PDF
NO MAFIA DAY24 LUGLIO 2010ORE 19.00 in Piazzale Galli ( ex prefettura)Corteo cittadino per dire No alle mafie
Manfredonia muore ogni giorno, sotto i colpi dell’indifferenza, dell’apatia sociale, della logica del "sono solo guai, io che ci guadagno?". Sotto il fuoco amico dell’ipocrisia, del lassismo e delle dichiarazioni tese a minimizzare la gravità dei fenomeni malavitosi.Spesso abbiamo sentito infangare il nome del nostro paese, e ogni volta ci siamo arrabbiati con chi ci ha descritto come un popolo di omertosi, o peggio di mafiosi, ma mai siamo andati oltre, mai abbiamo provato ad opporci a questa amara condizione, nascondendoci dietro giustificazioni sempre troppo deboli per poter resistere nel tempo.
Due omicidi nell’arco di quarantotto ore sotto gli occhi di chiunque avesse voluto vedere, uno addirittura all'interno di un esercizio pubblico nel quale ognuno potrebbe entrare liberamente e liberamente morire: forse questo può servire a ricordarci che si tratta di un problema nostro e che è determinante per il nostro futuro, per il nostro lavoro, per la nostra vita privata, per la nostra dignità di liberi cittadini.
Manfredonia è viva, ricca di risorse, desiderosa di crescere, di fare e di mettersi in gioco, capace di reagire. MANFREDONIA C'E'! e la sua anima cittadina vuole crescere nutrendosi di quei valori sui quali una società civile indiscutibilmente si fonda: il rispetto, la coesione sociale, la legalità.
È ora di reagire a questa situazione: lo stato di rassegnazione non è compatibile con 1' aspirazione di civiltà dell'intera Comunità.
È ora di esigere dalle Istituzioni tutte un impegno ed un agire diversi; maggiori risorse e mezzi, non per la militarizzazione indiscriminata del territorio - lesiva dei diritti di tanti cittadini onesti- , ma per interventi mirati, diretti a debellare laa cultura del malaffare in ogni sua manifestazione. Bisognaa capire che il vero nemico non è quello che si cerca nei posti di blocco, ma è in quella pianta velenosa che intreccia i propri rami anche con gli interessi di "certa politica".
È ora che questa città si ponga delle domande e che i suoi cittadini imparino ad esigere delle risposte; è ora di respingere i ricatti morali travestiti da promesse, le scelte comode camuffate da innocui compromessi e comprendere che l'accettazione di questi "privilegi" limita la facoltà di vivere liberamente la NOSTRA Città.
È il momento di riscoprirsi Comunità, di cercare un sentire comune, di sentire un'urgenzaa forte, mettendo in secondo piano gli interessi personali.
È ora di scegliere: rinascere liberi o morire, ancora una volta, sotto i colpi dell' indifferenza.
Si muore una volta sola ma sí vive tutti i giorni
6 commenti:
Se non si ripulisce o resetta la classe politica
non ci può essere lotta alla mafia!
Misteri dell'informazione locale. Telenorba ha parlato
di qualche centinaio di manifestanti...la gazzetta del mezzogiono parla di 2.000 persone, dalle foto si evince
chiaramente che l'affluenza è stata scarsa considerando
che la città conta quasi 60.000 abitanti. E poi non ho capito contro chi è rivolta la manifestazione ovvero se è
contro la mafia (quindi non solo i banditi arma
nti ma anche i colletti bianchi e altri soggetti collusi) o contro la faida? Mettetevi d'accordo.
da quando in quando di fanno le autoprotesta??
La mafia non è solo gli omicidi, la mafia è anche collusione tra politici e imprenditori, la mafia è estorsione, traffico e spaccio di stupefacenti. La mafia è prostituzione, riciclaggio etc. La mafia è clientelismo,
la mafia è come un tumore maligno nella società sparge
il suo male dappertutto è troppo comodo identificare la
mafia con la faida!!
Dietro quel corteo c'erano quattro poveracci, i Manfredoniani pensano al altro, a sciocchezze tipo il calcio ad esempio. Ci dovevano stare migliaia di persone
dietro il corteo non cosi poca gente.
Domani tutto il resoconto della manifestazione con foto e video, purtroppo per problemi di tempo non mi è stato possibile farlo prima...
Posta un commento
Censurare i commenti non fa parte della nostra politica, l'importante è mantenere un linguaggio pulito e consono, senza ledere e/o offendere la dignità altrui.