Affermare, come ha fatto il consigliere Michele Bonfitto dell’UDC e esponente della Federcaccia, che “un’estensione indiscriminata dell’area protetta non è negli interessi della comunità provinciale; rende anzi impraticabile la necessaria riqualificazione ambientale e paesaggistica del territorio.”, è assolutamente anacronistico e falso, commenta Il responsabile del dipartimento Ambiente del Partito Democratico di Capitanata, Vincenzo Rizzi, per le ragioni che la presenza dell’area protetta e delle necessarie aree contigue è di fondamentale importanza per rilanciare l’immagine e l’economia non solo del territorio garganico ma dell’intera provincia di Foggia. Ancora una volta si tenta di far passare all’opinione pubblica l’istituzione Parco come un orpello vincolistico, mentre in realtà si vogliono difendere interessi lobbistici, dai palazzinari alle frange estremiste dei cacciatori.
Inoltre, fà specie che rappresentanti delle istituzioni contribuiscano ad acuire un clima di tensione tra le associazioni ambientaliste e alcune frange politicizzate dei cacciatori, proponendo soluzioni che vanno contro i dettami della legge 394 che istituisce i parchi e che prevede che le aree contigue siano definite esternamente al confine del Parco stesso.
Dopo anni di silenzio, ritornare su concetti già nei fatti dimostratisi inconsistenti e falsi, fa pensare ad una strategia tesa a ritardare ulteriormente l’approvazione del Piano del Parco e del Piano Pluriennale Economico e Sociale.
Tenuto conto che a questa importante scadenza arriviamo con grave ritardo, in gran parte imputabile alla scarsa capacità e volontà di programmazione dell’ex presidente ed ex commissario Giandiego Gatta – continua Rizzi – ora bisogna, e lo devono fare soprattutto le istituzioni, recuperare una visione strategica rispetto alle politiche del territorio, che devono difendere i valori ambientali di questa terra, così come recentemente riaffermato dal Presidente della Repubblica Napolitano, onde evitare che il degrado ambientale possa causare ulteriori problemi. Infatti – conclude il responsabile Ambiente del PD – per quanto possa sembrare strano, le frane e gli smottamenti, allagamenti che tanto preoccupano parte consistente della nostra provincia, sono frutto di questa becera politica, tesa a difendere piccoli interessi di bottega piuttosto che volare alto ed estendere la corretta gestione del territorio a tutta la nostra provincia.
Ecologisti Democratici
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