Firma Amati - Assessore Reg. Puglia |
In particolar modo la zona denominata Ippocampo, ubicata tra le foci del fiume Cervaro e del canale Peluso, subisce allagamenti di vasta portata, originati sia da acque di deflusso provenienti dall’entroterra, sia dal mare: a causa del fenomeno dell’erosione, infatti, la fascia costiera è in forte arretramento.
Questi fenomeni invasivi ricorrenti mettono in seria difficoltà i cittadini che risiedono nelle strutture abitative e turistico-ricettive della zona, non solo durante il periodo estivo ma nell’arco dell’intero anno: gli allagamenti arrecano gravi danni alle coltivazioni, alle abitazioni private e a strutture pubbliche come le strade, gli impianti di pubblica illuminazione e l’impianto di depurazione che, andando in blocco, riversa all’esterno le acque fognarie, mettendo in serio pericolo l’incolumità e la salute dei residenti.
Firma Di Santo - Autorità di Bacino |
Il Comune di Manfredonia, proprio per programmare e realizzare un intervento mirato a tutelare l’incolumità pubblica e privata di quelle zone, il 14 settembre 2010 ha indetto una conferenza di servizio presso la sede dell’Assessorato alle Opere Pubbliche e Protezione Civile della Regione Puglia, a cui erano presenti l’assessore regionale Fabiano Amati, il segretario generale dell’Autorità di Bacino Antonio Rosario Di Santo, il sindaco Angelo Riccardi e il vicesindaco Matteo Palumbo.
In quell’incontro l’Autorità di Bacino della Puglia ha sottolineato la necessità di procedere strategicamente a uno studio tecnico-scientifico per spiegare i fenomeni in atto e individuarne i possibili rimedi.
Firma Sindaco Riccardi |
Considerati gli esiti positivi di tale operazione, il Comune di Manfredonia ha sposato la proposta avanzata dall’Autorità di Bacino e, questa mattina, è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra i due enti e la Regione Puglia.
“Per far fronte alla grave situazione che sta colpendo soprattutto la zona di Ippocampo, e programmare eventuali interventi, avvieremo uno studio relativo all’erosione del mare, alle inondazioni e alla conservazione dell’habitat naturale della Riviera Sud di Manfredonia”, ha spiegato il segretario generale dell’Autorità di Bacino Di Santo.
L’assessore Amati ha sottolineato l’importanza di questo primo passo, “in cui riponiamo grande fiducia. Nostro impegno sarà redigere lo studio in tempi brevi e tradurre le carte in interventi sul territorio. Ma ci aspettiamo il sostegno anche da parte del Governo nazionale, e condividiamo l’appello rivolto dal Ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti: è necessario occuparsi delle problematiche legate alla tutela del suolo, mettendo a disposizione risorse sempre più significative”.
Gli ultimi eventi, infatti, impongono l’adozione di provvedimenti straordinari e urgenti, per far fronte ai danni provocati e realizzare opere, sia pure temporanee, in grado di garantire l’incolumità di quelle zone.
“Lo stato in cui versano i villaggi della riviera sud non è più sostenibile e va preso di petto –ha dichiarato il sindaco Riccardi-. È necessario uno studio approfondito e altamente qualificato che chiarisca l’origine del fenomeno, per trovare una soluzione definitiva al problema e, in questo modo, restituire serenità e sicurezza ai cittadini che risiedono in quella zona. Ma oggi, mentre sono in corso gli accertamenti dei danni alle culture agricole e alle proprietà private, bisogna comunque assicurare il ritorno alle normali condizioni di vivibilità. Per questo la nostra Amministrazione ha richiesto agli Organi Regionali e Nazionali competenti la dichiarazione dello stato di emergenza e di calamità naturale, e il contestuale impegno ad assumere immediati provvedimenti”.
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