“Chiudere l’aeroporto ‘Gino Lisa’ vuol dire condannare la Capitanata alla marginalità sociale ed economica”. E’ il commento di Michele Bordo, deputato del PD, alle notizie sui contenuti del piano per la riorganizzazione del sistema aereo nazionale, dossier realizzato dall’Enac e giunto sul tavolo del Governo per la decisione sul destino di 24 scali italiani.
Tra questi figura anche l’aeroporto civile ‘Gino Lisa’ di Foggia che “grazie agli sforzi compiuti da Regione Puglia, Aeroporti di Puglia ed Enti locali – riprende Bordo – sta progressivamente migliorando le proprie performance e affermando il ruolo di infrastruttura strategica per lo sviluppo del turismo”.
I dati sul traffico di ottobre, infatti, riportano un incremento del 37,2% dei passeggeri rispetto allo stesso mese del 2009 ed un differenziale positivo del 9,2% tra i primi dieci mesi di quest’anno e l’analogo periodo dell’anno scorso. In più, lo scalo foggiano è parte integrante del sistema aeroportuale pugliese che fa registrare con costanza trend positivi di traffico: +26,6% di transiti nei 10 mesi del 2010 rispetto al 2009.
“Non possono essere solo i numeri a determinare le strategie da adottare in un settore delicato qual è la logistica – afferma il deputato del PD – poiché l’infrastrutturazione di un territorio è decisiva per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale locale ed ancor più per l’attrazione degli investimenti da altre aree del Paese e d’Europa.
E’ con questi obiettivi che Regione Puglia, Aeroporti di Puglia e l’ENAC stesso hanno investito nell’aeroporto ‘Gino Lisa’ decine di milioni di euro per gli adeguamenti strutturali indispensabili a migliorarne la competitività – conclude Michele Bordo – Ora che si stanno iniziando a raccogliere i primi frutti il Governo potrebbe decidere di tagliare le ali alla Capitanata. Un rischio reale e concreto che l’intero sistema istituzionale e sociale della provincia di Foggia deve contribuire a scongiurare”.
0 commenti:
Posta un commento
Censurare i commenti non fa parte della nostra politica, l'importante è mantenere un linguaggio pulito e consono, senza ledere e/o offendere la dignità altrui.