
Per raggiungerla siamo partiti dal bacino di fondo valle dal quale abbiamo trovato bovini allo stato brado che pascolano e brucano la rada vegetazione, la cornice che si presentava pian piano nell'avvicinarsi sempre più erano queste immense pareti rocciose dall'aspetto infernale e per alcuni aspetti lugubre, con diverse grotte naturali incavate all'interno della roccia.
Arrivati alle pendici della valle il percorso inizia a diventare un po più tortuoso, con una vegetazione di arbusti selvatici sempre più fitta, e con pareti rocciose altissime, dove sembra ritrovarsi quasi in un imbuto.
Arrivati alle pendici della valle il percorso inizia a diventare un po più tortuoso, con una vegetazione di arbusti selvatici sempre più fitta, e con pareti rocciose altissime, dove sembra ritrovarsi quasi in un imbuto.
Proprio queste pareti rocciose fanno parte di una delle caratteristiche principali di valle dell'inferno, un abitat ideale per alcune famiglie di rapaci, luogo di riproduzione di Falchi e Poiane che trovano tranquillità all'interno delle cavità naturali, lontani da probabili predatori e disturbi umani.
Non è difficile, nei mesi di gennaio e febbraio, osservare le loro parate nuziali prima dell'accoppiamento e successiva nidificazione che si protrae fino a giugno.

Molti non sanno che con le loro attività, svolte nel periodo tra gennaio/giugno disturbano involontariamente questi rapaci nella loro fase più delicata come la nidificazione.
La sola presenza dell'uomo è associata, per i rapaci, a un luogo non più sicuro e nelle ipotesi più drastiche potrebbero abbandonare il nido, per cui andrebbe fatta più informazione dagli enti preposti, magari sensibilizzando la cosa con appositi cartelli in loco.
Proseguendo l'escursione siamo saliti lungo la valle fino ad arrivare ad una piccola grotta utilizzata da pastori per il riparo o per accaldarsi un po nei momenti più rigidi, come testimonia la figurine presente nella parte alta della grotta.
Mentre i più audaci hanno proseguito verso un sentiero più scosceso, raggiungendo la grotta degli archi che affaccia su tutta la vallata con un panorama mozzafiato.
Mentre i più audaci hanno proseguito verso un sentiero più scosceso, raggiungendo la grotta degli archi che affaccia su tutta la vallata con un panorama mozzafiato.
Aquila Minore (Hieraaetus pennatus) |
Inoltre abbiamo osservato un un gheppio che scacciava con finti attacchi una poiana che aveva invaso il suo territorio, un comportamento particolare descritto come "mobbing" dalla nostra guida Ventura.
Ricordiamo che la prossima escursione, è prevista il 29 Gennaio 2012, sul versante a sud di Monte Spigno
1 commenti:
un bel posto dove meditare il creato....
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