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venerdì 22 luglio 2011

GdF Manfredonia: Arresti per un volume di affari dai 5/10 mila euro a settimana

Manfredonia: Tenenza locale della Guardia di Finanza sgomina organizzazioni criminali operanti sul territorio sipontino dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti.
  • Arrestate 12 persone;
  • sequestrati grammi 200 di s.s.p. (cocaina, eroina ed hashish);
  • sequestrati €. 525,00 (provento dello spaccio);
  • arrestate in flagranza di reato di nr. 04 soggetti per violazioni art. 73 d.p.r. 309/90;
  • comprovato il consumo in frode di gr. 2.000 di s.s.p. (cocaina, eroina ed hashish);
  • constatati e verificati piu’ di 600 episodi di spaccio, che fruttavano un volume d’affari variabile dalle 5 alle 10 mila euro a settimana.

All’alba, militari della Guardia di Finanza di Manfredonia hanno portato a termine una brillante operazione di servizio mirata alla prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti ed hanno inferto un duro colpo ad alcuni sodalizi criminosi operanti sul terrritorio di manfredonia e dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
La complessa ed articolata attivita’ d’indagine, intrapresa fin dal marzo 2010 e terminata a febbraio 2011, e’ stata delegata e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Foggia, dott.ssa Luciana Silvestris.

Il buon esito dell’operazione e’ dovuto, principalmente, all’abnegazione e alla professionalita’ dei militari impegnati, i quali si sono infiltrati nella tranquilla ed apparente quotidianita’ del tessuto cittadino e, in modo discreto, hanno attinto numerose informazioni, che dopo essere state approfondite al setaccio degli investigatori, sono state puntualizzate nella realta’.

L’intensa attivita’ d’intelligence investigativa, espletata per il tramite di scrupolose ricerche ed elaborazioni dati, forniti dai gestori della telefonia nazionale, e la piena attuazione della classica, ma sempre efficace, metodica operativa, fatta da osservazioni ambientali, appostamenti e pedinamementi, non avrebbero, forse, portato ad ottimizzare al meglio ogni singola iniziativa operativa intrapresa dai militari delle Fiamme Gialle. 
Infatti, notevole e decisivo e’ stato il contributo derivante dall’utilizzo delle piu’ moderne tecnologie, attraverso il monitoraggio GPS, per l’intercettazione dei mezzi utilizzati per gli spostamenti sul territorio cittadino, per lo spaccio agli abituali consumatori, e sul territorio extraurbano per gli approvvigionamenti presso trafficanti professionali.

Ogni metodologia investigativa utilizzata ha prodotto risultati eccellenti: se i pedinamenti delle persone e delle autovetture utilizzate hanno permesso l’individuazione di “depositi di sostanze stupefacenti” ricavati nei muri a secco, situati naturalmente nella limitrofa campagna sipontina, non meno importanti sono stati gli appostamenti dei militi presso vie e piazze, sospettati essere luoghi idonei allo smercio delle sostanze stupefacenti e dove sono stati riscontrati innumerevoli episodi di spaccio di cocaina, eroina ed hashish.
Gli effetti pratici del monitoraggio veicolare, attraverso il sistema satellitare del GPS, ha fornito l’indicazione di altre citta’, dove si recavano i malavitosi per approvvigionarsi della preziosa merce che avrebbe permesso di realizzare illeciti lauti guadagni.
Si e’ appurato come i trafficanti adoperassero astuti accorgimenti per sviare eventuali intrusioni investigative dei tutori dell’ordine pubblico: in molte occasioni i consumatori di droghe si recavano a domicilio dello spacciatore, ove si viene “obbligati” a consumare seduta stante e quindi si evita il rischio di casuali o mirati controlli delle forze dell’ordine all’uscita dall’abitazione.

