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lunedì 7 maggio 2012

Manfredonia: Annulliamo la nostra memoria storica, se rinominiamo la piazza "Antico piano delle fosse"


Il toponimo o la denominazione Piano delle fosse, nella comunità Sipontina, è rilevabile sin dal periodo Angioino.
Si tratta di fosse per la raccolta e la conservazione dei cereali (una specie di attuali Silos).
Il toponimo si è conservato fino al 1800 circa, quando l’allora amministrazione comunale cominciò a concedere suoli per la costruzione di magazzini o palazzi nelle aree limitrofe.
Il piano delle fosse aveva un’ampiezza notevole che commisurata ad oggi , corrisponderebbe all’area compresa all’incirca tra:
- Via Stella;
- Tratto di via Antiche Mura compreso tra il Torrione dell’Astrologo e l’attuale via Stella.
- Via Torre dell’Astrologo ;
- Tratto prospiciente l’attuale corso Manfredi compreso tra via Torre dell’Astrologo e via Torre dell’Annunziata, nell’ambito del castello.

Incisione Toponomastica 1700
Il piano delle fosse ha costituito l’asse portante dell’attività agricola, economica, commerciale e marittima della stessa comunità sipontina, cioè la visualizzazione del modo di essere e del divenire nel tempo della nostra città.
Moltissime sono le pubblicazioni, saggi e articoli che trattano dell’importanza di queste fosse, tra i quali è bene ricordare padre Manicone nella pubblicazione La Fisica Appula, fino ad arrivare agli storici locali A. Ferrara, N.De Feudis, G.A.Gentile, P.Ognissanti, e per finire M. Bellucci dove trai suoi Manoscritti vari (conservati proprio presso il Comune di Manfredonia) evidenzia anche una donazione avvenuta nel 1415, notizia probabilmente estrapolata dai Registri Angioini.
Grazie al lavoro degli storici sopra elencati, è possibile conoscere i nomi, e le capacità ricettive di queste fosse che sommariamente dovevano aggirarsi intorno alle 100.000 tonnellate per il solo grano ed orzo.

Straccio della zona, inserito nella Guida Turistica 1986
Addirittura, è possibile conoscere anche i proprietari di queste fosse, come dire gli imprenditori agricoli, i commercianti, i Celestini, le Clarisse, la Mensa Arcivescovile, i commercianti della Capitanata, i commercianti Napoletani, i Centurione di Genova, i Peruzzi di Firenze, i veneti, i dalmati (specialmente Ragusa), ecc. ecc., con presenza anche di natanti battenti bandiera inglese, portoghese, danese.
Il movimento mercantile nei secoli XV e XVI ha comportato l’esportazione di grano dal porto di Manfredonia per gli scali dell’Adriatico e di tutto il Mediterraneo, ed ha visto protagonisti i mercanti sipontini quali i De Florio, i Capuano, i Minadoys, i De Sisto, De Franco, gli Stellatello etc., oltre ad Ebrei, Catalani, Greci, Cavalieri di Malta.

Da questa breve premessa, è possibile capire l’importanza nella memoria storico-culturale di tale denominazione, pertanto, l’associazione “IMPEGNO COMUNE”, considerato che la Giunta comunale è intenzionata a dedicare una piazza alle “Eroine sconosciute”, e che la nostra associazione non è contraria all’iniziativa della denominazione toponomastica in altre zone della città purchè non in contrasto con la memoria storica ;
Considerato che vi sono altre piazze o strade da denominare, nei vari comparti;
Considerato che è inopportuno per una questione storica di notevole rilevanza eliminare l’attuale denominazione Antico piano delle fosse, come richiamato nella stessa delibera in oggetto, al fine di evitare di cancellare una traccia della storia “per niente labile” della storia sipontina, garganica, dauna, pugliese. italiana, ed europea (vds delibera :Ritenuto, altresì, non cancellare una traccia anche se labile della storia della città);

Considerato che la Legge 23 giugno 1927, n. 1188 sancisce all’art. 1: “Nessuna denominazione può essere attribuita a nuove strade e piazze pubbliche senza l'autorizzazione del prefetto , udito il parere della regia deputazione di storia patria (attuale Società di Storia Patria), o, dove questa manchi, della società storica del luogo o della regione”;
Considerato che l’art. 1 del R.D.L. n. 1158 del 10 maggio 1923, convertito in legge n.473/1925 stabilisce che : “Le amministrazioni municipali, qualora intendano mutare il nome di qualcuna delle vecchie strade o piazze comunali, dovranno chiedere ed ottenere preventivamente l'approvazione del Ministero dell'istruzione pubblica per il tramite delle competenti sopraintendenze ai monumenti”;
Considerato che vi sono mappe e guide turistiche che menzionano la denominazione “Largo delle fosse” ;
in virtù di quanto sopra esposto CHIEDE

L’annullamento della delibera di cui all’oggetto e di attribuire il toponimo Largo Antico piano delle fosse con relativa tabella segnaletica nella piazza compresa, in senso antiorario, tra Corso Roma, via del Rivellino, Via San Lorenzo e Via torre dell’Annunziata, terminando in via definitiva la questione, tutelando altresì la secolare memoria storica delle fosse in questione.
 Che venga consultata la “Deputazione di Storia Patria per la Puglia” sezione Garganica, con sede in Manfredonia per avere ampia cognizione conoscitiva sulla secolare storia delle fosse e del largo in questione;
- Di attribuire il toponimo “Eroine sconosciute” ad una piazza senza denominazione toponomastica e senza vincoli di memoria storica;

Vale la pena ricordare che la memoria storica e la cultura appartengono a tutti noi e tutti noi dobbiamo provvedere a salvaguardare senza distinzione di competenza, poiché se non siamo capaci di rispettare il nostro passato , non siamo capaci di rispettare noi stessi.

