Dall’inizio 2012 un preoccupante fenomeno si verifica lungo le coste del Gargano: lo spiaggiamento di animali marini, il cui numero nel primo trimestre è già doppio rispetto al dato complessivo dell’intero 2011 (già quattordici i casi registrati).
Per chiarire le cause e l’entità del problema prontamente si è attivato il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, l’Avv. Stefano Pecorella, che, dopo una disamina con gli uffici interni preposti, ha deciso di informare e coinvolgere anche il Ministero dell’Ambiente, la Regione Puglia, l’Ispra e l’Arpa al fine di porre in essere tutte le contromisure del caso.
Il significativo aumento del numero degli spiaggiamenti, avvenuti nel periodo che va dal 2010 ad oggi, così come risulta dal prospetto riepilogativo che si allega alla presente, necessita della dovuta attenzione perché quando gli animali sono rinvenuti morti, le cause del decesso risultano ‘sconosciute e non determinabili’, quando invece risultano ancora in vita la deriva è causata dal presunto ‘raffreddamento dell’acqua e dalle condizioni meteo-marine’.

Il sistema ambientale ci manda dei messaggi che dobbiamo decodificare il prima possibile e con i mezzi più idonei.
La tutela e la salvaguardia dell’intero territorio non sono affatto argomenti procrastinabili e serve il serio e costante impegno di tutti, ciascuno per le proprie competenze e specificità.
In questi termini il Parco vigilerà e terrà accese le luci su queste vicende.”
Non è ancora possibile identificare le cause dalle quali scaturirebbe l’increscioso fenomeno.
In virtù di eventi del recente-passato, è ipotizzabile che esse potrebbero essere di origine “naturale” (perentorio sbalzo della temperatura o presenza di batteri nelle acque che lambiscono le coste garganiche) o legate alla “pressione antropica” (sonar utilizzati o dalle imbarcazioni o dalle apparecchiature impiegate per i sondaggi petroliferi).
Per fare luce sulla situazione e schiarire qualsiasi dubbio, l’Ente Parco alza la soglia di attenzione e chiama chiunque possa contribuire ad accertare le cause di tali fenomeni a partecipare attivamente alla vita e tutela del nostro ecosistema.
1 commenti:
"quando gli animali sono rinvenuti morti, le cause del decesso risultano sconosciute e non determinabili. Quando risultano ancora vivi la deriva è causata dal presunto raffreddamento dell'acqua e delle condizioni meteo-marine" ma come si fa a dire e pensare cose del genere? Per favore spero che sia un errore di battitura perché altrimenti siamo messi veramente male!
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