Altra scaltrezza utilizzata dai pusher era quella di proporre lo spaccio presso luoghi, dove il passaggio delle pattuglie delle forze di polizia sono poco frequenti, come ad esempio nelle vicinanze della sede del comando della Polizia Municipale di Manfredonia.
In tante altre occasioni, i pusher fungevano da veri e propri ‘pony express’, consegnando le dosi a domicilio del consumatore ovvero presso luoghi indicati dal cliente, tipo stabilimenti balneari e siti ove si svolgevano manifestazioni canore o di svago e divertimento.
Infatti, come facilmente si intuisce, le consegne aumentavano in modo esponenziale nel periodo estivo, durante le ore serali e notturne.
Gli spacciatori provvedevano a rifornirsi da altre piazze di altre citta’ della provincia dauna, a secondo del tipo di sostanza stupefacente da acquistare: quindi se si necessitava di una fornitura di eroina, bisognava dirigersi verso San Severo, mentre se occorreva cocaina e/o hashish il punto di riferimento era Cerignola.

La vendita delle sostanze stupefacenti avveniva con vere trattative commerciali, quindi si contrattava sul prezzo di acquisto e si pretendeva la garanzia che la “merce” fosse di buona qualita’.
I seguenti i prezzi della stessa: all’ingrosso un chilo di hashish costava circa €. 2.700, al dettaglio una dose aveva valore pari €. 10 (1 gr. circa) con un guadagno netto del 350%; la cocaina veniva acquistata a € 70 circa il grammo e venduta a €. 20 a dose (0,2 gr. circa) con un guadagno netto pari comuqnue al 400% perche’ soggetto a taglio e miscelazione con altre sostanze; l’eroina veniva acquistata a €. 13 circa il grammo e venduta a €. 10/15 circa a dose (0,2/0,25 gr. circa) con un guadagno netto del 350%.

Le conversazioni telefoniche tra i malavitosi erano intrise di frasi convenzionali e metaforiche e i termini utilizzati erano del comune esprimersi nel linguaggio di un’attivita’ di lavoro o di vita quotidiana ed indicanti il tipo e la quantita’ di s.s.p., come ad esempio “pagnotte”, “cozze”, lavorare”, “cambio gioco”, “minestrone”, “macchina”, “olio”, “secchio pieno” e “giorno cinque”.
La sintonia tra i consumatori e gli spacciatori era piena ma in qualche occasione, lo sprovveduto di turno parlava espressamente delle sue esigenze dopanti, ricevendo l’ammonimento dell’interlocutore, che manifestava il timore di essere intercettato.

Durante l’attivita’ d’indagine sono state monitorate numerose utenze sulle quali sono state intercettate piu’ di 23.000 conversazioni e comunicazioni telefoniche.
Notevole e’ stato l’ utilizzo delle risorse umane e di mezzi: difatti nell’odierna operazione sono stati impegnati circa 60 militari, supportati dalle unita’ cinofile e da un mezzo aereo
Nel corso dell’operazione di polizia sono stae eseguite numerose perquisizioni domiciliari e personali.

Guardia di Finanza
Comando Provinciale di Foggia

5 commenti:

Murt d sunn ha detto...

Però brillante che sia stata, a me non hanno fatto dormire!!!
Chi mi pensa?

Anonimo ha detto...

Perchè non avete pubblicato i nomi dei soggetti e mostrato le belle foto dei medesimi come hanno fatto doverosamente altre testate locali?

Marco ha detto...

Se stai attento, basta cliccare sulle foto con i nomi e ti si apre un pdf con tutti i dettagli...
Guarda bene prima di criticare...

Mauro ha detto...

Anche perchè, non bisogna dimenticare che non siamo una testata giornalistica.....

Anonimo ha detto...

Madò pure per scemo mi avete preso...io prima di criticare ci penso due o tre volte, spesso quattro. E' che ieri il documento non mi appariva..ora sì.
Grazie e scusate.

Le foto sono davvero nitide, meglio di quelle della gazzetta...ho riconosciuto pure il fruttarolo abusivo!!! :D :D :D
Mannagghia a ler, mannagghie!!

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