Il Presidente di Impegno Comune

Pino Delle Noci

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Appena data notizia del cambio del nome e della installazione,a cura del Circolo Unione di Manfredonia,di un monumento all'Eroina Sconosciuta e su cui,qualche altro intervento ha ironizzato(per gli acculturati EROINA=DROGA!),facevo notare che......un'altra pagine di storia,della nostra città,prendeva il volo!Appoggio,incondizionatamente,quanto proposto dal gruppo Impegno Comune,pur non condividendo la loro idea politica.Aggiungo:delle fosse,se si vuole,possono essere ancora recuperate,sempre che ,i nostri Amministratori lo vogliano!Ve le posso indicare,se lo desiderano.A parte ciò,suggerisco,al gruppo di IMPEGNO POLITICO ed a tutti coloro,di qualsiasi tendenza politica,compresi i cosiddetti Giovani Democratici(NON PER IL POSTO IN COMUNE E VERI ENTI!)di combattere ed impedire la cementificazione delle vecchie mura (quel ch'è rimasto!)cittadine e di metterne in risalto ,quelle che sono ancora leggibili(tratti:1)alle spalle del genio civile;2)Largo Baselice ;3)tra via De Florio-distributore Agip-e Via Campanile(quando scadrà la concessione e quindi l'abbattimento della GHIACCIAIA-De Cristofaro ?;4)tra Ex edificio Bozzelli ed ex >Mercato Ittico;5)tutta la zona,compresa tra i Contafforti di Via S.Chiara e Via del Porto(nel quadro,che trovasi nella reggia di Caserta,si nota la guardiola ,all'angolo di quella che oggi è la Pizzeria con ingresso da Vico Orfanelle!);6)tratto compreso tra Ingresso nord Castello-fino al Corso-tratto di mura sepolte e d il Rivellino);7)tra via Stella ed ex sede Enel(vedere interno Corile-parcheggio S.Maria delle Grazie!);8) tra le Torri De Angelis e S.Francesco;e per finire,CILIEGINA SULLA TORTA:9)le mura su cui,in parte,insistono le case di Ninnela CIERI -GUERRA .Su questo tratto,sembra ,concessione già avuta e bloccata,che le nostre AMMINISTRAZIONI dovranno dimostrare ,se veramente ci tengono alla difesa dell'ambiente e di quel poco che resta della nostra Vecchia Città.

Anonimo ha detto...

la gente non lavora ,perde le case, il comune è allo sbando piú totale. voi avete il tempo di pensare come rinominare o non rinominare una piazza???? mah

Mambredonjé alias U. Capurso ha detto...

la memoria storica e la cultura appartengono a tutti noi e tutti noi dobbiamo provvedere a salvaguardare senza distinzione di competenza …
A Manfredonia purtroppo è rimasta soltanto la memoria da salvaguardare … visto che ormai tutto è scomparso sotto palme e cemento.
Che mega cavolata … mi son detto, per anni i nostri “amati” politici hanno distrutto tutto e più di quello che c’era di bello della nostra storia e adesso che non è rimasto ormai quasi più niente, se ne vengono con “ il conservare la memoria” …
La mia memoria conserva tutto ciò che dal mio paese è scomparso, per colpa dei saraceni di San Domenico, tutto ciò che è stato deturpato, distrutto e cementato.
E non basterà la censura che regna sovrana a Manfredonia a farmi dimenticare di neanche un sassolino tolto dal suo posto o scoglio nascosto sotto il cemento, come neanche i Pini abbattuti per far spazio a delle palme bonsai, di fontane spostate e imbruttite con “oggetti” impropri e piazze smantellate.
La memoria e cultura, appartengono a tutti sì … ma chi la distrugge cosa merita?
Saluti Mambredonjè.

Anonimo ha detto...

per la cancellazione di una scogliera (case marinaie) nessuno ha detto che si cancellava una memoria storica

Anonimo ha detto...

manfredonia è un paese con una classe politica mediocre, ma forse ce la meritiamo tutta!

Mambredonjé alias U. Capurso ha detto...

E il mio dov'è? ...

Anonimo ha detto...

Dove stavano i Cultori di storia locale,negli anni50/70,quando a Manfredonia(e non solo!)si è distrutto tutto cio che si poteva distruggere?Dove stiamo,OGGI,che i nostri Amministratori stanno consentendo l'installazione di GAZEBO(dei veri appartamenti!)in pieno centro storico?Molti sono visibili,ma tantissimi NO.Basta salire su un MOSTRO degli anni '60,costruto in pieno centro storico e rendersi conto di quanto stà accadendo.Dopo anni,in cui non si è permesso,l'apertura di un finestrino per il bagno,oggi(ultime tre amministrazioni,dicono non PCI!)si stà consentendo agli Amici degli amici,degli amici,degli amici.....cioè a tutti i lacchè di qualche assessoruncolo...di fare...cose orribili sul proprio terrazzo.Ma oltre alla memoria materiale....C'E' QUELLA IMMATERIALE e su ciò,si può ancora rimediare.Altre città,stanno facendo il possibile e l'impossibile,per il ritorno o ripristino delle loro tradizioni,religiose o civili che siano.Quando accadrà ciò a Manfredonia?

Anonimo ha detto...

almeno qualcuno si sta muovendo per difendere quel poco di storia locale, ma gli altri si lamentano e basta..... a questo punto dovremmo tutti quanti segnalare e denunciare quando ci sono cose anomale e non solo criticare senza fare niente. Ben vengano queste associazioni anche se in ritardo, l'importante è salvare quello che si può ancora salvare...... diamoci tutti una mossa, e non aspettiamo sempre a qualcuno che si erge a paladino!!!!!!

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