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mercoledì 30 giugno 2010

Mercoledì della memoria: "Ricordando l’infanzia, il lavoro e la famiglia”

Ricucci Antonio, nato a Monte Sant’Angelo l’08/04/1943, dai genitori Francesco Ricucci: nato il 04/10/1908 e Maria Michela Rignanese del 1912. Ho vissuto a Monte Sant’Angelo fino all’età di 40 anni cioè fino al 1983. Il primo ricordo più bello è quello quando è tornato mio padre dalla prigionia negli Stati Uniti d’America. Mio padre essendo del 1908, quasi alla fine della seconda guerra mondiale è stato richiamato alle armi il 01/12/1942, ha operato in Sicilia come guardia costiera. Le forze armate alleate sbarcarono in Sicilia e lo fecero prigioniero, portandolo negli Stati Uniti d’America. Lui al contrario di quelli che sono stati portati in Russia, mi ha raccontato che è stato benissimo; lavorava in una fabbrica di macchine a Detroit, ed il suo racconto lo ricordo benissimo, diceva che si mangiava bene, come adesso si mangia quando si va ad un matrimonio al ristorante. Mio padre quando io sono nato non c’era, quando è tornato era il 10/10/1945; io avevo due anni e mezzo, quel giorno me lo ricordo come un sogno. Dopo il suo ritorno ha continuato il suo lavoro nei campi, insieme a mio nonno. La mia infanzia la ricordo benissimo, sono andato a scuola, ho frequentato le scuole elementari, poi le medie; al contrario dei miei coetanei, che per motivi familiari ed economici non hanno potuto più andare a scuola.
Ho preso il diploma di licenza media il 1957. Non continuato gli studi perché mio nonno era fatto vecchio ed il mio papà stava solo in campagna, anche quando andavo a scuola, durante le vacanze ed i festivi si recavano in campagna, andata e ritorno a piedi, perché non c’erano i mezzi di adesso. Abbiamo fatto tutti i lavori: “Mietere il grano ed avena con il falcetto”, zappare tutte le cose che coltivavano; perché allora in special modo, al bosco non venivano né trebbie e né mietitrebbia, e si faceva tutto manualmente. Il periodo che è stato in campagna, a quei tempi era molto duro, bisognava raccogliere la legna, poi accendere il fuoco, e cucinare tutti gli ortaggi che stavano in campagna; patate, fagioli, carote.... Di sera non c’era nessun’illuminazione e si andava avanti con piccole lanterne ad olio, o petrolio; senza radio e né televisione. La pulizia personale lasciava proprio a desiderare, perché tante volte non c’era neanche l’acqua sufficiente per potersi lavare, e quando si andava al paese si andava a piedi, oppure con il cavallo carico d’ortaggi tanto per far mangiare la famiglia e anche per venderlo per qualche soldo che servivano in casa. All’età di 17 anni avendo frequentato la scuola media feci domanda d’arruolamento nell’aeronautica militare; ed il ricordo più bello quando andai a fare la visita e selezione a Caserta e dormii una notte nella Reggia di Caserta, ma non fui arruolato.
Ho continuato a stare in campagna, ma poi mi resi conto che il lavoro dei campi era duro e senza avvenire sono emigrato al nord in Germania, ho assolto l’obbligo della leva militare; sono stato arruolato il 20 aprile 1964 alla scuola Genio Cecchignala (Roma) come allievo sottouffiale di complemento, dopo il corso sono stato assegnato al “B. T. Genio pionieri Centauro” a Bellinzago (Novara). Dopo il servizio militare potevo ancora trovare lavoro in Italia; ma sono andato a lavorare in Germania ed è stata una nuova esperienza da giovane. In Germania il lavoro è stato pesante, costruzioni di canali fognanti e costruzioni di nuove abitazioni, inoltre dopo aver lavorato tutta la giornata si rientra in casa e bisogna preparare da mangiare, lavarti, per fortuna che stavano tutti confort si poteva fare la doccia; e la biancheria intima la lavavamo noi. La casa era abbastanza accogliente, era di proprietà della ditta, che faceva le pulizie ai locali ed anche il cambio delle lenzuola. Sono passati tre anni di sacrificio ho messo da parte un gruzzoletto che è servito a comprarmi la casa. Dico che quando andavo in Germania il viaggio era molto duro, perché portavamo tante cose di prima necessità, dopo un po’ provato a fare un altro mestiere vale a dire l’allevatore di bestiame nei pressi della Foresta Umbra, per tre anni, o anche lavorato presso il petrolchimico di Macchia per più di due anni. L’ultimo tentativo per trovarmi un posto di lavoro sicuro? feci domanda nelle scuole, sia come Assistente Amministrativo (applicato) e come collaboratore scolastico (bidello), la domanda si poteva fare a due province ed inoltrai una a Foggia e una a Milano. Una volta, uscite le graduatorie, fui assunto dal provveditorato agli studi di Milano il 30 Gennaio 1978, come collaboratore scolastico. Da allora fino al 31 agosto 2008 che sono stato collocato in pensione, sono stato bene ed ho avuto tante soddisfazioni, nel 1969 mi sono sposato ed ho avuto quattro splendidi figli, 3 femmine ed un maschio; il maschio che ora ha 32 anni, che in un fatale incidente in mare e rimasto paralizzato e sta sulla sedia a rotelle.
Questo è il mio racconto dalla nascita al pensionamento.
Autobiografia partecipazione al Progetto Laboratorio Autobiografico 
della Memoria: Ricucci Antonio.

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