Ieri sera, dopo le ore 20,00 in via Padre Pio, nei pressi del semaforo, che regola il traffico per il secondo piano di zona, è stato ucciso in un agguato, Michele Romito.

Sembra, da una prima ricostruzione dei fatti, che il ventitreenne, Michele Romito, il figlio di Franco, che ricordiamo, morto anche lui, insieme al suo autista Giuseppe Trotta, in agguato a Siponto, il 21 aprile del 2009,  era alla guida della sua macchina, una Lancia Y scura, con suo zio Mario Luciano Romito di 44 anni, quando improvvisamente, sono stati affiancati da un altra auto, dalla quale sono partiti numerosi colpi di arma da fuoco.

Perso il controllo della macchina, che è finita fuori strada, finendo la sua corsa, oltre il marciapiede, per il giovane Romito, non c'è stato più nulla da fare, è morto sul colpo, mentre lo zio, è rimasto lievemente ferito al mento.

Sul posto, sono subito intervenuti, il personale del 118, la polizia, che sta facendo tutti i rilievi del caso, i carabinieri, i Vigili del Fuoco e i vigili urbani, che hanno subito bloccato la strada, deviando il traffico.

Sembra proprio che non ci sia pace, per la nostra città, ennesimo spargimento di sangue, in una via seppur di periferia, ma altamente trafficata.

Naturalmente come succede in questi casi, la strada è stata per ore trafficata  da gente, per lo più curiosi, che sparsa la notizia, sono andati sul posto, per verificare con i propri occhi quanto accaduto.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

abbiamo paura ad uscire di casa .....mettete il caso che mi trovassi li in quel momento..che fine dovevo fare..mi sono rotta di stare a Manfredonia

Anonimo ha detto...

Dobbiamo attendere, con buna probabilità, l'assassinio di qualche innocente affinché la parte buona delle Istituzioni possa comprendere il problema ed attuare serie e forti misure atte ad annientare lo stato dei fatti.
L'esistenza di queste famiglie radicate nel territorio di Manfredonia rappresenta un grave pericolo alla incolumità della popolazione onesta della città, ma anche un rischio che questa possa essere vittima di illeciti ad opera del crescente fenomeno delinquenziale.
Rimpinguare le strade della Città di agenti delle forze dell'ordine non è una soluzione ma solo un semplice palliativo ad un problema che non si vuole risolvere o forse non si risolverà mai.

Anonimo ha detto...

Michele non meritava questa fine!!! 23 anni!!!!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

E uno schifo

Anonimo ha detto...

Questa e’ Manfredonia, questa e’ la sua cultura che tutti vogliono tenersi stretta!!!!! L’unico motivo per cui si diffonde il nome di questo paese nel resto d’Italia e’ il malaffare . Tutti siamo colpevoli , senza nessuna esclusione, perche’ nessuno muove un dito per cambiare questo stato di cose , a iniziare da chi e’ preposto alla nostra sicurezza.
Un paese senza cultura, un paese lasciato in mano alla lobotomia del tubo catodico!
Mi vergogno di aver avuto i natali in questo paese, le origini non si possono dimenticare, non si possono neanche nascondere, quindi quando mi chiedono “di dove sei?” rispondero’ “non piu’ Manfredoniano”!!!!!

Anonimo ha detto...

possibile che nessuno abbia pensato al dolore di chi ha perso una persona cara? a un ragazzo di 23 anni che ha perso la vita? avete paura di essere vittime innocenti in un prossimo agguato oppure vi vergognate di essere manfredoniani.io penso al dolore di una madre che ha perso suo figlio a una famiglia distrutta e prego DIO che tutto questo finisca senza altro dolore .sono orgogliosa di essere manfredoniana e chi vorra'giudicarmi pazienza lo compatisco l'ignoranza e' una brutta bestia!

Anonimo ha detto...

ogniuno sceglie la strada da percorrere nel corso della sua vita...dimenticandosi a volte che la vita è una, e và vissuta al meglio.....

SATANA! ha detto...

Questa città è il mio regno, il male si annida dapperutto!

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