Manfredonia: 20 famiglie, 8 aziende, 15 mila galline,al buio e al traccolo

Print PDF

Contrada Pedicagnola, a sud-ovest della strada provinciale per San Giovanni Rotondo, comune di Manfredonia, anche qui come sta accadendo in molte zone della puglia e in particolare della capitanata, i soliti ignoti, secondo una prassi consueta, ormai, hanno rubato cavi della corrente elettrica, lasciando al buio, 20 famiglie e 8 aziende zootecniche.

Il furto è avvenuto in più riprese, a partire dal 23 ottobre fino ai giorni scorsi, mettendo nel panico gli abitanti della zona, che negli anni scorsi hanno preferito lasciare la città per trasferirsi qui, con investimenti notevoli e e conseguenze del caso.

"Siamo da 20 giorni, senza corrente, a spese nostre abbiamo dovuto comprare i generatori, che hanno un costo variabile a secondo della potenza dai 3 mila euro in su, spediamo 100 euro di nafta al giorno per alimentarli, ma non riusciamo ad avere lo stesso effetto della corrente proveniente dal gestore.

Qui ci sono bambini, che hanno bisogno dell'elettricità e soprattutto del calore, visto che abbiamo tutti i termo camini, e con l'arrivo dell'inverno come faremo?

Ogni giorno sosteniamo notevoli spese, a cui vanno aggiunte quelle degli elettrodomestici , dal frigorifero, alla lavatrice, alla Tv, che grazie alla corrente continua si rompono continuamente, abbiamo tutti i mutui sulle spalle a cui vanno aggiunti i problemi legati a chi di recente ha perso il posto di lavoro ed è in cassa integrazione, ma senza una euro da 5 mesi .

Cosa aspettate ad intervenire? Siamo per caso cittadini di serie B?"

Questi raccontati, sono solo alcuni degli sfoghi di alcuni residenti, che dopo il furto si sono rivolti al gestore che gli ha garantito il ripristino della erogazione dell'energia elettrica non prima di gennaio 2012.

L'indignazione e la preoccupazione è tanta, visto che i furti continuano, e nei giorni scorsi hanno rubato altri km di cavi nella zona di Villarosa, tanto da arrivare a integrarsi alle forze dell'ordine, e la notte per evitare che vengano rubati altri metri di cavi, aggravando la situazione,e prolungando i tempi, si prestano ad un servizio di controllo del territorio, cercando con i propri mezzi di sorvegliare la zona.

Incontriamo il proprietario di una delle aziende più rappresentative, Garganovo, dove vengono prodotte ogni giorno migliaia di uova fresche, che poi finiscono sulle nostre tavole, attraverso la filiera dei negozi sipontini.

Qui la situazione è preoccupante, ci sono 15 mila capi di galline, che hanno bisogno di un ricambio continuo di ossigeno e di luce 24 su 24, infatti un sistema elettronico da ossigeno ogni 15/20 minuti a seconda delle necessità, cosa che adesso non avviene, visto che durante la notte i generatori vengono spenti, non potendo resistere per 24 ore di seguito.

"Le galline stanno deperendo, abbiamo già allertato gli animalisti, abbiamo 700 metri quadri di capannone, il tutto predisposto con le normative europee 2012, paghiamo all'Enel 2500 euro ogni 2 mesi e da 20 giorni siamo nel panico totale, tutto quello che abbiamo investito in una vita, sta deperendo sotto i nostri occhi.

Abbiamo pure realizzato il tetto con pannelli solari, che ci potevano essere utili, ma senza l'energia del gestore non producono niente e non funzionano.

Possibile che ci vuole così tanto tempo per ripristinare circa 3 km di cavi?

A chi dobbiamo rivolgerci per vedere rispettati un nostro diritto?

Possono chiudere così le aziende?, chi ci rimborserà quanto stiamo perdendo?

Se pensiamo che poi la legge non ci aiuta, visto che se questi "furfanti" chiamali così, qualora venissero presi dopo 2 giorni escono di prigione e riescono ad riorganizzarsi?"

Situazione dunque critica a cui speriamo presto arrivi una soluzione, anche da parte delle autorità competenti.
L'Enel da giorni è già al lavoro nella zona, ma i tempi si preannuncia lunghi, i tecnici fanno sapere che non è facile e l'emergenza è continua,  mai avremmo pensato che nel 2012, dovremmo ancora preoccuparci di erogazione di corrente elettrica, un male che va ad aggravare le risicate condizioni economiche in cui viviamo, e che porta sempre più all'esasperazione totale...